ERBALE Bio 2024 a Rimini Expo Centre

Attenzione, interesse e curiosità per un settore così vario e in movimento: questi i tre fattori che hanno mosso i numerosi partecipanti all’incontro dello scorso marzo a Bologna, così come le decine di imprese agricole che in Emilia Romagna si stanno avviando alla coltivazione delle officinali.

Esperienze di cooperazione sulle piante officinali in Emilia Romagna ce ne sono: ne ha parlato il prof. Dinelli, illustrando il progetto di Agribioenergia, la cooperativa di Medicina che ha integrato la produzione di bioenergia con la coltivazione e la prima trasformazione per uso industriale di materia prima officinale (260 tonnellate prodotte all’anno, dagli oltre 100 ettari che le aziende associate dedicano alle officinali).Come ha evidenziato nel suo intervento Giovanni Dinelli, cooperazione e associazionismo saranno le parole chiave per il futuro della filiera, di fronte a un mercato – quello dei derivati vegetali funzionali – in forte crescita sul piano internazionale ma che può essere affrontato solo con risorse adeguate, economiche, e soprattutto tecniche e conoscitive.

Rimini Expo Centre, "ERBALE BIO" : un messaggio emerso con chiarezza anche dalla relazione di Luca Rizzi, della Regione Emilia Romagna, che ha illustrato i dati raccolti negli ultimi anni sul territorio regionale. Sorprendente il numero di imprese agricole pronte a impegnarsi nella produzione di officinali, (oltre 665 le aziende che hanno già iniziato a coltivare, un numero equivalente a quello che nel 2013 si stimava per tutta Italia nell’unico studio finora realizzato a livello nazionale). La superficie media dedicata da queste imprese alle officinali non supera però l’ettaro: per dimensioni produttive così contenute, la scelta di fare sistema e organizzarsi con altri produttori è una necessità.