Il rapporto del 2015 sull’e-commerce di Intershop mette in luce la digitalizzazione dell’e-commerce B2B

Sebbene le grandi aziende stiano ottenendo vantaggi considerevoli dalle loro strategie commerciali B2B, la conquista di questo rapido successo arriva a caro prezzo. È questo il risultato principale evidenziato nel rapporto del 2015 sull’e-commerce, lanciato oggi, che esplora i cambiamenti più significativi che al momento coinvolgono il commercio B2B.
Basingstoke, (informazione.it - comunicati stampa - information technology) L’omnichannel guida la digitalizzazione del commercio. I nuovi ambienti di sistema e gli ecosistemi combinati presentano ulteriori sfide in fatto di integrazione

Basingstoke, Regno Unito, 14 ottobre 2015 – Sebbene le grandi aziende stiano ottenendo vantaggi considerevoli dalle loro strategie commerciali B2B, la conquista di questo rapido successo arriva a caro prezzo. È questo il risultato principale evidenziato nel rapporto del 2015 sull’e-commerce, lanciato oggi, che esplora i cambiamenti più significativi che al momento coinvolgono il commercio B2B.

L’indagine, a cui hanno partecipato 400 responsabili decisionali del settore e-commerce a livello europeo, è stata condotta da una società di ricerca indipendente, la Vanson Bourne, e ha rivelato che il 97% delle organizzazioni avverte degli effetti a causa dei cambiamenti nei propri canali B2B. La rivoluzione “omnichannel” online sta trasformando il modo in cui i marchi B2B entrano in comunicazione con i clienti, interagiscono con loro e li mantengono fedeli. D’altro canto, la digitalizzazione esige un’integrazione continua tra domanda e fornitura, portando così a un collegamento trasversale tra processi, aziende e settori.

Nel complesso, gli intervistati anticipano nei prossimi due anni una crescita del 13% delle piattaforme digitali delle loro organizzazioni, una tendenza che sta portando a un’evoluzione parallela dell’ecosistema e-commerce, dall’odierno negozio web a una piattaforma di coinvolgimento del cliente più complessa e completa. Quasi tutti gli intervistati (98%) prevedono che il loro settore trarrà beneficio dalla digitalizzazione del commercio e la stessa percentuale (98%) vede delle opportunità in questo fenomeno.

Eppure, sono in molti a preoccuparsi delle difficoltà legate al passaggio alla fase successiva della loro attività di e-commerce B2B, soprattutto per quanto riguarda l’implementazione di un’infrastruttura digitale interconnessa a livello aziendale. La maggior parte degli intervistati (91%) prevede delle difficoltà nella fase di crescita della propria piattaforma digitale. L’integrazione dei sistemi IT nell’ambiente commerciale B2B è vista come l’obiettivo principale dei prossimi tre anni. La stragrande maggioranza delle organizzazioni (94%) deve ancora integrare almeno un sistema IT nel proprio ambiente commerciale B2B, cercando allo stesso tempo di incorporare un numero sempre crescente di processi commerciali all’interno della loro piattaforma di e-commerce B2B.

L’indagine rivela inoltre che i team di e-commerce B2B sono oggetto di attento scrutinio: il 99% degli intervistati ha infatti dichiarato che la propria azienda misura il successo del commercio B2B secondo fattori quali soddisfazione del cliente (65%), crescita del fatturato (64%), valore medio degli ordini (48%) e spesa per cliente (47%).

“Sebbene l’e-commerce B2B offra enormi opportunità di crescita, si tratta a tutti gli effetti di un processo di selezione naturale” ha dichiarato Dr. Jochen Wiechen, CEO di Intershop. “Per molte organizzazioni, la fornitura di esperienze altamente rilevanti e contestuali ai clienti B2B richiede un ripensamento radicale della propria struttura aziendale, oltre a una nuova dimensione di processi automatizzati nella catena di fornitura e di domanda. Le aziende che saranno in grado di riprogettare la loro offerta in modo rapido ed efficace riusciranno a soddisfare le aspettative dell’odierno acquirente. Quelle che restano indietro, rischiano di perdere affari”.

Tra gli altri risultati importanti che l’indagine ha rivelato, vi sono:

I guasti tecnici (47%), il basso tasso di vendite digitali B2B iniziale (44%) e i problemi legati all’integrazione dei canali digitali e offline (44%) rappresentano le sfide che si prevedono con maggiore probabilità durante l’implementazione di canali B2B digitali.
Quasi tutti gli intervistati (98%) hanno riscontrato un’esigenza maggiore di collaborazione a livello interno e stanno lavorando per garantire un’integrazione più efficace dell’intero processo. In particolare, si riscontra un’attenzione maggiore verso la collaborazione interna con i responsabili delle vendite (55%), dell’e-commerce (52%) e della gestione di clienti chiave (48%).
Circa quattro intervistati su dieci (39%) stanno cercando di dare nuova forma al processo di coinvolgimento basandolo sulla centralità del cliente, oltre che sfruttando i prezzi, la gestione dei dati e l’integrazione per portare la personalizzazione a un livello superiore.
Un ulteriore 38% sta cercando di superare le migliori prassi di B2C per fornire un servizio clienti più rapido ed efficiente, introdurre nuovi modelli commerciali che generino nuove entrate e attivare cicli di sviluppo dei prodotti migliori e più veloci.
Le maggiori priorità di investimento sono: servizi basati su cloud (62%), piattaforme di e-commerce (48%) e applicazioni per dispositivi mobili (47%).

“È bello vedere come quante delle organizzazioni che abbiamo intervistato abbiano accolto la tecnologia digitale. Ciò non solo contribuisce all’aumento delle vendite, ma aiuta anche le aziende a migliorare le tradizionali conversazioni faccia a faccia che ancora avvengono tra i responsabili clienti, gli acquirenti e coloro che influenzano le decisioni del pubblico” aggiunge Dr. Jochen Wiechen. “D’altro canto, la digitalizzazione porta chiaramente a riscrivere le regole della concorrenza. Le aziende sono infatti sempre più spinte a integrare direttamente le operazioni di e-commerce nella loro infrastruttura commerciale. Se vogliono essere competitive, devono compiere una vera e propria trasformazione digitale”.

Informazioni sul rapporto del 2015 sull’e-commerce
Intershop ha incaricato la società indipendente di ricerca Vanson Bourne di intervistare 400 responsabili decisionali del settore B2B, in particolare dell’e-commerce, nel Regno Unito, negli USA, in Francia, in Germania, nei Paesi nordici e nel Benelux. L’indagine, condotta a giugno del 2015, ha visto la partecipazione di aziende B2B con un fatturato online superiore a € 5 milioni e che includono un elemento di B2B nella loro attività. I partecipanti sono stati selezionati tra aziende situate in sei regioni geografiche: Regno Unito (60), USA (120), Germania (60), Francia (60), Paesi nordici (60) e Benelux (40).

Il rapporto completo sull’e-commerce di Intershop può essere scaricato dal sito web dell'azienda www.intershop.com/e-commerce-report.
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