Polizia croata giustificata a maltrattare carabinieri italiani

I recenti fatti emersi in merito all'arbitrario arresto e le successive torture subite dal maresciallo dei carabinieri di stanza a Reggio Emilia in vacanza con la moglie in Croazia, fatti avvenuti proprio a seguito dell'avvenuta conoscenza da parte della polizia croata dell'appartenenza dell'uomo all'arma dei Carabinieri
, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Urbania li' 5 settembre 2008 - I recenti fatti emersi in merito all'arbitrario arresto e le successive torture subite dal maresciallo dei carabinieri di stanza a Reggio Emilia in vacanza con la moglie in Croazia, fatti avvenuti proprio a seguito dell'avvenuta conoscenza da parte della polizia croata dell'appartenenza dell'uomo all'arma dei Carabinieri e l'assordante silenzio delle Istituzioni italiane in merito, non ai fatti contestati sui quali com'è logico sono in corso gli accertamenti, quanto sulle torture inflitte all'uomo, ci lasciano onestamente interdetti.

E' come se la polizia croata fosse giustificata dal silenzio delle Istituzioni a maltrattare i carabinieri italiani. E' come approvare silenziosamente questo tipo di comportamento che nemmeno nelle peggiori dittature viene riscontrato.

Secondo Protocollo chiede un immediato intervento del Ministero della Difesa e del Ministero degli Esteri a difesa dell'onorabilità dell'arma dei Carabinieri e informa che in ogni caso è in corso l'apertura di due distinte procedure contro la Croazia, una indirizzata alla Corte Europea dei Diritti Umani, procedura che si va ad aggiungere a quella già in corso per Giuseppe Monsurrò, l'altra al Consiglio d'Europa affinché valuti attentamente le richieste di ingresso della Croazia nell'Unione Europea, richieste che non possono essere accolte stante i fatti denunciati. Allo stesso tempo Secondo Protocollo chiede una immediata dichiarazione del Ministro della Difesa a sostegno del Maresciallo dei Carabinieri vittima di tali soprusi e che lo stesso Ministro disponga una dettagliata inchiesta per constatare con precisione i fatti avvenuti in Croazia il 21 Luglio scorso.

Secondo Protocollo organizzazione per la difesa dei Diritti Umani
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Franco Londei
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