Sclerosi Multipla: creato al Policlinico di Catania un protocollo per la CCSVI

Durante il convegno "Verticale e Solidale", tenutosi a Cortina domenica 5 luglio 2015, il prof. Pierfrancesco Veroux, chirurgo vascolare del Policlinico di Catania, ha spiegato (https://youtu.be/VxaIBa9GYrU ) l'interessante protocollo flebografico messo a punto dal suo gruppo e individuato come il migliore da una review americana pubblicata nel 2014.
Trieste, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Durante il convegno "Verticale e Solidale", tenutosi a Cortina domenica 5 luglio 2015, il prof. Pierfrancesco Veroux, chirurgo vascolare del Policlinico di Catania, ha spiegato (https://youtu.be/VxaIBa9GYrU ) l'interessante protocollo flebografico messo a punto dal suo gruppo e individuato come il migliore da una review americana pubblicata nel 2014.

Il protocollo è stato pubblicato nel dicembre 2013 sulla rivista scientifica Journal of Vascular and Interventional Radiology con il titolo "Internal jugular veins out flow in patients with multiple sclerosis:a catheter venography study" (Deflusso delle vene giugulari interne nei pazienti con sclerosi multipla: uno studio di flebografia con catetere).
I ricercatori catanesi hanno studiato un protocollo di flebografia con catetere esaminatore indipendente che potrebbe venire utilizzato per diagnosticare in modo attendibile le anomalie di deflusso venoso nei pazienti con sclerosi multipla (SM) ed insufficienza venosa cronica cerebrospinale, per determinare se l’angioplastica venosa sia efficace nel trattamento di queste anomalie.
Sono stati sottoposti ad ecocolordoppler ed a flebografia con catetere delle vene giugulari interne (IJVs) un totale di 313 pazienti con SM e 12 con malattia renale in fase terminale, per valutare il tempo medio di clearance del mezzo di contrasto. Nei pazienti con anomalie di deflusso venoso, è stata eseguita un’angioplastica delle IJVs.
Un valore di taglio (cutoff) del tempo medio di clearence del mezzo di contrasto di 4 secondi o meno forniva la combinazione di massima sensibilità e specificità per la IJV destra (sensibilità 73,4%, specificità 100%) e sinistra (sensibilità 91,4%, specificità 100%). Le IJVs con un tempo di clearence tra 4.1 e 6 secondi avevano un moderato flusso ritardato (MDF), e le IJVs con un tempo di clearence maggiore di 6 secondi avevano un grave flusso ritardato (SDF); l’89% dei pazienti mostrava un MDF/SDF attraverso almeno una IJV, il 79% mostrava un MDF/SDF attraverso entrambe le IJVs, e solo il 5% mostrava un flusso normale in entrambe le IJVs. L’angioplastica con palloncino era in grado di migliorare immediatamente il flusso in almeno una IJV nel 69% dei pazienti, ma il flusso venoso è stato normalizzato in entrambe le vene solo nel 37% dei pazienti; Un SDF persisteva dopo l’angioplastica nel 32% dei pazienti.
Al termine dello studio, secondo gli autori, vi è un’alta prevalenza di un flusso anormale ritardato attraverso le vene giugulari interne (IJVs) nei pazienti con SM. L’angioplastica venosa era efficace solo in una minoranza di pazienti con grave flusso ritardato (SDF).

Nel novembre 2014 stata pubblicata sulla rivista scientifica Phlebological Review una review (recensione) intitolata “Review of catheter venography protocols in the evaluation of chronic cerebrospinal venous insufficiency” (Review dei protocolli di flebografia con catetere nella valutazione dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale).
Secondo il prof. Hector Ferral del NorthShore University HealthSystem, la flebografia con catetere è stata considerata il “gold standard” nella valutazione delle patologie venose. L’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) è stata recentemente descritta come una condizione caratterizzata dalla presenza di lesioni stenotiche multiple delle principali vie di drenaggio venoso extracranico, specialmente delle vene giugulari interne e della vena azygos. Il metodo diagnostico principale di screening per identificare le lesioni venose è stato l’ecodoppler. Una volta che le anomalie sono identificate con il metodo non invasivo, i pazienti vengono sottoposti a flebografia con catetere per confermare la presenza di lesioni venose con lo scopo di eseguire il trattamento, che è principalmente l’angioplastica con palloncino. Fin dall’inizio della CCSVI, sono stati descritti diversi protocolli flebografici per valutare le vene giugulari interne e l’azygos, ma nessuno di essi è stato scientificamente convalidato. Lo scopo di questa review è quello di analizzare i più recenti protocolli di flebografia con catetere riferiti per la diagnosi e la gestione della CCSVI. Sono state recensite le sezioni su materiali e metodi delle più recenti serie di pubblicazioni che descrivono la flebografia con catetere per la valutazione e la gestione della CCSVI. Sono state recensite le modalità tecniche, comprese la selezione del sito di accesso venoso, la selezione del catetere, la posizione ideale del catetere, le tecniche di iniezione del contrasto, e l’interpretazione dei risultati flebografici. Sono presentati commenti su ciascuno dei fattori tecnici. Vengono presentati i commenti finali con le tecniche proposte.

Fonti:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1051044313013936
http://www.termedia.pl/Review-paper-Review-of-catheter-venography-protocols-in-the-evaluation-of-chronic-cerebrospinal-venous-insufficiency,76,23695,0,1.html
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