SCLEROSI MULTIPLA. FERONE (PARTITO PENSIONATI), SOSTENERE I MALATI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA.

Molta speranza sta suscitando fra i malti di sclerosi multipla la notizia di una ricerca, del professor Paolo Zamboni, Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Universita di Ferrara, e dal dottor Fabrizio Salvi, neurologo dell’Ospedale Bellaria di Bologna, che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria nel settore, che correla la sclerosi multipla ad un problema vascolare cronico definito come Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale (CCSVI).
Trieste, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Il Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all'Assessore competente per sapere se la Regione Friuli Venezia Giulia intende sostenere tutti coloro a cui è già stata diagnosticata la CCSVI mediante esame ecocolordoppler non invasivo affinché sia consentito il trattamento di angioplastica nella Regione FVG per trattare questa patologia vascolare indipendentemente dalla correlazione con la sclerosi multipla, cui solo nuove ricerche potranno dare conferma e chiede, inoltre, di sapere se si intende valorizzare e sostenere le ricerche innovative portate avanti dal professor Paolo Zamboni, dell’Universita di Ferrara, e dal dottor Fabrizio Salvi, dell’Ospedale Bellaria di Bologna sulla sclerosi multipla che correlano, appunto, tale malattia ad un problema vascolare cronico definito come Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale (CCSVI).
“Molta speranza sta suscitando fra i malti di sclerosi multipla la notizia di una ricerca, del professor Paolo Zamboni, Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Universita di Ferrara, e dal dottor Fabrizio Salvi, neurologo dell’Ospedale Bellaria di Bologna, che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria nel settore, che correla la sclerosi multipla ad un problema vascolare cronico definito come Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale (CCSVI) – ha dichiarato Ferone – e che, proprio in questi giorni, molta sensazione ha destato un servizio televisivo ed un ampio articolo pubblicato dal settimanale locale “il Tuono” del 25.9.2010, dai quali si evince che molti malati di sclerosi multipla hanno subito interventi di “liberazione”, ovvero di angioplastica, che ripristina la pressione delle vene celebrali. Il tutto consiste in un piccolo taglio al livello dell’inguine per inserire un catetere, quindi si risale fino al restringimento e lì si dilata la vena gonfiando un palloncino.
Secondo quanto pubblicato dal settimanale “il Tuono”, anche se la malattia non regredisce, la maggior parte dei pazienti dichiara una “rinascita”: calano i dolori, le cefalee, migliora la mobilità. Chi aveva perso la forza di reggersi in piedi per più di qualche minuto riesce a fare delle passeggiate; alcuno ha ripreso anche il controllo della vescica che aveva perso; c’è chi si sente la sensibilità nelle mani o nei piedi che non aveva da tempo.
Quanto riportato dal settimanale “il Tuono”, – ha rimarcato il rappresentante del Partito Pensionati – che fra l’altro viene confermato dalla trasmissione televisiva delle “Iene” del 29.9.2009, deve far riflettere sulla necessità di aiutare quanti ritengono di effettuare l’ecocolordoppler per la diagnosi della CCSVI o l’angioplastica mediante PTA. Sembra che alcuni pazienti affetti da sclerosi multipla residenti nella nostra regione si siano già sottoposti ad angioplastica in altre realtà italiane con risultati incoraggianti.
Perché costringere chi già è tanto debilitato nel fisico come i malati di sclerosi multipla e le loro famiglie a faticosi trasferimenti in alte regioni per affrontare un intervento che potrebbe essere definito “della speranza”? Forse – ha osservato Ferone –sarebbe molto opportuno, giusto e rispettoso dei nostri concittadini affetti da questa grave malattia garantire la possibilità di effettuare questi particolari interventi in Friuli Venezia Giulia, rispondendo alle esigenze di questi cittadini.
Come noto la CCSVI è una patologia di natura vascolare, scoperta dal prof. Zamboni ed approvata a livello internazionale dal Consensus UIP di Montecarlo, tenutosi nel settembre del 2009.
Le attuali ricerche che vengono condotte a livello internazionale riguardano esclusivamente la correlazione tra la CCSVI e la sclerosi multipla per valutarne la causa/effetto e anche l'efficacia terapeutica dei trattamenti di angioplastica nei pazienti con sclerosi multipla. Queste ricerche dureranno verosimilmente alcuni anni per poter essere concluse con dati definitivi.
L'angioplastica mediante palloncino, è una procedura mininvasiva nota, sicura ed attuata da circa 25 anni – ha concluso Ferone – in Regione vi sono eccellenti professionisti disponibili a fare i trattamenti ma che attendono di ricevere un'autorizzazione a trattare questa patologia venosa che, pur essendo stata riconosciuta a livello internazionale, non rientra nella loro normale routine interventistica. La procedura, seppure mininvasiva, suggerirebbe un ricovero in day-hospital o in day-surgery vicino a casa per evitare poi scomodi viaggi di ritorno come stanno facendo già diversi pazienti residenti nella nostra Regione.”
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Luigi Ferone
 Partito Pensionati (Leggi tutti i comunicati)
Piazza Oberdan, 6
34100 Trieste Italia
[email protected]
340-1484738
Allegati
Slide ShowSlide Show
Non disponibili