Obesità: in Campania numeri da record. Nuovo centro di eccellenza per il trattamento chirurgico

La Campania è la regione italiana con il più elevato tasso di sovrappeso e obesità: ogni giorno 13 abitanti perdono la vita a causa delle malattie legate all’obesità. Il nuovo Centro di Chirurgia Bariatrica del Presidio Ospedaliero Pineta Grande a Castel Volturno potrà assicurare interventi salvavita nei casi di obesità grave.
, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Al Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno è stato inaugurato il Centro di Chirurgia Bariatrica, polo di eccellenza nel trattamento chirurgico dell’obesità. Il presidio, che si candida a diventare uno dei punti di riferimento per tutto il Centro-Sud, disporrà di tutte le risorse chirurgiche più innovative per curare i casi di obesità grave e ridurre così l’impatto di questa vera e propria malattia, che in Campania fa 13 vittime al giorno.
Attrezzato con letti di degenza specifici, a movimentazione elettrica e con una portata di 300 chili, una sala operatoria dedicata, una attrezzatura laparoscopica specifica e una rianimazione di 9 posti letto gestiti in sicurezza, il Centro di Pineta Grande sarà all’avanguardia non soltanto per le tecniche chirurgiche mininvasive, che oggi rappresentano il gold standard nel trattamento, ma anche per l’assistenza ai pazienti.
La chirurgia bariatrica è ormai considerata una vera e propria tecnica salvavita nei casi di obesità grave. Sempre più spesso, quando l’indice di massa corporea raggiunge livelli elevati e l’obesità si accompagna a diabete, ipertensione e problemi cardiaci, l’opzione chirurgica viene presa in considerazione per assicurare salute e qualità di vita alle persone obese, sempre più numerose in Italia e nella Regione: gli obesi nel nostro Paese sono circa 5 milioni e sono in misura prevalente donne del Sud, ma l’allarme più grande arriva dagli ambienti pediatrici: addirittura il 49 per cento dei bambini campani tra gli 8 ed i 10 anni sono in sovrappeso ed obesi. In pratica, un italiano su tre è in sovrappeso, uno su dieci è obeso. In Campania si registra la più alta percentuale di obesi. L’obesità grave ha un forte impatto in termini di qualità e di aspettative di vita. “L’impatto dell’obesità grave sulla spettanza di vita è rilevante: l’obesità severa è associata ad un rischio di mortalità a breve termine (5-10 anni) che è almeno doppio rispetto alla popolazione normopeso, in entrambi i sessi. Inoltre, l’aspettativa di vita nella popolazione severamente obesa è ridotta di 9 anni nelle donne e di 12 anni negli uomini” – dichiara Luigi Angrisani, Presidente S.I.C.OB. (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) e Direttore U.O.C. Chirurgia Laparoscopica e Mininvasiva, Ospedale San Giovanni Bosco Asl Napoli 1. Candidati all’intervento sono i pazienti tra i 18 ed i 60 anni con indice di massa corporea (B.M.I.) superiore a 40 Kg/m2 o con un B.M.I. tra 35 e 40 Kg/m2 in presenza di comorbilità che possono migliorare soltanto con la notevole e persistente perdita di peso ottenuta con l’intervento: questi pazienti devono comunque avere nella loro storia clinica un fallimento di un corretto trattamento medico. Due le tipologie di intervento della chirurgia bariatrica: interventi che limitano l’introduzione del cibo (interventi ad azione prevalentemente meccanica quali il bendaggio gastrico regolabile, la resezione gastrica verticale e interventi ad azione funzionale, il bypass gastrico) e interventi che limitano l’assorbimento dell’energia (diversione biliopancreatica).
Una vera e propria strategia chirurgica, che vede coinvolti più specialisti: chirurgo bariatrico, nutrizionista/dietista, psichiatra/psicologo, anestesista, endoscopista, chirurgo plastico, cardiologo, pneumologo, fisiatra. “Un’equipe multidisciplinare dedicata decide la strategia migliore per ogni paziente in base all’età, al sesso, all’indice di massa corporea, al comportamento alimentare: una decisione su misura per ogni paziente” – dichiara Cristiano Giardiello, Responsabile U.O.C. Chirurgia Mininvasiva e Metabolica, Centro per il Trattamento Obesità, Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno.
Sono pochissimi i centri di chirurgia bariatrica in Italia. Il Centro del Pineta Grande è la risposta alla migrazione sanitaria verso le regioni del Nord ed è un centro di attrattiva per le regioni del Sud, dove in alcuni casi, come in Puglia e in Calabria, non ci sono centri per l’obesità.
Attivo fin dal 1957, Pineta Grande ha già varcato i confini regionali: un risultato raggiunto grazie alla tecnologia d’avanguardia, alla solida organizzazione, al supporto strutturale e all’approccio orientato alla centralità del paziente e all’umanizzazione da parte di tutto il personale, medico e paramedico. “Un punto di forza del nostro Centro di Chirurgia Bariatrica” – sottolinea Vincenzo Schiavone, Presidente Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno – “sarà sicuramente l’integrazione con altre aree di eccellenza presenti all’interno della struttura, come il dipartimento Cuore nel quale vengono svolte attività di cardiochirurgia, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, supportati dai servizi di emodinamica ed elettrofisiologia ed inoltre il tutto si interfaccia con il centro di ricerca delle cellule staminali”.
Johnson & Johnson Medical è partner del progetto del Centro di Chirugia Bariatrica del Presidio Ospedaliero Pineta Grande. “Johnson & Johnson Medical segue con attenzione le iniziative che hanno l’obiettivo di prendersi cura della vita delle persone” – dice Moreno Busolin, Managing Director di Johnson & Johnson Medical – “e il progetto del nuovo Centro di Chirurgia Bariatrica del Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno va proprio in questa direzione. Johnson & Johnson Medical mette a disposizione del Centro il proprio know-how sull’obesità e le proprie tecnologie che rendono sicure procedure importanti come quelle della chirurgia bariatrica”.
Il Presidio Ospedaliero Pineta Grande effettua circa 50.000 interventi di Pronto Soccorso e circa 20.000 ricoveri all’anno. Dispone di 150 posti letto distribuiti nelle varie branche della medicina, di 10 sale operatorie dotate di moderne apparecchiature medicali, di servizi di emodinamica ed elettrofisiologia, di diagnostica per immagini (Radiologia, TAC, RMN) e laboratorio analisi. Ogni anno sono circa 300 i pazienti gravi trasferiti da altri presidi ospedalieri della regione Campania. I trasferimenti avvengono grazie all’inserimento della struttura Pineta Grande nel Circuito Sires-118 che si avvale per i trasporti aerei dell’elisuperficie omologata ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), adiacente il pronto soccorso della struttura.
Ufficio Stampa
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