COMITATO "LIBERI DI SCEGLIERE" CASTELFRANCO EMILIA

QUINTA VARIANTE AL PIANO OPERATIVO COMUNALE (LUOGHI DI CULTO): PRESENTATA LA RICHIESTA DI REFERENDUM CONSULTIVO
CASTELFRANCO EMILIA, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Il Piano Operativo Comunale (P.O.C.) è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio. E' predisposto in modo conforme alle indicazioni previste nel Piano Strutturale Comunale (PSC) e non può modificarne i contenuti.

Il Comune di Castelfranco Emilia ha approvato il P.O.C con deliberazione di Consiglio Comunale n. 216 del 15.10.2010. Lo stesso P.O.C. è stato pubblicato sul B.U.R-Emilia Romagna n. 154 del 10.11.2010.

L’art. 8 della Legge Regionale 24 marzo 2000, n. 20 (DISCIPLINA GENERALE SULLA TUTELA E L'USO DEL TERRITORIO), dispone che nei procedimenti di formazione ed approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica sono assicurate sia la concertazione con le associazioni economiche e sociali, in merito agli obiettivi strategici e di sviluppo da perseguire e sia specifiche forme di pubblicità e di consultazione dei cittadini e delle associazioni costituite per la tutela di interessi diffusi, in ordine ai contenuti degli strumenti stessi.

L’art. 30 della stessa Legge Regionale n. 20/2000 fissa la durata del POC in 5 (cinque) anni.

Ne consegue che, a mente del richiamato art. 30 della L.R. n. 20/2000, il P.O.C. del Comune di Castelfranco Emilia è decaduto il 10.11.2015.

La Quinta Variante al P.O.C. è stata adottata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 271 del 23.12.2014 e, a data odierna, la stessa non è stata ancora approvata e neppure dovrebbe esserlo attesa l’intervenuta “decadenza” del P.O.C.. Infatti, giuridicamente, non può intervenire una variante ad uno strumento “decaduto”.

Si osserva che, in ordine alla Quinta Variante al P.O.C. non risultano essere state assicurate né la concertazione con le associazioni economiche e sociali in merito agli obiettivi strategici e di sviluppo da perseguire e neppure specifiche forme di pubblicità e di consultazione dei cittadini e delle associazioni costituite per la tutela di interessi diffusi, in ordine ai contenuti degli strumenti stessi così come invece previsto dal richiamato art. 8 della Legge Regionale 20/2000.

La “Quinta Variante al P.O.C., oltre a prevedere ampliamenti (Tempio Sikh) o cambi di destinazione d’uso (Oratorio di San Colombano a Piumazzo) di strutture esistenti che non modificano “pesantemente” lo stato di fatto attuale, prevede, altresì, di destinare ad uso U22 (Edificio di Culto, nel caso di specie Islamico) a richiesta di privati cittadini, l’area ubicata lungo Strada Buco, in prossimità della sua intersezione con il tracciato ferroviario Milano-Bologna ed identificata catastalmente al foglio 69, mappali 31 e 32 (parte), classificati a frutteto irriguo e vigneto.

L’area fa parte dell’Ambito di PSC n. 31 APC.b “Capoluogo – produttivo ‘Venturina’ (sub-ambito 31.2), per il quale la politica generale di Piano è di consolidare e riqualificare il sistema produttivo esistente e completare il sistema della viabilità e le dotazioni dell’ambito sportivo ad ovest. Tra gli Obiettivi d’Ambito, il PSC individua la possibilità di realizzare usi commerciali fino ad un massimo di 8.000 mq di superficie di vendita per aggregazione di strutture medio piccole non alimentari.

Non può non evidenziarsi come, la prevista realizzazione di un Centro Culturale Religioso Islamico – Moschea in un ambito produttivo, non solo verrebbe a “snaturare” il comparto, ma verrebbe a determinare, soprattutto in particolari periodi dell’anno, una concentrazione di cittadini in orari svariati e fuori da ogni possibilità di controllo da parte della locale Polizia Municipale e della Tenenza dei Carabinieri con conseguenti problemi di ordine pubblico, viabilità ed acustici. A questo si aggiunga che l’insediamento di un luogo di culto nell’ambito in trattazione non rientra nelle previsioni del Piano Strutturale Comunale che, di contro, individua per quell’area ben altre dotazioni. Si aggiunga, ancora, la “svalutazione” che subirebbero gli immobili siti in aree limitrofe di proprietà di quei cittadini che neppure sono stati preventivamente consultati dall’Amministrazione Comunale. Senza meno considerare i recenti fatti di cronaca che hanno portato ad innalzare il livello di allerta in tutti i Paesi del mondo con introduzione, in taluni di essi, di misure anche restrittive della libertà dei cittadini (es. coprifuoco). Tale situazione, purtroppo, ha determinato uno stato di insicurezza e paura avvertiti anche e non poco a Castelfranco Emilia.

Fatta salva l’ipotesi che l’Amministrazione Comunale annulli in autotutela il procedimento di adozione-approvazione della “Quinta Variante al Piano Operativo Comunale”, si ritiene, in caso contrario, che detta situazione sia meritevole di essere sottoposta a referendum allo scopo di verificare l’effettiva corrispondenza dello stato di fatto determinato dall’Amministrazione Comunale alla volontà del Corpo elettorale ed è per questo che oggi abbiamo presentato oggi la richiesta di indire un referendum consultivo con il seguente quesito:

“”””Volete che l’Amministrazione Comunale approvi la Quinta Variante al Piano Operativo Comunale””””

La richiesta in trattazione, che dovrà essere vagliata dal Comitato dei Garanti, non ha per oggetto e neppure vuole mettere in discussione né la libertà di associazione e neppure la libertà di professare liberamente la propria fede religiosa, ma l’esercizio della potestà consultiva dell’Ente Locale, ricordando che la “partecipazione attiva” dei cittadini alla vita pubblica, peraltro, è fortemente sostenuta dall’Unione Europea, dal Governo Italiano, dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Castelfranco Emilia che, a tal proposito, si è dotato di specifici Regolamenti.

Castelfranco Emilia (MO), 12.12.2015
Modesto Amicucci
Presidente del “Comitato Liberi di Scegliere”
Marco Vignali – Andrea Ognibene
Vice Presidenti del “Comitato Liberi di Scegliere”

Ufficio Stampa
MODESTO AMICUCCI
COMITATO LIBERI DI SCEGLIERE
(Modena) Italia
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