Sclerosi multipla: la vitamina D può ridurre l'infiammazione?

Per il momento viene consigliato dagli autori di puntare a livelli sierici di 25-idrossivitamina D pari a 125 nmol/l, che sono associati con una bassa attività infiammatoria della SM e anche ad una buona salute delle ossa.
Trieste, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) E' stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Expert Review of Neurotherapeutics un articolo intitolato "Can vitamin D reduce inflammation in relapsing-remitting multiple sclerosis?" (La vitamina D può ridurre l'infiammazione nella sclerosi multipla recidivante-remittente?).

Secondo alcuni ricercatori norvegesi, le evidenze epidemiologiche e sperimentali suggeriscono che la vitamina D può ridurre l'attività infiammatoria nella sclerosi multipla (SM). Mentre gli studi di associazione indicano che la vitamina D potrebbe avere una effetto pari all'effetto dei farmaci immunomodulatori convenzionali, gli studi di intervento sono risultati inconcludenti. Vengono discusse le possibili spiegazioni e le implicazioni di questo paradosso. L'associazione tra la vitamina D e l'attività di SM è principalmente determinata dalle variazioni stagionali, e potrebbe essere confusa con altri effetti delle radiazioni ultraviolette. L'effetto della vitamina D potrebbe quindi essere inferiore a quello indicato negli studi osservazionali, ma ancora clinicamente significativo. Viene suggerito che i futuri studi di intervento della vitamina D nella SM si concentrino su pazienti con SM iniziale, che hanno maggiore attività infiammatoria della malattia. Per il momento viene consigliato dagli autori di puntare a livelli sierici di 25-idrossivitamina D pari a 125 nmol/l, che sono associati con una bassa attività infiammatoria della SM e anche ad una buona salute delle ossa.
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