Referendum che va, Referendum che viene

Le valutazioni politiche del Segr. Regionale Siciliano del MSFT Mario Settineri
Catania, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Certo la delusione è tanta. La delusione scaturisce dalla speranza, fino all’ultimo avuta, che gli italiani riuscissero, per una volta, a scuotersi dal torpore, dall’ignavia in cui settanta e più anni di democrazia li hanno relegati. C’eravamo illusi che un popolo sempre più preso dalla smania buonista che lo fa salvatore del mondo, pronto ad accogliere finti profughi, a far adottare bambini a coppie di scellerati, a permettere che Case famiglia, nelle quali si perpetrano le violenze più inaudite, continuino a essere foraggiate con i soldi dello Stato, avesse a cuore la sopravvivenza del proprio mare, delle proprie coste, del proprio ambiente naturale. Abbiamo sperato che l’importanza dell’argomento oggetto del Referendum, ancorché molto tecnicistico, riuscisse, comunque, a interessare una popolazione sempre più abulica e insensibile ai reali temi sociali. Pia illusione, la nostra. Ci siamo lasciati narcotizzare il cervello da un Regime che, ininterrottamente dalla fine della Guerra, ci ha disabituato alla critica, alla partecipazione, alle decisioni condivise. Subdolamente ci hanno espropriato del diritto di voto, quanti sono i Presidenti del Consiglio che non sono stati eletti; la riforma del Senato che prevede che i Senatori siano indicati dalle Regioni e non più eletti; le Province sostituite dalle Aree metropolitane i cui consiglieri saranno, anch’essi, indicati e non eletti. In questo quadro di sottrazione del potere decisionale del popolo non si poteva pensare che un Referendum, seppur tanto importante, riuscisse a scuotere la Nazione da tal siffatto torpore. Su questo puntavano le lobby del petrolio, quelle lobby che ottengono dai nostri Governi concessioni allo sfruttamento a “prezzi” ridicoli, che ricambiano tali cortesie con “regali” a Ministri e fidanzati di Ministri e ad alti Ufficiali dell’esercito. Lobby che possono godere del sostegno alle loro esigenze da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, tra l’altro in modo illegale, invitava gli italiani ad andare al mare invece di recarsi alle urne. Pur in questo quadro desolante c’eravamo illusi. Abbiamo creduto che il miracolo fosse possibile. Lo abbiamo sperato fino a che le notizie provenienti dalle prefetture, che segnavano in modo implacabile la scarsa affluenza non ci ha costretti, nostro malgrado, a renderci conto che anche questa battaglia, che era anche, e forse soprattutto, una battaglia per la dignità non fosse irrimediabilmente persa. Oggi gioiscono i Petrolieri, gioisce qualche Ministro e il suo fidanzato, gioisce Renzi. Peccato che a questa gioia fa da contraltare la costernazione di quella parte sana e pulita della popolazione che, comunque, si è espressa mostrando coscienza civica e amore per l’ambiente. Noi, per nostra natura, siamo abituati a non soffermarci troppo su un risultato acquisito. Quale che sia. Siamo, invece, portati a riprendere subito la marcia. Il tempo di riprendere fiato e si riparte. Sperando sempre di avere miglior fortuna nella prossima battaglia. Già, la prossima battaglia. Chiuso questo Referendum un altro ci aspetta; Quello della Riforma costituzionale. Dovrebbe tenersi in autunno. Saremo chiamati a confermare o no la cervellotica, inutile, dannosa Riforma voluta dal non eletto Renzi. Questo nuovo Referendum, essendo confermativo non avrà bisogno del quorum. Non potranno fregarci invitandoci all’astensione, non potranno imbavagliarci. Quale che sarà il numero di partecipanti il referendum sarà valido. Ecco, allora, l’esigenza di una partecipazione consapevole, organizzata, propositiva. Noi abbiamo molto da dire in tema di Riforma del Senato. Lo abbiamo scritto più volte e torneremo a farlo tutte le volte che si renderà necessario. Intanto abbiamo costituito una Commissione di Tecnici, che elaborino e presentino la nostra proposta di modifica in alternativa a quella voluta dal Governo. Vogliamo inserirci a pieno titolo nel dibattito che si aprirà, vogliamo che gli italiani sappiano che oltre le Castronerie che ci propina il Governo, c’è chi ha proposte serie e praticabili per rendere, veramente, il Senato un organismo funzionale e funzionante. Che sia complementare alla Camera dei deputati, rappresentativo delle Categorie dei Lavoratori, che contribuisca a determinare le scelte politiche – economiche che i Governi andranno a fare. Torneremo su quest’aspetto molte volte, come detto prima, in modo dettagliato e con il supporto di documenti e pareri di personalità di alto profilo. La questione è troppo importante per non farne una delle battaglie principali del nostro Movimento politico. Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo non esserci.
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Mario Settineri Segreteria Nazionale MSFT