Comportamento anormale dei bambini - 1ª parte

Master F. J. Osservazioni cliniche sui rimedi pediatrici omeopatici. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2007
Padova, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Dopo vari anni di confronto tra i bambini vaccinati e quelli non vaccinati, mi sono reso conto che i vaccini pediatrici possono causare molti danni fisici, ma ultimamente mi sto accorgendo che possono causare anche vari danni mentali, come l’Autismo, con le sue mille sfaccettature, e i sempre più frequenti Disturbi da Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD). Ho trattato questo argomento in molte pagine del mio libro sui vaccini ( Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche . Ed. Salus Infirmorum, Padova, 2008), ma qui desideravo formire alcuni spunti di riflessione, attraverso l’esperienza clinica di un famoso pediatra omeopata indiano, di quelle che possono essere le caratteristiche infantili più comuni per giungere ad una diagnosi precoce e quindi ad una più precoce terapia di queste patologie.
L’obiettivo, pertanto, è di sensibilizzare il maggior numero di persone (medici, genitori e non) affinché si giunga ad una diagnosi più precoce di questi disturbi che stanno diventando comunissimi, per giungere poi ad una vera prevenzione attraverso il cambio delle attuali pericolose abitudini vaccinali.
Infatti, come ho scritto nel mio libro suddetto, prima si interviene più è facile antidotare, specie omeopaticamente e con una dieta e una integrazione vitaminico-minerale appropriate, i danni che i vaccini o altri trattamenti farmacologici ripetuti possono causare nei nostri piccoli.

Lo scritto sottostante è stato preso da un libro del Dr. Farokh J. Master che ho avuto il dono di far tradurre e pubblicare (Master F. J. Osservazioni cliniche sui rimedi pediatrici omeopatici . Ed. Salus Infirmorum, Padova, 2007).
Buona lettura

Dr. Roberto Gava

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Quelli riportati di seguito sono tipi di comportamento anormale che possono essere riscontrati durante i diversi stadi dello sviluppo del bambino.

NEONATO (DA 0 A 1 MESE DI ETÀ)
- “Sindrome del bambino difficile”: è caratterizzata da una irregolarità del sonno, del nutrimento o delle funzioni di evacuazione del neonato che rappresentano un indicatore precoce dei futuri stati patologici.
- Altri comportamenti che si possono vedere sono i seguenti: difficoltà nel calmare il neonato; neonato che rifiuta i pasti; reazione sproporzionata di difesa al dolore, ai rumori forti e alla luce splendente; una debolezza muscolare (che si nota, per esempio, quando si gira a letto o sta seduto o si trascina).
- Aspetti della personalità del neonato si possono osservare nel temperamento che ci mostra.

