Leader mondiale del settore cartario annuncia nuove iniziative nel segno di ricerca e sviluppo

L’Anno Internazionale delle Foreste dichiarato dall’ONU e la Moratoria proclamata in Indonesia spronano la ricerca a studiare alternative per lo stoccaggio del carbonio e la protezione delle specie naturali in pericolo
GIACARTA, Indonesia, (informazione.it - comunicati stampa - ambiente)

Il Gruppo Asia Pulp & Paper (APP), uno dei maggiori produttori mondiali di cellulosa e carta, annuncia una serie di iniziative sociali e ambientali con le quali inaugura l’Anno Internazionale delle Foreste dando un segno tangibile del proprio sostegno alla moratoria biennale in Indonesia sulle nuove trasformazioni di aree boschive in piantagioni.

L’impegno dell’Indonesia verso la Riduzione della Deforestazione e del Degrado Forestale (REDD) comporterà la sospensione delle licenze su foreste e torbiere, sospensione che la APP, con sede a Giacarta, ritiene un’importante opportunità per il settore arboricolo indonesiano e per gli altri attori coinvolti, i quali potranno così perfezionare la pianificazione territoriale e le buone pratiche per diffondere in tutto il paese un approccio sostenibile. Durante tale fase, la APP procederà ad una serie di attività programmate e progetti, atti a valutare e migliorare la sue prassi sostenibili.

Nella pianificazione sul prossimo biennio sono previsti:

  • un ambizioso studio indipendente sull’impatto dell’arboricoltura e delle emissioni di gas serra su tutte le tipologie di terreni;
  • la valorizzazione di alcune tra le principali aree soggette a tutela ambientale, anche attraverso la creazione di importanti corridoi per la fauna selvatica;
  • programmi di ricerca e progetti pilota che ricomprendano azioni per la necessaria salvaguardia di specie indonesiane di primario interesse, tra le quali la tigre di Sumatra, il rinoceronte di Giava e l’orangutan;
  • un’iniziativa pilota per costruire un bio-villaggio nella riserva della biosfera di Giam Siak Kecil, nella provincia di Riau;
  • la messa a punto di un modello verificabile di stoccaggio del carbonio nella Kampar Carbon Reserve, primo progetto di piantagione da cellulosa REDD+ al mondo;
  • la realizzazione di abitazioni eco-compatibili in collaborazione con Habitat for Humanity Indonesia a favore di una comunità povera nell’area centrale di Giava;
  • la diffusione della legalità, della Chain of Custody e di programmi di gestione delle certificazioni di sostenibilità delle foreste, nella prospettiva del 2020;
  • l’estensione dei programmi di CDM (Kyoto).

“L’Anno Internazionale delle Foreste ci dà l’opportunità e, insieme, la responsabilità, di riesaminare a fondo i nostri programmi per la sostenibilità degli stabilimenti di produzione e delle aree arboricole che gestiamo, affinché comprendiamo quali dovranno essere in futuro i nostri orientamenti aziendali globali. La moratoria è un’occasione unica di riflessione su ciò che di buono abbiamo fatto, sugli ambiti in cui abbiamo necessità di miglioramento continuo e sulle corrispondenti best practices che esistono nel mondo. Valuteremo le nostre piantagioni, i siti produttivi e le iniziative di salvaguardia ambientale e promozione delle comunità locali, sempre con un occhio al futuro e l’idea di creare una roadmap verso la stabilità che ci accompagni al 2020 e oltre”, ha affermato Aida Greenbury, Amministratore Delegato di APP.

“Ridurre le emissioni di carbonio e preservare i preziosi carbon sink, migliorando al tempo stesso la sostenibilità quotidiana delle popolazioni circostanti sarà uno dei principali obiettivi dei prossimi due anni”, ha annunciato la Greenbury, la cui azienda ha ingaggiato ricercatori esterni, affinché analizzino e calcolino in maniera affidabile le riserve di carbonio immagazzinate nelle piantagioni, con particolare attenzione alla valutazione delle emissioni di carbonio rispetto alle varie tipologie pedologiche. Si tratta del primo progetto di ricerca indipendente condotto nelle piantagioni indonesiane da cellulosa a prevedere analisi di tutti i tipi di terreno in tutte le stagioni e per l’intero anno. Lo studio, si prevede, apporterà preziose conoscenze, che serviranno a orientare i futuri piani di arboricoltura sostenibile. Si misureranno per un anno anche le emissioni di gas serra (CO2 e CO4) e il degrado della materia organica tanto nelle foreste a bassa quota quanto nelle vicine foreste naturali, sia integre che degradate, che sorgono sui terreni torbosi delle alture. Attualmente, si sta procedendo all’installazione delle attrezzature per le misurazioni nelle concessioni in gestione ai fornitori APP di pasta da cellulosa di Riau, Jambi e Sumatra meridionale e attorno ad esse.

