IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together

La mostra allo Spazio Thetis Nuovissimo Arsenale, ideata e curata da Lucrezia De Domizio Durini con la collaborazione di Gérard-Georges Lemaire, coordinata dall’Architetto Antonietta Grandesso, intitolata IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together, si inserisce nel contesto degli EventiCollaterali della 53° Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia.
, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

La Biennale di Venezia
53ª Esposizione Internazionale d’Arte
Spazio THETIS Nuovissimo Arsenale
IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together
a cura di Lucrezia De Domizio Durini
collaborazione Gérard-Georges Lemaire
coordinamento Antonietta Grandesso

Stiamo vivendo in un momento storico in cui il virus del potere è rivolto al profitto e all’immagine. Con le sue metastasi ha toccato tutte le sfaccettature della nostra vita quotidiana. L’arte e la cultura appartengono all’unica zona ancora franca per tentare di ristabilire un giusto equilibrio. L’artista oggi, più che mai, deve essere a servizio della società per un miglioramento economico e socioculturaledell’esistenza umana.
La mostra allo Spazio Thetis Nuovissimo Arsenale, ideata e curata da Lucrezia De Domizio Durini con la collaborazione di Gérard-Georges Lemaire, coordinata dall’Architetto Antonietta Grandesso, intitolata IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together, si inserisce nel contesto degli EventiCollaterali della 53° Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia. L’evento ha come motivazione primaria quella di riaprire il dibattito sul rapporto tra natura ed economia, tema di grande attualità e di interesse mondiale.
Un'unica mostra coinvolge due artisti, Marco Bagnoli e Vitantonio Russo, che sin dagli inizi della loro ricerca hanno affrontato, nella rispettiva differenza, l’argomento insito nel loro prestigioso trentennale lavoro svolto a livello internazionale. La Natura di Marco Bagnoli, è a tutto campo energia vitale, scientifica e speculativa della nostra Madre Natura, che pone domande e cerca risposte.
La natura è intesa come cosmologia, come genitrice di tutto ciò che la terra contiene e alimenta, è sia energia fisica in grado di far girare il cosmo, sia energia spirituale che caratterizza l’essere umano. Scienza e spirito si fondono in un abbraccio che dà vita all’affascinante visione che l’artista ha dell’arte, che pone enfasi sulla comparazione tra la spiritualità scientifica e sociale in rapporto all’uomo e al suo universo e trova la sua rappresentazione nell’opera posta all’esterno dello spazio Thetis.
Nel suo rigoglioso giardino si staglia imponente una struttura labirintica alta 6 metri, a base rettangolare 10X15 metri, creata interamente con 3500 pallettes, dal titolo La Parola (come la Colonna ogni parola nel silenzio una colonna) 1991-2009.
Entrare, camminare all’interno dell’opera per riflettere sul rapporto complesso che lega la scienza allo spirito per poi arrivare, cullati da suoni e rumori, fino al centro dello spazio Thetis dove Marco Bagnoli propone una seconda opera più intima: una panchina di ferro, poggiata su 4 grandi pietre provenienti dal fiume Orta e immersa in una piscina, titolata in lingua araba Si sedes no is.
L’opera è caratterizzata dalle riconoscibili e simboliche bande rosse di Bagnoli, una longitudinale che accarezza la seduta, una trasversale che traccia una linea immaginaria che non ha né principio né fine, emblema dell’energia infinita.
Nell’immaginario dell’artista, un luogo ovattato nel cuore dell’uomo, dove sedersi, riflettere, incontrarsi, comunicare e tessere rapporti umani.
Inaugurazione 3 Giugno ore 17.00

Economic art – To open the debite è la titolazione dell’installazione-postazione Glossary di Vitantonio Russo con la collaborazione di Gérard-Georges Lemaire. Attraverso un’atipica installazione piramidale e una serie di opere diagrammatiche, Russo evidenzia come gli strumenti logici del pensiero e della creatività artistica si identifichino con la storia e la realtà dell’economia nel mondo.
Una piramide alta 6 metri e larga 4 metri interamente realizzata con 350 cavalletti di legno, riportanti diversi vocaboli caratteristici dell’economia, che simboleggiano un metaforico sostegno della società e nel contempo ci riportano ai moderni problemi dell’economia, che sono enfatizzati anche dalle proiezioni di filmati sull’opera stessa.
Le pareti che accolgono il visitare e lo accompagno nel cuore pulsante dell’installazione sono ricoperti da diagrammi, specchi di un’economia che tutto muove e alimenta. L’artista-economista apre la discussione su globalizzazione e localismi, in particolare sulle scelte che oggi coinvolgono il concetto di libertà individuale e sul comportamento concreto di un soggetto che non è mai riducibile ad un unico sentimento, ma evidenzia anche come l’assimilazione tra concetto ed epoca storica contribuisca a sviluppare ciò che il Nobel per l’Economia Amartya Sen ritiene un fallimento cognitivo: la coesistenza di un irragionevole ottimismo e di un pessimismo senza fondamento.
I due percorsi artistici di Vitantonio Russo si integrano producendo una mostra atipica nel sistema dell’arte.
L’installazione-postazione Glossary funge da spunto per il dibattito aperto da Gérard-Georges Lemaire, dal titolo Un art qui vaut son pesant d'or, al quale partecipano quattro personalità della cultura internazionale:
Gianluigi Colin - Artista e giornalista con l’intervento White Noise
Pippo Gianoni - Ingegnere, sperimentatore, studioso di acque e paesaggi dinamici con l’intervento
Water's battle - from a rape economy to the true value of nature
Alberto Fiz - Esperto di mercato dell'arte-Direttore artistico MARCA, Catanzaro con l’intervento When Attitudes Become Market
Marco Maiocchi - Prof. Ordinario di Disegno Industriale - Dipartimento INDACO - Facoltà del Design - Politecnico di Milano con l’intervento Nature, Economy, Complexity
Inaugurazione 4 Giugno ore 11.00

Fotografo ufficiale Gino Di Paolo
Film maker Domenico Polidoro
Ufficio Stampa