Da AXA 241 modi per dire ‘Nati per Proteggere’

Selezionate le 8 storie finaliste fra le 241 candidate al concorso ‘Nati per Proteggere’, promosso da AXA per dare voce ai piccoli-grandi gesti quotidiani di protezione. In palio un premio del valore di 50.000 euro.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - società) Quella scattata da AXA, leader mondiale nell’assicurazione, è la fotografia di un’Italia che anche nelle difficoltà della vita guarda avanti e si rimbocca le maniche con determinazione e generosità. Questo è ciò che emerge dalle 241 storie di protezione pervenute in risposta al concorso ‘Nati per Proteggere’ (www.natiperproteggere.it), promosso da AXA con l’obiettivo di dare visibilità a piccoli-grandi gesti di utilità sociale. Attraverso questo progetto AXA ci racconta storie vere di protezione, perché proteggere è per tutti un istinto innato, è un valore positivo, è un gesto di generosità e altruismo che merita di essere premiato.

Viaggio nell’Italia che protegge
Amal, Armando, Arturo, Carla, Maria Mustafà, Tiziana sono solo alcune delle persone al centro delle 8 storie di protezione selezionate (vedi scheda allegata) le cui esperienze diventeranno a breve video-storie grazie alla troupe della produzione AXA che, nei mesi di luglio e agosto, raggiungerà Città di Castello (PG), L’Aquila, Firenze, Milano, Napoli, Ragusa, Siracusa. Dal 23 settembre le video-storie saranno online perché tutti possano conoscerle, condividerle e votarle sul sito www.natiperproteggere.it. Tutte le storie raccolte rimarranno comunque visibili sul sito sotto forma di breve racconto.

Chi delle 8 si aggiudicherà il premio del valore di 50.000 euro in palio?
Dal 23 settembre al 24 ottobre le 8 video-storie finaliste potranno essere votate online su www.natiperproteggere.it. L’esito della votazione online, incrociata con il giudizio della giuria tecnica, decreterà il 7 novembre la storia vincitrice che si aggiudicherà il premio finale del valore di 50.000 euro, a scelta tra borse di studio, corsi di formazione o aggiornamento in un settore specifico, la fornitura di attrezzature tecnologiche, la ristrutturazione e l’ammodernamento di strutture utili per lo svolgimento della propria attività o di quella del gruppo/associazione che rappresenta.


NATI PER PROTEGGERE
Le 8 storie finaliste del concorso promosso da AXA per dar voce e visibilità ai piccoli-grandi gesti di protezione compiuti dagli italiani

UN FIGLIO SPECIALE (Ragusa)
Sono Maria, mamma di Toti, un delizioso ragazzo di 15 anni, che da un anno vive in una piccola comunità, decontestualizzato da casa, per via del suo disturbo psichico. Sotto psicofarmaci, iperattivo, imprevedibile, instancabile, con poca autonomia. Così il mio bambino si è dovuto allontanare per essere aiutato da personale specializzato e soprattutto amorevole. Tanti i progressi giorno dopo giorno, tante le lacrime: nostre, del fratello, degli educatori, ma soprattutto le sue, quando piangendo, ti dice che vorrebbe solo poter stare "a casa sua". Noi, la sua famiglia, non riusciamo a gestirlo e a contenerlo da soli. Per una madre e un padre ciò è contro natura. Voglio creare un futuro per Toti e per i suoi amici, che non hanno nessuna colpa nell'essere "diversi". Sogno un albergo etico, gestito, sia da chi conosce e affronta ogni giorno questi problemi, sia da operatori professionisti. Noi siamo già proprietari di una struttura in campagna che ospita turisti, occorrerebbe poco per trasformarla in un albergo/comunità: "La casa di Toti".


CAMMINARE INSIEME (Milano)
TOG (Together To Go) nasce per proteggere bambini con lesioni neurologiche complesse. Nel settembre 2012 la Fondazione Together To Go Onlus, apre a Milano un Centro di Eccellenza, che offre gratuitamente terapie riabilitative a bambini gravemente colpiti nel Sistema Nervoso: sono bambini che si muovono male, che non comunicano, che spesso non comprendono, e questo, nella maggioranza dei casi, dalla nascita. La loro cura principale è la riabilitazione. Questo fa TOG, con grande competenza e dedizione. Il centro TOG è un posto bello, luminoso, con terapisti ed operatori di grande esperienza che aiutano i bambini e le loro famiglie, così duramente colpite, nel recupero delle abilità e della speranza. Nel 2013 TOG ha erogato gratuitamente 10mila terapie e ha seguito 100 bambini. Emily, Rodrigo, Elisa e gli altri 100 bimbi vanno protetti. TOG ne ha la forza, la capacità e la passione, ma ha bisogno di aiuto!

