Alexandre Kantorow pianoforte a Bologna Festival "Grandi interpreti"

Martedì 9 aprile 2024 ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

  Martedì 9 aprile ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival prosegue con l’atteso recital del pianista Alexandre Kantorow. Vincitore del Concorso Čajkovskij a 22 anni e, di recente, del prestigioso Gilmore Artist Award, il giovane pianista francese si distingue sulla scena concertistica internazionale per il suo pianismo di raffinato virtuosismo, capace di trascendere ogni aspetto di pura esibizione. «Il virtuosismo è importante quando serve a far arrivare la musica al pubblico – afferma Kantorow –  quando ti permette di fare qualcosa di unico e speciale: in questo senso può essere utile per una carriere internazionale» (da un’intervista pubblicata sulla rivista Musica, marzo 2024). Il suo repertorio di elezione – come dimostra il programma che propone a Bologna Festival – rimane quello del secondo Ottocento (Brahms e Liszt), con due incursioni nel primo Novecento (Rachmaninov e Bartók). Tocco perlato e vibrante sensibilità romantica, fuori da ogni cliché, Kantorow costruisce i suoi programmi con sottile intelligenza, chiudendo questo recital con l’insolita trascrizione per la sola mano sinistra della Ciaccona in re minore per violino di Bach, vertice della musica occidentale sotto l'aspetto tecnico e interpretativo, rivisitata con “austera” semplicità da Brahms, che ne volle trasferire sulla tastiera tutta la sua immensità.

 

 

Martedì 9 aprile 2024 ore 20.30

Teatro Auditorium Manzoni

Alexandre Kantorow pianoforte

 

Johannes Brahms Rapsodia in si minore op.79 n.1

Franz Liszt Studio trascendentale n.12 “Chasse-neige”

Franz Liszt Vallée d’Obermann

Béla Bartók Rapsodia per pianoforte op.1 Sz26

Sergej Rachmaninov Sonata n.1 in re minore op.28

Bach / Brahms Ciaccona in re minore (trascrizione per la mano sinistra)

 

“Liszt creò molte cose nuove”, così scriveva Béla Bartók, che nella sua Rapsodia op.1 per pianoforte, pagina giovanile di estremo virtuosismo, mostra una decisa influenza lisztiana. Certo, Franz Liszt fu il primo a orchestrare sul pianoforte, arrivando ai più sfrenati contrasti dinamici, al massimo del colore e sfruttando tutta l'estensione della tastiera in una massa di sonorità letteralmente inaudita prima e dopo di lui, quanto meno fino a Rachmaninov. “Chasse-neige” (tormenta di neve) è l'ultimo dei dodici Studi trascendentali. È uno studio per la pratica del tremolo, ma contiene anche difficoltà come estesi salti e scale cromatiche affrontate ad alta velocità. La Sonata n.1 op.28 di Rachmaninov, scritta nel 1907, rivela già il virtuosismo solistico ed insieme la melodicità post-ciaikovskiana che diverranno il marchio distintivo del musicista maturo. Il brano è strutturato come una tipica sonata del classicismo.

 

ALEXANDRE KANTOROW

 nato in una famiglia di musicisti, classe 1997, Alexandre Kantorow inizia lo studio del pianoforte a cinque anni al Conservatorio di Cergy-Pontoise, completando la sua formazione musicale al Conservatorio di Parigi. Debutta a 16 anni, a Nantes, suscitando subito grande impressione per il suo straordinario virtuosismo. Nel 2019 vince il Concorso Čajkovskij (primo francese nella storia del prestigioso concorso russo ad entrare nell’albo d’oro dei vincitori) e di recente si è aggiudicato l’altrettanto ambito Gilmore Artist Award. Una intensa carriera di livello internazionale lo vede ospite dei maggiori festival e delle principali istituzioni concertistiche del mondo, apprezzato per la poetica luminosità delle sue interpretazioni, sempre segnate da un virtuosismo trascendentale, quasi fosse “la reincarnazione di Liszt”. Ha collaborato con direttori quali Valery Gergiev, Antonio Pappano, Manfred Honeck, John Eliot Gardiner, Jaap van Zweden, Francois-Xavier Roth e Klaus Mäkelä. Tra i suoi prossimi impegni, concerti con i Berliner Philharmoniker, l'Orchestre de Paris, la Philharmonia di Londra, la Filarmonica di Rotterdam e i Münchner Philharmoniker. La musica da camera è una delle sue grandi passioni, che coltiva con frequenti collaborazioni con artisti come il violinista Renaud Capuçon, il violista Antoine Tamestit, il violoncellista Gautier Capuçon e il baritono Matthias Goerne. È direttore artistico del festival Les Rencontres Musicales de Nîmes insieme alla violista Liya Petrova e il violoncellista Aurélien Pascal. Nella sua produzione discografica si distinguono i Concerti per pianoforte di Saint-Saëns, pagine di Liszt, Brahms, Čajkovskij, Stravinskij e Rachmaninov.

 INFO

Biglietti online www.bolognafestival.it

Informazioni Bologna Festival 051 6493397

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