"Gospodin". Al Teatro Rossini di Pesaro dal 21 al 23 novembre 2014

Con Claudio Santamaria, Valentina Picello, Marcello Prayer, regia Giorgio Barberio Corsetti
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

"Gospodin"
Al Teatro Rossini di Pesaro, dal 21 al 23 novembre 2014

Tratto da Gennant Gospodin
di Philipp Löhle.

Traduzione di Alessandra Griffoni a cura del Goethe Institute.

Con Claudio Santamaria, Valentina Picello, Marcello Prayer
Regia Giorgio Barberio Corsetti.

Scene Giorgio Barberio Corsetti, Massimo Troncanetti
luci Gianluca Cappelletti
costumi Francesco Esposito
graphics Lorenzo Bruno, Alessandra Solimene
video Igor Renzetti
Fattore K. L’UOVO Teatro Stabile Di Innovazione in collaborazione con Immagini Audio srl, Romaeuropa Festival


Claudio Santamaria incarna un’indimenticabile, caustica e tragicomica rappresentazione dell’utopia.

Genannt Gospodin (“Detto Gospodin”) è il testo che ha rivelato il giovane drammaturgo Philipp Lohle, noto per le sue pièce dal carattere acido e surreale. Portando in scena questa graffiante parabola sulla società del consumo, Giorgio Barberio Corsetti ne affida la parte dell’eccentrico protagonista a Claudio Santamaria. Su una scena dove si accendono videoinstallazioni in graphic animation o video mapping, Gospodin vive cosi le sue allucinate scorribande metropolitane, ≪eroicamente testardo, corre, inseguito dai fantasmi di un mondo che non vuole accettare≫. Il mondo di Gospodin si regge, o per meglio dire barcolla, a cavallo del paradosso. Il primo, che dà origine a una serie di improbabili disavventure, è il suo rifiuto del denaro. Anti-eroe tragicomico, si ribella al capitalismo e niente vuole avere a che fare con il suo onnipresente feticcio. Eppure non riesce ad evitarlo. È sufficiente, ad esempio, che passeggi su un marciapiede con il suo lama, perché degli sconosciuti gli regalino denaro. Ma questo attira l’interesse di Greenpeace, che credendolo uno sfruttatore, gli sequestra l’animale. Ed è solo l’inizio. La fidanzata se ne va portandosi via i mobili e il letto; il suo amico artista gli ruba il televisore per farne un’installazione… È un vortice di assurde traversie a portarsi via Gospodin, fino all’estremo paradosso: la prigione come unico vero luogo di liberta, dove vivere senza essere costretti a prendere decisioni, e soprattutto senza dover usare i soldi.

Sipario
Venerdì 21 e Sabato 22 Novembre, ore 21,00
Domenica 23 Novembre ore 17,00
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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