MAMME A SCUOLA (Milano)
Mi chiamo Paola e sono una volontaria dell'associazione "Mamme a Scuola". Alcuni giorni fa ero a casa di Amal, una mamma marocchina, dove, insieme ad alcune colleghe sono stata invitata per assaggiare varie specialità della cucina tradizionale del Marocco. Amal è una dolce e bella ragazza di 29 anni, madre di due bambini. E’ in Italia da 8 anni, ma stretta nelle mura domestiche e dedita solo alla cura della famiglia, ha ancora oggi una scarsa conoscenza della lingua italiana. I suoi figli, invece, nati e cresciuti in Italia, parlano sempre più spesso solo in italiano, lingua che sentono loro, come sentono loro il paese dove vivono. Amal, invece, fatica a capirli. Questa associazione, a cui partecipo come volontaria, si propone di aiutare le donne come Amal, nel loro processo di integrazione e in particolare insegna loro a conoscere l’Italia e la lingua italiana. Queste mamme sono a metà strada, fra il loro lontano paese di origine e il paese dove vivono. Quindi hanno bisogno di aiuto per integrarsi, capire meglio la nuova realtà che le circonda e seguire al meglio i loro figli, italiani di fatto. E’ un lavoro complesso, colmo di difficoltà, con mille ostacoli da superare, ma niente dà più soddisfazione che vedere i primi risultati e, soprattutto, leggere nei dolci occhi da gazzella di Amal, riconoscenza e gratitudine.

PAESAGGI D'ITALIA (Firenze)
Mi chiamo Armando e la mia storia di protezione è diretta all’ambiente. Fondata nel 2010, Treedom è una start up fiorentina, una piattaforma web di opere verdi in Italia, che si è saputa rapidamente imporre come uno degli standard di riferimento a livello internazionale, per lo sviluppo e la certificazione dei progetti di riforestazione. I circa 8000 Comuni Italiani hanno sempre meno risorse da destinare alla protezione dell’ambiente ed allo sviluppo dei progetti verdi. Inoltre la recente scoperta di siti inquinati in Italia, rischia di mettere a repentaglio uno dei più preziosi patrimoni del nostro paese: il paesaggio. Sulla piattaforma sono proposti tutti i progetti verdi in cerca di risorse per essere realizzati: giardini, piste ciclabili e bonifica di siti inquinati. I progetti sono divisi sia geograficamente, sia per area tematica. Chiunque (aziende, cittadini) può scegliere quale progetto verde sostenere e poi monitorarne lo stato di avanzamento dei lavori attraverso la pubblicazione di documenti e foto. Tutti i dati e le autorizzazioni di ogni singolo progetto, sono disponibili, così da essere il più trasparenti possibili, nei confronti degli utenti. Nel caso di vincita, puntiamo ad allargare il nostro raggio d’azione, estendendolo su tutto il territorio nazionale, in modo da realizzare una “protezione dell’ambiente e del verde pubblico”, quanto più possibile capillare: dal Nord, al centro, fino al Sud Italia.

UN TUTORE PER OGNI MINORE (Siracusa)
Cesvi, organizzazione umanitaria italiana, desidera candidare il progetto “Un tutore per ogni minore” di Carla Trommino, giovane avvocatessa di Siracusa, fondatrice e Presidente di AccoglieRete. Con questo progetto, Carla e gli altri 120 volontari tutori dedicano incessantemente tempo, energia e calore umano a bambini e giovani “a rischio”, in fuga per necessità da contesti di guerra, violenza e povertà. Siria, Somalia, Eritrea, Afghanistan, Bangladesh, Senegal, Mali, Gambia e Guinea Bissau: questi i principali Paesi di provenienza dei circa 1.400 minori stranieri, non accompagnati, che nel 2013 hanno raggiunto, in condizioni al limite della sopravvivenza, la provincia di Siracusa. Un numero destinato ad aumentare nel 2014. Da qui la scelta di Carla di dare vita, nell’agosto del 2013, ad AccoglieRete. In caso di assegnazione del premio vorremmo sostenere il progetto "Un Tutore per ogni Minore" per l’accoglienza e l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), che sbarcano sulle coste territoriali di Siracusa, al fine di ridurre il numero di allontanamenti e promuovere forme di accoglienza diffusa e decentrata per favorire l’integrazione dei minori immigrati.