INFANTE (DA 1 A 12 MESI DI ETÀ)
Autismo infantile
- Aggressività immotivata (non provocata).
- Ritardo rispetto alla normale scala di crescita; bambino ‘ambidestro’ (cioè, un lato del corpo non ha iniziato ad essere dominante sull’altro).
- Il bambino non sorride in risposta ai volti o alla voce dei familiari e non mostra alcun segno di attaccamento nei confronti di chi lo accudisce.
- “Ecolalia”: l’infante borbotta appena una ripetizione senza significato delle parole che gli vengono dette, invece di rispondere al tono e al messaggio di chi gli parla.
- L’infante non instaura un buon contatto con gli occhi (per esempio, non segue gli oggetti in movimento). - Insonnia; incontinenza urinaria (enuresi) persistente e/o incontinenza fecale (encopresi).
- L’infante presenta una temperatura non elevata durante una malattia infettiva; con il dolore non si lamenta, né verbalmente né con gesti; non esprime il malessere durante la malattia. Inoltre, vi può essere un miglioramento del comportamento generale del bambino quando è ammalato.
- L’infante ha un comportamento autolesionista.
PRIMA INFANZIA
Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD)
Negli infanti
- I segni precoci possono includere una aumentata sensibilità agli stimoli, che può condurre a intense e indifferenziate reazioni avverse.
- Di solito, l’infante esce da solo dal suo lettino molto presto, per niente dissuaso dai genitori che cercano di bloccargli l’uscita.
Nei bambini
- Il bambino risponde al posto di un altro ed è loquace.
- Non riesce a seguire più di uno stimolo per volta e non segue stimolo per più di dieci secondi.
- È in continua attività, ma questa non è appropriata alle situazioni.
- Ha difficoltà a distinguere la destra dalla sinistra, gli orari, le percezioni visive e uditive e ha difficoltà nel coordinamento occhio-mano.
- Presenta scoppi di irritabilità per sciocchezze, labilità emotiva, risate alternate a pianti e il rendimento è imprevedibile e variabile.
- Ha un’iperacidità gastrica.
- È frettoloso e tende a saltare le parole quando scrive. Inoltre, il lavoro che svolge è disordinato e fatto senza cura.
- È impulsivo, non è capace di ritardare la gratificazione, causa spesso guai.
- È dedito a giocare con l’acqua e con oggetti che girano.
- È molto irrequieto e ha una crescita rapida.
- È attento per qualche istante e tende a distrarsi facilmente.
- È molto capriccioso.
Nevrosi infantile
- Ha paura della sua morte o di quella di altre persone, perché ha idee errate sulla morte.
- Continua a lavarsi le mani dopo aver toccato qualsiasi cosa che ritiene sporca, per paura che lo sporco gli provochi danni.
- Fobie (ad esempio, paura degli animali, della gente, del temporale, ecc.): le paure sono tanto irrazionali, persistenti o intense da interferire in modo significativo sulle normali funzioni del bambino.
- Disturbi da ‘ansia di separazione’: il bambino si attacca stretto ai genitori quando viene anticipata la separazione, ha paura di essere lasciato o ha paura di rimanere solo e inizia a provare nostalgia. Tutto questo è accompagnato da rivalità tra fratelli e coetanei e da uno schema sociale disturbato.
Reazioni negative
- I bambini stressati possono protestare quando vengono visitati: allontanano la mano del medico, gli tirano calci o mostrano, indirettamente, reazioni negative rivolte altrove, per esempio contro i giocattoli o contro altri bambini, ecc.
Disturbi delle reazioni di attaccamento dell’infanzia e della prima infanzia
- Il bambino ha un calo dell’interesse per ciò che lo circonda e vi è una diminuzione della sua giocosità.
- Si nota una mancanza dei segni normali di espressività degli occhi e della faccia e una mancanza della reciprocità normale e locale [cioè il bambino non instaura rapporti interpersonali e con l’ambiente]; inoltre si riscontra una mancanza dello stato di allerta.
- Sono presenti una perdita di peso e un calo del tono muscolare e della mobilità; il bambino si attacca e stringe il capezzolo o la tettarella in modo debole; il suo pianto è fievole; vi è aumento della sonnolenza.
- Nella prima infanzia è presente un’assenza marcata di ‘posture di attesa’ oppure il bambino non tende le mani per essere preso in braccio, non segue i genitori per tutta la casa o non corre a salutarli quando ritornano a casa. Inoltre, non va a farsi consolare dai genitori quando cade o si fa male, non li abbraccia né li bacia e non contraccambia i loro affetti.
Disturbi da rigurgito del cibo
- Presenta irritabilità e fame tra episodi di rigurgito.
- Presenta rigurgiti ripetuti di cibo non digerito con perdita di peso, che fanno seguito ad un periodo di normale digestione, senza nausea e senza alcun disturbo gastroenterico.
- Presenta piacere provocato dal rigurgito.
Problemi di linguaggio
- Presenta mutismo elettivo: potrebbe essere il modo che il bambino ha di reagire a situazioni cariche d’ansia.
- Presenta balbuzie e tartagliamento.
Carattere collerico
- I bambini di 2-3 anni non hanno ancora imparato a controllare i loro sentimenti di rabbia e di frustrazione e non riescono a comunicare cosa effettivamente vogliono. Si infuriano anche quando si trovino di fronte alla fatica, alla noia e allo sconforto. Questo può essere semplicemente un loro modo di attirare l’attenzione. Nelle situazioni limite, quando sono arrabbiati i bambini possono arrivare ai cosiddetti “spasmi affettivi” (cioè, a seguito di un’arrabbiatura trattengono il fiato in modo spasmodico e vanno in apnea).

(TRATTO DA: Master F. J. Osservazioni cliniche sui rimedi pediatrici omeopatici . Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2007)
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