Settembre del Gusto a Rimini con Il Festival della Cucina Italiana

Giunto alla sua 14a edizione, il Festival ideato da Elsa Mazzolini, riscuote ogni anno sempre maggiori successi
NAPOLI, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi) Torna a Rimini, ospitato dal Parco Terme Galvanina, dopo il gran successo riscosso lo scorso anno con la precedente edizione, l'affermato Festival della Cucina Italiana che da 14 anni consecutivamente, con grande attenzione di ogni settore specializzato nell'enogastronomia, si ripropone in maniera itinerante e con le prerogative che l'ideatrice della kermesse Elsa Mazzolini intende portare avanti anche attraverso la sua nota rivista La Madia travelfood. Dal 5 al 7 settembre il grande parco dell'enogastronomia riapre i battenti per ospitare una manifestazione ricca di eventi che si svilupperanno, con ingresso gratuito, venerdì 5 dalle ore 16.00 alle 24.00, sabaro 6 dalle 10,30 alle 20.00 e domenica 7 con orario 10,30/22.00.
Il Festival proporrà la possibilità di una visione ed un gustare l'enogastronomia a 360 gradi con ristoranti a tema sulla pasta, il pesce, la tradizione romagnola, la carne nelle interpretazioni regionali, la scuola di cucina, l’antico percorso Romano dell’acqua minerale Galvanina e le sue Bibite Bio, il Trofeo Galvanina con Gualtiero Marchesi, Carlo Cracco, Fede e Tinto e Saclà.
Diecimila metri quadrati dedicati dunque al gusto sulle colline riminesi insieme ai protagonisti della gastronomia italiana. Tanti gli eventi e le proposte, tra degustazioni, lezioni di cucina, incontri, momenti culturali: tra le tante proposte che animeranno la
kermesse, verrà riproposto il Cibo di Strada di diverse regioni. Torneranno anche ad affiancarli i produttori di sott’olio, marmellate, salumi, formaggi e tante altre specialità alimentari. E visto che siamo in Romagna non potrà mancare la piadina romagnola con i salumi locali affiancata dalla pizza, da un grande spazio occupato dalle mille interpretazioni della pasta secca e ripiena, dal pesce fritto “da passeggio” e crudo da Mazara del Vallo, dalle degustazioni di carne romagnola, abruzzese, toscana e scozzese.
E per chi volesse Imparare a fare la pasta seguiti passo dopo passo dalle sfogline romagnole, il Festival riserva un’apposita area dedicata alle dimostrazioni, curata dalle storiche “arzdore” che hanno fatto della cucina romagnola un ‘marchio’ di bontà.
Accanto a loro, nella Scuola di Cucina, i grandi chef con le lezioni a cui occorre prenotarsi sul sito del Festival.enogastronomica entusiasmante.
Parallelamente avranno luogo le premiazioni dei quattro personaggi a cui sarà assegnato il Trofeo Galvanina, tra i più prestigiosi nel panorama nazionale per essere stato conferito negli anni a personaggi come Tonino Guerra, Vittorio Sgarbi e Pierluigi Celli per la cultura, a Gianfranco Vissani, Pino Cuttaia, Gino Angelini, Niko Romito per la cucina, a Joe Vitale, Leonardo Spadoni e a Surgital per l’imprenditoria, ad Anna Scafuri,
Gioacchino Bonsignore, Luigi Cremona, Bruno Gambacorta per il giornalismo.
Quest’anno il premio alla cultura sarà assegnato a Gualtiero Marchesi, a cui si ascrive il nuovo corso della cucina in Italia, allo chef Carlo Cracco per la carriera, a Fede e Tinto di Rai Uno e Decanter per il giornalismo, alla Saclà per l’imprenditoria.
Tanti anche i momenti di spettacolo che allieteranno le tre giornate, coordinati sul palco dall’attore Andy Luotto. Si potrà
acquistare gelato nella casina appositamente predisposta, sorseggiare i più attuali cocktail realizzati con le fantastiche Bibite Bio e Succhi Vegetali 100% Bio Galvanina, o rallegrare i bambini con zucchero filato, pop corn e Succhi di Frutta 100% Bio Galvanina.
In occasione del Festival della Cucina Italiana verrà riaperto il reparto di cure idropiniche del Parco dove sarà possibile dissetarsi gratuitamente con le famose Acque Termali e digestive della Galvanina, per il benessere del proprio organismo. Parallelamente potrà essere visitato l’adiacente Museo Archeologico con i reperti dell’antica Civiltà Romana trovati negli scavi del Parco Terme Galvanina, ed infine la visita alle Antiche Sorgenti Romane e alle camere di captazione e sedimentazione, attraverso il complesso di gallerie sotterranee di adduzione.
Giuseppe De Girolamo
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