Incontri formativi del CIPAT Veneto con gli imprenditori rurali per costruire un prodotto "esperienziale"

Ottimi incontri formativi con gli imprenditori rurali della Regione del Veneto organizzati da Cipat Veneto ente di formazione della CIA Veneto (Confederazione Italiani Agricoltori), accreditato dalla Regione Veneto, grazie alla sempre attiva direttrice Anna Berton.

Gli operatori Agrituristici devono prepararsi a costruire un prodotto “esperienziale” nelle aziende agricole del Veneto, nuovo motivo di coinvolgimento diretto all’ospite: curiosità e desiderio di conoscenza per culture e tradizioni con una forte attenzione all’autenticità, alla sostenibilità, al ben-essere. Una risorsa strategica per i piani di sviluppo di ogni Destinazione Rurale che, accompagnata da un profondo rinnovamento dei modelli turistici, apre sempre più l’offerta in direzione della sostenibilità, dell’intelligente adattamento alle nuove tendenze della domanda e della qualità dell’accoglienza.

"Abbiamo lavorato sulla creazione di un prodotto innovativo - racconta Fausto Faggioli docente del corso - che soddisfi i desideri di un’utenza esigente ed esperta: si tratta di un turista che ha il gusto di viaggiare, che ha trascorso vacanze e soggiorni in diversi tipi di strutture e località, quindi alla ricerca di formule innovative e al tempo stesso in grado di rispecchiare il più possibile le caratteristiche e l’identità del luogo."

La proposta dell’ospitalità diffusa, nelle aziende Agrituristiche, si muove direttamente nella direzione di recupero del patrimonio artistico e culturale dei fabbricati rurali, perseguito con tenacia sia dalle politiche comunitarie che da quelle nazionali e regionali, e mostra di possedere la potenzialità per incrementare il reddito e l’occupazione delle aree rurali, mantenere o incrementare la popolazione, senza per questo intervenire contaminando la cultura, l’ambiente e l’identità dei luoghi.

"L’obiettivo di questo gruppo di imprenditori è di attrarre visitatori interessati e motivati a realizzare “esperienze” fortemente condizionate dal valore della biodiversità e della filiera corta - afferma Anna Berton direttrice CIPAT - dove l’agricoltore è veramente l’attore principale che coinvolgerà il consumatore raccontando la trasformazione dal latte al formaggio, dall’uva al vino, dal grano al pane, ecc..."

Se un agricoltore riesce a coinvolgere nell'emozione del sapere sarà in grado, con orgoglio, di trasferire quell’emozione all’ospite rendendogli quell’esperienza indimenticabile. Ricordando sempre che oggi, le persone non comprano più, cosa e ciò che fai, ma comprano il perché lo fai.