TEATRO BONCI, Cesena: PORCILE di Pasolini secondo Valerio Binasco

mercoledì 1 e giovedì 2 marzo 2017 (ore 21)
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) TEATRO BONCI, piazza Guidazzi - Cesena

Stagione 2016-17

Pasolini secondo Valerio Binasco:

una rilettura di PORCILE come dramma familiare.

PORCILE

DI PIER PAOLO PASOLINI

REGIA VALERIO BINASCO

SCENE LORENZO BANCI COSTUMI SANDRA CARDINI

MUSICHE ARTURO ANNECCHINO LUCI ROBERTO INNOCENTI

CON (IN O. A.) VALENTINA BANCI, FRANCESCO BORCHI, FULVIO CAUTERUCCIO, PIETRO D’ELIA, ELISA CECILIA LANGONE, MAURO MALINVERNO, FABIO MASCAGNI, FRANCO RAVERA

TEATRO METASTASIO DI PRATO/ TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

CON LA COLLABORAZIONE DI SPOLETO58 FESTIVAL DEI 2MONDI

(abbonamento Essai).

Mercoledì 1 e Giovedì 2 marzo ore 21,00.

Pier Paolo Pasolini scrive PORCILE nel 1966 (e nel 1969 lo traspone nel film omonimo) costruendo una potente metafora dell'impossibilità di vivere la propria diversità, preservando l’intima natura di se stessi dalla società “cannibale”. Con la dichiarata intenzione di cogliere del dramma il lato squisitamente umano, Valerio Binasco vero talento della regia italiana contemporanea, ne trae uno spettacolo poetico e struggente, che, lontano da intellettualismi e letture ideologiche, restituisce l’opera a un pubblico popolare.

Dopo una fortunata tournée, lo spettacolo arriva a Cesena mercoledì 1 e giovedì 2 marzo 2017 (ore 21), per la stagione essai del Teatro Bonci. Sarà successivamente all’Arena del Sole di Bologna (23 e 24 marzo), al Teatro Fabbri di Vignola (7 aprile) e allo Storchi di Modena (8 e 9 aprile).

Siamo nella Germania post-nazista: Julian, figlio di una coppia della borghesia industriale, rifiuta radicalmente la famiglia e le relazioni con i coetanei mentre trova nel porcile paterno l’amore scandaloso che riconosce come unica scintilla di vita pura…

“Porcile”, sintetizza Binasco, “non fa prigionieri. Condanna tutti, dal primo all'ultimo.” È la favola senza via d’uscita di un ragazzo costretto a vivere la propria inclinazione come un inferno personale mentre intorno a lui le persone impazziscono di dolore perché non riescono a trattenerlo sull’orlo del precipizio.

Sorretto dalla suspence che lievita attorno al mistero del protagonista, lo spettacolo si concentra sul doloroso terzetto familiare, Julian, il padre e la madre, e sulla giovane Ida, innamorata del ragazzo e vera vittima della storia. Ne emerge un affresco inquietante, duro, doloroso e, a suo modo, anche scomodo, perché disorienta il pubblico più abituato al Pasolini della parodia ideologica e recupera un dramma familiare classico, raccontato con pietà e senso di tenerezza.

prezzi: intero € 25, ridotto € 18, speciale Giovani e loggione € 15 - prevendita €1

biglietteria 0547 355959 - [email protected]
Ufficio Stampa
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