La APP prevede inoltre progressi significativi nella creazione della Kampar Carbon Reserve. Istituita su iniziativa della Carbon Conservation, azienda dell’imprenditoria verde, in partnership con la APP e il fornitore di quest’ultima, la Riserva vedrà la riallocazione di oltre 15.000 ettari di torbiere profonde da concessione arboricola ad area protetta sulle torbiere del Kampar. Il progetto è destinato a iniettare i milioni di dollari di proventi della cessione dei crediti REDD+ in piani per la creazione di posti di lavoro e la promozione delle comunità indigene dei dintorni per tutta la durata del programma di salvaguardia. La Carbon Conservation è al momento impegnata nella raccolta e compilazione dei dati in vista della creazione del modello di carbon storage, che verrà poi verificato e validato annualmente da terzi indipendenti.

“La ricerca sul carbonio è una delle nostre priorità assolute durante la moratoria”, ha dichiarato Aida Greenbury. “Ci aspettiamo di acquisire nozioni importanti e idee nuove da queste due iniziative essenziali di ricerca in materia. Al termine della moratoria, l’obiettivo è di trovarci in grado di creare modelli più precisi per misurare il reale impatto dell’arboricoltura sostenibile e utilizzare quei dati per prendere le nostre decisioni e pianificare piantagioni e aree protette del futuro”.

La APP condurrà inoltre ricerche di vitale importanza e progetti di estensione nelle sue aree protette più rappresentative. La APP ha deciso di vincolare più di 6.000 ettari di foresta naturale, ricca di biodiversità e valore sociale per destinarle alle aree naturali di Taman Raja. L’azienda intraprenderà un piano di espansione volto a creare un importantissimo corridoio per la fauna selvatica, che collegherà la Taman Raja Nature Preserve al Parco Nazionale di Bukit Tiga Puluh. Oltre ai piani di espansione del corridoio, la APP annuncerà presto i particolari di un nuovo studio sull’habitat delle tigri, condotto dal noto ambientalista ed esperto di tigri indonesiano Bastoni.

L’azienda è inoltre prossima all’annuncio del progetto di biovillaggio all’interno della Riserva della Biosfera Giam Siak Kecil-Bukit Batu. Nel quadro del progetto, un’iniziativa di primo piano porterà a garantire l’accesso ad acqua pulita alle comunità locali. La Riserva della Biosfera comprende 178.000 ettari di foreste naturali ricche di biodiversità, con un enorme potenziale di accumulo di carbonio e terreni torbosi dalle caratteristiche uniche. Oltre alla tutela ambientale e alla salvaguardia delle specie selvatiche, l’iniziativa della APP, in collaborazione con i suoi fornitori, le autorità locali, le ONG e i rappresentanti delle comunità del posto contempla una vasta serie di programmi di promozione socioeconomica a sostegno agli abitanti dei piccoli villaggi e delle collettività che vivono nel territorio della biosfera o nei dintorni. Questa ulteriore iniziativa verrà gestita in partnership con una controparte scientifica, al fine di predisporre tecnologie estremamente innovative per rendere disponibile acqua pulita e sicura per il consumo umano, gli usi di cucina, l’igiene personale e gli impieghi in agricoltura.

Fra le altre iniziative che si profilano per il periodo della moratoria, vi è un nuovo progetto per la Riserva delle Tigri di Senepis, che mira a preservare ed espandere la popolazione dei grandi felini di Sumatra, ma l’azienda sarà anche attiva nella protezione e riqualificazione dell’habitat del rinoceronte di Giava di concerto con il Parco Nazionale di Ujung Kulon.

“Lo spirito della moratoria va al di là delle limitazioni al cambio di destinazione d’uso delle foreste. Ancor più importante è che l’industria privata in Indonesia impieghi questo lasso di tempo per continuare a diffondere progetti di tutela attiva, che sono essenziali in vista della sostenibilità futura delle foreste”, ha concluso Aida Greenbury. “L’Anno Internazionale delle Foreste serve a sensibilizzare sulla salvaguardia delle nostre risorse naturali, oltre che a affrontare in maniera significativa le esigenze socioeconomiche a supporto dei principi enunciati negli Obiettivi ONU del Millennio, per fornire sostegno ai milioni di persone che vivono nelle foreste o al margine di esse”.

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