LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE AL COMUNALE DI LONIGO CON “IO SONO MISIA. L’APE REGINA DEI GENI”

Prosegue con Lucrezia Lante Della Rovere e Io sono Misia. L’ape regina dei geni la stagione di prosa del Teatro Comunale di Lonigo.
Lonigo (Vicenza), (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo) Prosegue con Lucrezia Lante Della Rovere e Io sono Misia. L’ape regina dei geni la stagione di prosa del Teatro Comunale di Lonigo.
Sabato 17 dicembre, alle 21, l’attrice romana interpreta la fascinosa Marie Sophie Olga Zenaide Godebska (1872-1950), meglio nota come Misia Sert. Figlia di uno scultore polacco, era la regina dei salotti intellettuali parigini tra Ottocento e Novecento: la mecenate alla quale si deve, fra gli altri, la scoperta di Cocò Chanel, e la musa ispiratrice la cui casa era frequentata abitualmente da artisti del calibro di Picasso, Paul Morand e Debussy.
“Sono una cercatrice di geni. Una cercatrice di meraviglie umane” era solita affermare colei che, donna emancipata ed amante dell’arte, fu ritratta da Renoir e da Toulouse Lautrec, che ispirò anche Jean Cocteau; che fu definita da Proust “un monumento di storia, collocata nell’asse del gusto francese, come l’obelisco di Luxor nell’asse degli Champs Elysées”.
Seduta su un gigantesco trono dall’altissimo schienale foderato di velluto damascato ed elegantemente vestita con un abito in seta, Lucrezia Lante Della Rovere racconta, in un monologo della durata di sessanta minuti, le passioni e le inquietudini di una donna emancipata e dalla personalità complessa che ebbe tre mariti facoltosi, che viaggiò molto per il Nord Europa, che amò vivere nella mondanità, rimanendo sempre fuori dagli schemi.
Dopo il successo dello spettacolo Malamore (Premio Flaiano come miglior interprete femminile) Lucrezia Lante Della Rovere continua a dar vita a profili di donne straordinarie che hanno costruito la cultura del Novecento.
La regia dello spettacolo (produzione Pierfrancesco Pisani, Progetto Goldstein) è di Francesco Zecca. Il testo di Vittorio Cielo è inedito e liberamente ispirato dalle memorie di Misia Sert e dalle confidenze, dai ricordi e dalle lettere di Proust, Stravinsky, Diaghilev, Nijinsky, Debussy, Tolouse Lautrec, Picasso, Ravel, Cocteau.
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