DALLA RIVOLTA CONTRO L’ESTABLISHMENT AI POPULISMI: STUDIOSI UNDER 30 SI INTERROGANO SULLE ÉLITES

Bologna, 27/02/2017 (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) La Brexit, la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, l’esito del referendum costituzionale in Italia. Molti hanno interpretato i recenti esiti elettorali come una rivolta contro l’establishment: il voto di una società impoverita, impaurita ed esasperata contro le élites di governo (economico e politico) sentite come distanti e autoreferenziali.
Ma cosa sono le élites? chi ne fa parte? come si formano? chi rappresentano? E – ancora – è possibile che nascano di nuove elite portatrici di politiche differenti e inclusive?

Alcuni giovanissimi ricercatori, studiosi e professionisti italiani, in maggioranza under 30, riuniti nel progetto “Pandora”, hanno cercato di trovare le risposte, a partire dalle interviste a due importanti sociologi e politologi del nostro tempo, il professor Colin Crouch e il professor Ilvo Diamanti, mentre lo storico Donald Sassoon è stato invitato a spiegare la nascita dell’euroscetticismo, fornendo un’analisi sull’Europa e il suo ruolo attuale e futuro.

Tutte le interviste e i contributi sono confluiti nel quarto numero di “Pandora”, la rivista di teoria e politica edita dell’associazione omonima, in uscita in questi giorni.

Alle analisi di Crouch, che riprende il termine da lui stesso coniato di “postdemocrazia” come potere delle lobbies, e di Diamanti, che prova a spiegare come si formino le élites nella “democrazia ibrida” in cui viviamo, si affiancano gli articoli dei giovani under 30. C’è lo sguardo sull’attualità, che con la crisi della classe dirigente spiega l’affermarsi di movimenti e partiti di “rottura” (Occupy Wall Street, Podemus, Marine Le Pen, Traump, Movimento 5 Stelle), mentre altri approfondiscono il tema in ambito filosofico-politico ed economico. L’analisi prosegue sui casi specifici di Stati Uniti, Italia ed Europa e si concentra in particolare sulla Brexit e sull’apparente fine del “ciclo populista” in America Latina. Chiudono la pubblicazione un contributo sull’uso che la politica ha fatto del concetto di meritocrazia, un articolo sul think tank come luogo di elaborazione politica e di formazione della classe dirigente, quattro recensioni di altrettanti volumi dedicati al tema dell’élite e l’intervista a Sassoon.

Nelle prossime settimane la rivista verrà presentata a Bologna (28/2), Genova (2/3), Roma, Milano, Torino, Modena, Padova, Treviso, Napoli e in altri luoghi in via di definizione, in occasione di incontri pubblici a cui prenderanno parte personalità del mondo politico, universitario, economico.


COS’È PANDORA
Pandora è una rivista e una rete di giovani studiosi, ricercatori e professionisti, che cerca di costruire spazi e occasioni di approfondimento e di elaborazione per una migliore comprensione del presente. La rivista, che esce con cadenza indicativamente semestrale, sta al centro delle attività di Pandora e tratta ogni volta un tema specifico. Ad oggi sono usciti tre numeri, dedicati rispettivamente a populismo/rappresentanza, potere e città. A un articolo di apertura scritto da una personalità del mondo intellettuale seguono contributi di ragazzi perlopiù under 30, con background differenziati. Anche dal punto di vista delle discipline, il tentativo è di adottare una pluralità di prospettive, mantenendo sempre come obiettivo ultimo la comprensione del presente. La rivista ha anche una versione online, reperibile sul sito http://www.pandorarivista.it, che contiene approfondimenti ulteriori su temi di economia, politica internazionale, storia, filosofia politica, oltre a recensioni e interviste a personalità. Pandora organizza inoltre iniziative in varie città d’Italia (presentazioni di libri, seminari, dibattiti).