IL FURGONE ARTURO (Città di Castello – PG)
Mi chiamo Arturo, ho quattro ruote, nove sedili e 17 anni. Sono un furgone bianco un po’ ammaccato che sta per diventare maggiorenne. Nel 2010, dopo aver scarrozzato per diversi anni i ragazzi di una parrocchia toscana, sono stato adottato dall’associazione Altotevere senza frontiere ONLUS. Mi ricordo molto bene quel giorno d’inverno: due amici poco più che ventenni sono venuti a prendermi dal meccanico, mi hanno tirato a lucido e mi hanno presentato a tutti gli altri ragazzi. Da qui, ha inizio un’avventura inaspettata ed entusiasmante. Questo gruppo di giovani di Città di Castello è formato da una quindicina di amici che dopo essere stati un’estate intera nelle tendopoli abruzzesi sconvolte dal terremoto, hanno capito che non c’è bisogno di arrivare in capo al mondo per proteggere chi soffre. Ecco perché avevano tanto bisogno di me: dovevo aiutarli nella loro missione! Nei primi mesi trascorsi insieme, li riportavo spesso a L’Aquila, e lì ho trasportato i mobili delle famiglie che avevano perso la casa e non potevano permettersi una ditta di traslochi. Quando si è calmata l’emergenza in Abruzzo, i miei giovani amici hanno intrapreso altri due grandi progetti: l’animazione di una casa di accoglienza per anziani della città e il sostegno ad una casa famiglia per bambini bisognosi in Kosovo. La mia vita è diventata ancora più eccitante: per sostenere queste attività si sono susseguiti campi di lavoro, bancarelle, raccolte viveri (pensate che in un giorno solo ho trasportato oltre 400 scatoloni), concerti di beneficenza, mostre fotografiche e tanto altro! D’estate, poi, sono sempre in moto: a luglio l’associazione organizza il Festival della Solidarietà, e ad agosto tutti salgono con le loro valige per andare in Kosovo a prestare servizio per qualche settimana. Non mi fermo mai, e ora inizio a sentire i primi acciacchi: se vincessi questo concorso, mi piacerebbe destinare il premio all’acquisto di un mio futuro erede, che possa continuare ad assistere i ragazzi di Altotevere senza frontiere nella loro quotidiana storia di protezione.

MUSTAFÀ (L’Aquila)
L'Aquila. Una fredda giornata di novembre dopo il terremoto, incontrai “Mustafà”, un ragazzo infreddolito, affamato e, probabilmente, clandestino. Pensai subito che il giovane dovesse essere rifocillato e pulito, non parlava l'italiano, ma quando mi avvicinai a lui disse “aiutami, aiutami, aiutami” e piangeva. Lo portai alla mensa di Celestino, fortunatamente c'erano suoi connazionali del Marocco che mi aiutarono a capirlo. Aveva 29 anni, proveniva da Milano, era stato assistito dalla Caritas de L'Aquila e da tempo viveva nella stazione della città. Doccia, dei vestiti nuovi ed un pasto caldo, fu il mio primo intervento. Poi grazie al contributo di alcuni connazionali, conobbi la sua storia e vidi il suo primo sorriso. L'associazione di volontariato Il Cenacolo degli Angeli nacque nel 2007, ma nel 2011 fui scelta da tutti i soci come (Presidente) -Capitano di Ventura - per catturare un po' di paradiso e aprirlo a chi della propria esistenza non sa che farsene. La Mensa di Celestino era superaffollata, parlai con l'intero direttivo dell'associazione, con il servizio sociale del Comune de L'Aquila, lo conobbero, lo presero tutti a cuore perché era un ragazzo speciale, sensibile, tanto buono. Dopo un paio di mesi ricevette la sua divisa ed incominciò a collaborare in cucina, a rimuovere e coltivare il terreno del Centro Celestiniano per piantare delle verdure e ad abbellire la struttura con fiori e piante ornamentali. Mustafà, con gioia e con fierezza, spedì il suo primo stipendio in Marocco, alla sua cara mamma, che da lontano soffriva per suo figlio indifeso. Per aiutarci ad aiutare sempre meglio e sempre di più, chi è in difficoltà.

NATI PER LEGGERE (Napoli)
Mi chiamo Tiziana e vi vorrei raccontare la storia di “Nati per Leggere”: un programma che si propone la promozione della lettura in famiglia fin dai primi anni di vita. Ha il suo razionale in una serie di studi che dimostrano che leggere ai bambini, fin dal primo anno di vita, migliora il loro linguaggio, la memoria, la creatività, favorisce l'abitudine alla lettura e l'amore per i libri e influisce positivamente sulle loro performance scolastiche. Nati per Leggere è sostenuto in Italia da un'alleanza tra pediatri, bibliotecari ed educatori ed è operativamente condotto dal Centro per la Salute del Bambino, una Onlus, che ha come missione quella di sostenere lo sviluppo del bambino e in particolare dei gruppi sociali più svantaggiati. Si regge in buona parte sul contributo volontario di migliaia di operatori e di "lettori volontari" che sostengono la nascita di progetti a livello locale. I programmi Nati per Leggere sono condotti in quartieri a rischio delle grandi città, in zone povere di servizi, tra le comunità di migranti, o in situazioni particolari, come fra le mamme in stato di detenzione, o fra le popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Tra questi spiccano i "Punti Lettura" che si stanno creando in zone prive di servizi bibliotecari, con scarsità o assenza di servizi socio-educativi per bambini tra 0 e 6 anni ed in cui la creazione di un Punto Lettura, risponde a un bisogno educativo, ma anche di coesione sociale. Il motto dei Punti Lettura è “Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo”. Per aumentare e ampliare, in tutta Italia, i progetti di Nati per Leggere.
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