Matrimoni: è l’Italia il Paese europeo a spendere di più

Ricerca commissionata dalla Western Union - Nel 2011 le neocoppie italiane investiranno ben 2.415.120.000 euro per il fatidico sì
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - economia) - Nonostante la crisi economica, in Italia la spesa media per un matrimonio ha raggiunto la ragguardevole cifra di 10.000 euro. Questo è quanto emerge dalla ricerca commissionata da Western Union, azienda leader nel settore del money transfer. I neosposi italiani, infatti, si apprestano a spendere un totale di ben 2.415.120.000 euro per il loro giorno speciale, la più cospicua d’Europa, con la spesa per abiti e vestiti a fare la parte del leone.
Sempre seguendo la ricerca commissionata da Western Union, il crescente costo dei matrimoni, unito al desiderio di replicare almeno in parte quanto visto durante le nozze dei VIP, costringe i neosposini a trovare nuove e innovative forme di finanziamento per il loro Grande Giorno.
La tradizionale lista nozze fatta di pentole e servizi di piatti è ormai superata e viene sempre più rimpiazzata da doni in denaro, che servono per pagare le spese della cerimonia o del viaggio di nozze. Anche a causa del costante incremento dell’età media in cui i fidanzati decidono di dire sì – gli uomini ita liani si sposano in media a 32.6 anni, tra i più vecchi d’Europa, raggiunti in questo primato solo dai tedeschi – le coppie tendono ormai a vivere sotto lo stesso tetto anche anni prima di diventare moglie e marito, rendendo sempre più sorpassata la classica lista nozze.

Gabriel Sorbo, Direttore Regionale di Western Union per l’Italia, la Grecia, Cipro e Malta ha commentato: “Il crescente costo dei matrimoni costringe le coppie a chiedere l’aiuto di famiglia e amici per affrontare le spese. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un incremento nel numero di persone che durante i mesi estivi utilizzano i nostri servizi di money transfer per regalare ai neosposi del denaro da utilizzare per la loro luna di miele o per la cerimonia. Grazie a Western Union, infatti, chiunque può inviare soldi in regalo, pagando una tariffa di 4.90 euro, valida per tutta l’Eurozona”.

Altri risultati della ricerca mostrano che:
• Il 51% dei matrimoni utilizza la lista nozze, mentre il 40% sceglie di ricevere solo regali in denaro.
• Il 78% delle neocoppie è preoccupato per il costo della cerimonia.
• In Italia gli invitati prevedono di spendere una media di 500 euro per partecipare alle nozze di parenti o amici. E’ la media più alta d’Europa, insieme a Francia e Polonia.
• Ogni Paese ha le proprie, peculiari, tradizioni in fatto di matrimoni. In Italia, per esempio, Il lancio del riso all'uscita degli sposi dalla chiesa è considerato un augurio di ricchezza e di gioia, mentre suonare il clacson durante il corteo nuziale metterebbe in fuga gli spiriti maligni (di seguito altre tradizioni che arrivano da tutta Europa).

Elisa Raffaelli, una futura sposa romana di 28 anni, ha detto: “Io e il mio fidanzato ci sposeremo a luglio. Io e il mio ragazzo conviviamo da tempo e quindi abbiamo già quasi tutto l’arredo casa che ci occorre. Di sicuro, però, avremo bisogno di un aiuto finanziario per sostenere il costo delle nozze e della nostra luna di miele, per questo abbiamo chiesto a parenti e amici di regalarci, se possibile, del denaro. Così potranno partecipare direttamente alla realizzazione del nostro giorno più bello!”

Gabriel Sorbo, Direttore Western Union per l’Italia, la Grecia, Cipro e Malta ha aggiunto: “Potendo contare su circa 38.000 punti attivi in tutta l’Eurozona, sempre più persone scelgono di utilizzare Western Union per inviare soldi velocemente e in tutta sicurezza, spedendoli in regalo a parenti e familiari che si sposano”.


Tradizioni matrimoniali in Europa

In Spagna, durante la cerimonia religiosa, moglie e marito si scambiano 13 monete d’oro (las arras), simbolo di prosperità e di condivisione dei beni.

In Francia e Spagna, durante il pranzo di nozze, gli invitati possono chiedere alla sposa di vedere la sua giarrettiera, infilando soldi sotto di essa.

In Gran Bretagna e Svezia normalmente sono gli uomini a chiedere una donna in sposa, ma è tradizione che una donna possa chiedere un uomo in sposo il 29 febbraio di un anno bisestile.

In Germania e in Italia la sposa deve indossare una ben precisa lista di oggetti: qualcosa di vecchio che simboleggia la sua vita precedente al matrimonio e il suo legame con la famiglia d’origine, qualcosa di nuovo che rappresenta il nuovo inizio, qualcosa di prestato che rappresenta l’amicizia e porta buona fortuna e qualcosa di blu perché il blu è il simbolo della lealtà.

Dall'antica Roma deriva l'usanza, tuttora diffusa in tutto il mondo, che lo sposo prenda tra le braccia la sposa quando si varca per la prima volta la soglia della casa coniugale. Si ricorreva a questo per evitare che, nell'emozione del momento, la sposa potesse inciampare sulla porta: un presagio infausto perché significava che le divinità della casa non la volevano accogliere.


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