Il Comitato Nazionale Italiano Fair Play e Be Sport insieme per il Primo Festival Internazionale di FUNiño in Europa

Appuntamento il 20 Settembre a Monza per il 1° Festival internazionale di FUNiño in Europa, evento interamente dedicato ai bambini e al gioco. Il Comitato Nazionale Italiano Fair Play nella figura del Ruggero Alcanterini, sarà persente all’evento, attratto dall’alto valore sociale dell’iniziativa promossa dalla Horst Wein Association.
ROMA, (informazione.it - comunicati stampa - sport) L’appuntamento è per il 20 Settembre a Monza, presso il campo della Dominante, per il 1° Festival internazionale di FUNiño in Europa, evento interamente dedicato ai bambini e al gioco.

Il Presidente Nazionale del CNIFP Ruggero Alcanterini, in collaborazione con Emanuela Grussu – Be Sport – prenderanno parte al Primo Festival Internazionale di FUNiño, una proposta innovativa di Horst Wein e Marcello Nardini, utile a far rinascere il calcio italiano a misura dei ragazzi.

Il Comitato Nazionale Italiano Fair Play ha aderito, attratto dall’alto valore sociale dell’iniziativa promossa dalla Horst Wein Association e tesa ad incoraggiare la Scuola, gli Enti, le Organizzazioni Sportive verso una concezione dello sport inteso come strumento educativo, di aggregazione e di integrazione sociale.

Il FUNiño abbraccia, tra i suoi valori, la promozione del Fair Play inteso non solo come rispetto delle regole, delle decisioni dell’arbitro e della superiorità dell’avversario, ma anche come cultura del saper vincere e del saper perdere, rendendo lo sport un veicolo di solidarietà ed amicizia.



Il calcio parte dalla testa, attraversa il cuore e termina nei piedi.


COS’È IL FUNIÑO

E’ il modo di giocare ideato, studiato e sviluppato da Horst Wein e dallo staff della Horst Wein Association. Misure standard del campo, 4 porte, 3 giocatori contro 3. E’ il calcio vestito su misura per i bambini dagli 8 ai 10 anni, con una serie infinita di vantaggi e benefici rispetto alle competizioni “per grandi” a cui troppo spesso sono chiamati a partecipare. È il calcio con cui un giocatore come Xavi Hernandez del Barcellona è cresciuto nella Cantera, sviluppando la sua intelligenza calcistica, unica al mondo.
QUALI SONO I SUOI BENEFICI?

Sviluppa la visione di gioco, attaccando sempre la porta meno difesa e sfruttando tutta la larghezza del campo. C’è maggiore tempo e spazio, i bambini imparano a passarsi il pallone. I bambini si dispongono spesso in posizione triangolare, cosa che facilita il gioco di appoggio. Non si gioca in posizioni fisse e ognuno partecipa sia all’attacco che alla difesa. Ogni bambino è motivato dal fatto di poter segnare tanti gol. C’è tempo per pensare e decidere cosa fare e anche chi è meno tecnico si diverte. I bambini toccano spesso la palla e sono molto coinvolti fisicamente e mentalmente. Ha evidenti vantaggi anche sotto l’aspetto sociale e della lotta al problema dell’obesità infantile.
Ufficio Stampa