L’AD Claudio Descalzi: Eni, l’analisi sui risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2023

Eni, l’AD Claudio Descalzi: “La realizzazione di progetti a gas e a contenute emissioni è solo un aspetto del nostro piano di transizione, che ci vede anche impegnati nell’aumentare in maniera rilevante la presenza nel settore delle nuove energie”.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - industria)

 

L’AD di Eni Claudio Descalzi: “Il nostro modello satellitare distintivo si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale”.

Eni presenta i risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2023: il punto dell’AD Claudio Descalzi su “Milano Finanza”

L’AD Claudio Descalzi ne ha parlato anche su “Milano Finanza” in occasione della presentazione dei risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2023. Nell’intervista pubblicata lo scorso 17 febbraio, l’AD di Eni ne sottolinea il valore: “I risultati del quarto trimestre sono buoni, la produzione è aumentata del 6% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno con oltre 1,7 milioni di barili equivalenti e il risultato netto di 1,63 miliardi di euro è superiore alle stime del consensus”. Numeri che raccontano come “stiamo progredendo nella nostra strategia di creazione di valore, di decarbonizzazione e di contestuale garanzia di stabilità e affidabilità delle forniture energetiche”. L’articolo pone l’attenzione sui risultati finanziari che l’AD ha definito “eccellenti” con un Ebit proforma di circa 18 miliardi e un utile netto adjusted superiore a 8 miliardi: “La generazione di cassa operativa con €16,5 mld su base adjusted prima dell’assorbimento del circolante ha assicurato un significativo surplus in aggiunta al sostanziale ritorno di cassa agli azionisti di 4,8 miliardi, mantenendo un rapporto di indebitamento di 0,2”. Merito anche del modello satellitare di Eni che, come ha spiegato Claudio Descalzi, “si conferma un’efficace leva nell’accelerazione della crescita di valore, contribuendo alla nostra performance in modo sostanziale”. E l’AD di Eni dà appuntamento al 14 marzo per la Strategy Presentation: al centro linee-guida e principali target industriali e finanziari a breve/medio e lungo termine. 

Claudio Descalzi: impegnati ad aumentare in maniera rilevante la nostra presenza nel settore delle nuove energie

L’AD Claudio Descalzi ha ricordato diverse operazioni che hanno segnato in positivo il 2023 di Eni: “Abbiamo recentemente finalizzato l’acquisizione di Neptune che, con il suo portafoglio prevalentemente a gas, e sinergico ai nostri asset in Nord Europa, Indonesia e Nord Africa, costituirà un elemento chiave per i nostri piani di sviluppo. Nel 2023 abbiamo avviato nel rispetto dei tempi e dei budget i due rilevanti progetti Baleine in Costa d’Avorio e Floating GNL Congo (fase 1). Grazie agli straordinari successi esplorativi in Indonesia e in altre geografie abbiamo confermato la nostra leadership nel settore; al tempo stesso abbiamo conseguito il massimo livello di produzione rispetto all’intervallo obiettivo annunciato”. Parlando dei risultati record realizzati nel settore GGP, l’AD di Eni Claudio Descalzi ha ribadito che “la realizzazione di progetti a gas e a contenute emissioni è solo un aspetto del nostro piano di transizione, che ci vede anche impegnati nell’aumentare in maniera rilevante la presenza nel settore delle nuove energie”. Enilive ad esempio, società attiva nei business dei biocarburanti e dei servizi di mobilità, ha ampliato la propria presenza internazionale attraverso l’acquisizione della partecipazione del 50% nella bioraffineria di Chalmette negli Stati Uniti e l’accordo di joint venture con LG Chem per la realizzazione di un nuovo impianto in Corea del Sud. Plenitude ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. Entrambi i business già adesso assicurano un contributo economico di circa un miliardo di EBITDA ciascuno: “Attraverso il recente accordo per l’ingresso nel capitale di Plenitude di un investitore istituzionale, abbiamo dato visibilità al valore di questo business stimato in circa 10 miliardi rafforzando l’accesso a mezzi finanziari incrementali a sostegno dei nostri piani di crescita”.

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