Sakura Awards: le donne del Giappone premiano il vino rosso Cincinnato di Cori

A Tokyo il Polluce 2015 ha vinto la medaglia d’argento al Sakura Japan Women’s Wine Awads 2017, il concorso enologico internazionale più importante del Sol Levante e seconda competizione vincola mondiale con giuria interamente femminile.
Cori, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura) Il vino rosso Polluce 2015 della cooperativa agricola Cincinnato di Cori ha vinto la medaglia d’argento in Giappone al concorso enologico internazionale Sakura Japan Women’s Wine Awads 2017, prestigiosa vetrina per i viticoltori italiani che hanno già avviato una dinamica di export nel Paese del Sol Levante, dove il consumo di vino è cresciuto del +4,5% annuo nell’ultimo quinquennio.
Si tratta di una manifestazione in costante crescita di visibilità ed importanza, organizzata da Wine & Spirits Culture Association ed ospitata all’Agnes Hotel di Tokyo. La prima edizione si è svolta nel 2014 e quest’anno ha raccolto 4212 campioni di vino da 37 nazioni di tutto il mondo. L’incremento dell’interesse nei confronti del Sakura Award è dato dall’elevato livello dei criteri di giudizio.
Oltre ad essere il concorso enologico più importante del Giappone, è la seconda competizione mondiale di vini con giuria interamente femminile di sole donne professioniste che operano nel business vinicolo nipponico. Sommelier, buyer, enotecarie, giornaliste che vivono e lavorano in patria e che conoscono molto bene le logiche del commercio del vino nel Paese asiatico.
In Giappone infatti il vino è donna. Sono le donne che scelgono il vino, non solo quello da abbinare al cibo. E secondo gli ultimi dati ne sono anche le maggiori consumatrici, nella fascia di età tra i 30 e 40 anni e in ambienti lavorativi competitivi. Il rosso primeggia, con il 20% del gradimento, purché abbia un buon rapporto qualità/prezzo (19-20 euro).
Il Polluce prende il nome dai mitici Dioscuri cui è dedicato il tempio di Castore e Polluce i cui resti arricchiscono il patrimonio archeologico della Città d’Arte. È ottenuto dalla vinificazione in purezza del Nero buono di Cori, antico vitigno di millenaria tradizione, recuperato e rilanciato mediante ricerche e sperimentazioni che ne hanno documentato le peculiari caratteristiche qualitative.
Marco Castaldi
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