I primi risultati dimostrano l'efficacia di aducanumab, il farmaco, nella rimozione delle placche amiloidi nei pazienti affetti da Alzheimer

Dopo un anno, nei pazienti in cui è stato somministrato aducanumab, il livello delle placche amiloidi, visualizzate per mezzo di una tomografia a emissione di positroni (PET) è stato sostanzialmente ridotto.è- È stato anche dimostrato che, in tali pazienti, aducanumab ha rallentato il declino cognitivo. Da sottolineare che questi risultati, se confermati da successivi studi, supportano innegabilmente l'ipotesi che l'aggregazione dell'amiloide è un fattore chiave che porta al declino cognitivo nei pazienti affetti da Alzheimer.
Asia, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere)

Dopo un anno, nei pazienti in cui è stato somministrato aducanumab, il livello delle placche amiloidi, visualizzate per mezzo di una tomografia a emissione di positroni (PET) è stato sostanzialmente ridotto.è- È stato anche dimostrato che, in tali pazienti, aducanumab ha rallentato il declino cognitivo. Da sottolineare che questi risultati, se confermati da successivi studi, supportano innegabilmente l'ipotesi che l'aggregazione dell'amiloide è un fattore chiave che porta al declino cognitivo nei pazienti affetti da Alzheimer.

Aducanumab è stato sviluppato in collaborazione con Biogen, casa farmaceutica leader nel settore, utilizzando la piattaforma tecnologica proprietaria di Neurimmune, Reverse Translational Medicine (RTM).

Il professor Roger M Nitsch, MD, co-fondatore e presidente di Neurimmune, ha dichiarato: "Potenzialmente questi risultati costituiscono un grande passo in avanti nella lotta all'Alzheimer; l'ampiezza degli effetti e la loro dipendenza dalla dose e dal tempo di somministrazione sono davvero affascinanti". Per poi soggiungere: "Aducanumab si dimostra anche un proof-of-concept per la nostra piattaforma tecnologica RTM. Ci fornisce ulteriori dimostrazioni della validità del nostro approccio e si rivela promettente per molti degli altri farmaci che vengono sviluppati con questa tecnologia."

In termini di sicurezza, il dato più importante riguarda le anomalie transienti a livello di imaging correlate all'amiloide (ARIA). -Nella maggior parte dei casi con ARIA, il quadro fornito dall'imaging non era accompagnato da sintomi clinici mentre nei casi sintomatici, le anomalie a livello di imaging correlate all'amiloide erano accompagnate da transiente emicrania leggera o moderata. Al fine di confermare i primi risultati riguardanti la stabilizzazione dal punto di vista clinico, sono attualmente in corso 2 studi clinici di Fase 3 su larga scala (ENGAGE ed EMERGE) in 300 sedi di studio in 20 Paesi distribuiti tra America settentrionale, Europa e Asia per valutare l'efficacia e la sicurezza del farmaco in circa 2.700 soggetti affetti da Alzheimer precoce. Per ulteriori informazioni sugli studi di Fase 3, comprese le informazioni sulla partecipazione, visitare il sito http://www.clinicaltrials.gov (NCT02477800, NCT02484547).

Informazioni su aducanumab 

Aducanumab è un composto sperimentale in fase di sviluppo per il trattamento del morbo di Alzheimer. È un anticorpo monoclonale umano ricombinante derivato da una libreria de-identificata di cellule B raccolte da soggetti anziani sani senza segni di deterioramento cognitivo e da soggetti anziani con compromissione cognitiva con un declino cognitivo insolitamente lento, utilizzando la piattaforma tecnologica proprietaria di Neurimmune, Reverse Translational Medicine (RTM).

Aducanumab colpisce le forme aggregate di beta amiloide, compresi gli oligomeri solubili e le fibrille insolubili depositati nella placca amiloide nel cervello di pazienti affetti da Alzheimer. Neurimmune ha dato in licenza a Biogen i diritti per aducanumab nell'ambito di un accordo di sviluppo collaborativo e di licenza nel 2007.

Informazioni su Neurimmune  

Neurimmune è un'azienda biofarmaceutica impegnata nello sviluppo di classi uniche di anticorpi terapeutici umani per il trattamento e la prevenzione di importanti malattie umane con un elevato fabbisogno terapeutico. Fondata nel 2006 come spin-off dell'Università di Zurigo, in Svizzera, Neurimmune è rapidamente cresciuta fino a diventare un'azienda leader nel settore delle terapie con anticorpo monoclonale umano ricombinante. La pipeline di Neurimmune include farmaci candidati ad alto potenziale per l'Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi laterale amiotrofica, la cardiomiopatia e il diabete di tipo 2, sia in fase di sviluppo preclinico avanzato che clinico. Neurimmune persegue un modello di concessione delle licenze dei suoi programmi sugli anticorpi monoclonali umani e ha l'obiettivo di instaurare collaborazioni di successo con le aziende leader mondiali nel settore biofarmaceutico.

Contatto 
Jan Grimm, Ph.D.
Chief Scientific Officer e Director
[email protected]
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Neurimmune Holding AG
Wagistrasse 13
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