Ortodonzia. ASIO: bilancio del Congresso di Firenze

Il Presidente della Associazione Specialisti Italini Ortodonzia fa il punto dopo il V Congresso Nazionale di Accademia Italiana di Ortodonzia recentemente tenutosi a Firenze
Firenze, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Dal 21 al 23 ottobre scorsi ha avuto luogo il V Congresso Nazionale di Accademia Italiana di Ortodonzia, che ha ospitato relatori e partecipanti dall’Italia e dall’estero, i quali si sono confrontati sulle ultime novità e sugli aggiornamenti professionali in tema di ortodonzia.
Il Presidente di ASIO, Associazione Specialisti Italiani Ortodonzia - Antonio Gracco – ci parla di questa ottima opportunità per l’ortodontista ASIO di aggiornare la sua professione a 360 gradi.

Com’è stata la risposta dei Soci ASIO alla chiamata di Firenze?
Le aspettative sono state decisamente confermate, e l’affluenza dei Soci ASIO è stata infatti sostanziosa. Questo è stato reso possibile anche dal fatto che il Congresso coniugava aspetti scientifici ad un evento sociale, e pertanto ha richiamato diverse persone.

I temi affrontati nel Congresso hanno spaziato dalla terapia funzionale al self-ligation, dall’ancoraggio scheletrico alla diagnosi 3D. Quali sono stati i contributi più interessanti?
Tutti i contributi sono stati davvero preziosi. Una menzione particolare la farei sulla relazione finale del Prof. Alexander, che ha presentato la sua esperienza trentennale nel mondo dell’ortodonzia. Un momento qualitativamente alto, degna conclusione di una serie di interventi eccellenti.

La tre giorni di Firenze voleva anche essere un “giardino dei talenti”, come parafrasava il Professor Siciliani, un luogo dove i migliori ortodontisti e le più promettenti leve dell’ortodonzia si potessero incontrare. La realtà ha seguito le aspettative?
Decisamente sì, e lo dimostra la notevole partecipazione dei giovani ortodontisti e degli studenti, soprattutto alla sessione del sabato mattina. Sono stati presentati dai direttori più eminenti a livello mondiale i trend più recenti dell’ortodonzia, e si è parlato di due temi fondamentali: futuro e ricerca.

Il Congresso si è configurato come una sorta di punto d’incontro tra il mondo dell’Università e quello dell’ortodonzia professionale. Che ruolo ha ASIO tra questi due mondi che a volte fanno fatica a comunicare?
Un ruolo di tramite, un punto d’incontro. Una buona percentuale dei Soci sono specializzandi che, essendo impegnati nella ricerca, vedono in ASIO e nel mondo accademico una giusta collocazione sindacale e culturale.

Come descriverebbe la crescita e la maturazione di ASIO in termini di numero e tipologia di Soci nell’ultimo anno?
Come un grande successo: solo quest’anno abbiamo registrato 50 nuovi iscritti, arrivando ad un totale di 500 Soci. E per quanto riguarda la tipologia di Soci, sono sempre più gli specializzandi delle 19 scuole di specializzazione in Italia che decidono di entrare a far parte di ASIO. E ci auguriamo che sia sempre di più così anche per il futuro.

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