Oltre 500 hanno partecipato con entusiasmo al Privacy Day 2012

Maratona non-stop di contenuti di altissimo livello con oltre 500 partecipanti che hanno assistito il 9 maggio agli interventi dei più autorevoli relatori della data protection che uno dopo l'altro si sono susseguiti nel 2° Privacy Day Forum.
Arezzo, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi) Fiori all'occhiello l'intervista di Francesca Senette al Vice Garante Privacy Chiaravalloti, gli interventi di Umberto Rapetto, Claudio Filippi, Rosario Imperiali, e naturalmente i 10 minuti di diretta in streaming da Bruxelles con il Garante Europeo Giovanni Buttarelli che ha parlato del futuro europeo della privacy. Per un addetto ai lavori l'unico rimpianto potrebbe essere solo quello di non esserci stati.

Niente cali d'interesse quindi per la materia, come avevano fatto pensare le semplificazioni del Governo Monti con l'abolizione del Dps, ma tanti tanti addetti ai lavori che sono rimasti incollati alle sedie per ore pur di non perdersi l'occasione di poter fare il "pieno di privacy" in una unica giornata, ed essere aggiornati e competitivi in vista delle ulteriori evoluzioni che riguarderanno la data protection nei prossimi mesi, e per questo, decisamente significativa la dimensione europea che ha assunto quest'anno il Privacy Day con il collegamento video con il Garante Europeo, la partecipazione di IAPP Europe con Rita Di Antonio tra i relatori, che ha parlato della nuova figura del Privacy Officer, e Luca Bolognini che lumi ha fatto proprio circa il Regolamento Europeo sulla privacy che vedrà coinvolti tutti e 27 stati membri UE.

A livello nazionale invece, chiariti tutti i dubbi emersi a seguito dell'abolizione del Dps durante le relazioni di Andrea Chiozzi la mattina e Marcello Polacchini nel pomeriggio, dove si è compreso che le semplificazioni in realtà finiscono per complicare la vita alle imprese e che le ultime modifiche al Codice della Privacy presentano in verità un rovescio della medaglia.

Durante la giornata, il presidente di Federprivacy Nicola Bernardi ha anche mostrato parole di apprezzamento per i numerosissimi professionisti dei settori sanitari pubblico e privato, accorsi da tutta Italia per non mancare l'invito rivolto loro con l'inserimento nel programma di due interventi a questi dedicati, svolti a cura di Rosario Imperiali e Diego Fulco, il quale ha anche moderato la parte pomeridiana dal forum raccogliendo il testimone dalla Senette.

Che gli orizzonti della privacy nel nostro tempo si siano allargati in modo imprevedibile rispetto a qualche anno fa, lo si è palpato da relazioni come quella sulla reputazione online, curata da Massimo Melica, quella di Daniele Gombi che ha messo in evidenza i reali rischi derivanti da un uso "spensierato" di tablet e smartphone, quello di Monica Gobbato sui social-network che sono diventati ormai vere e proprie spie che ci ascoltano e ci pedinano ovunque, e quella su "privacy e rifiuti", nella quale Bernardi ha evidenziato come un semplice sacchetto dell'immondizia possa "parlare" molto di noi.

Non sono mancati momenti di confronto e approfondimenti, specialmente durante le relazioni di Matteo Colombo, che ha sviscerato i legami latenti ma non troppo tra privacy e modelli organizzativi, e quella di Mario Frullone, il quale, spiegando alle imprese in platea a quali limiti devono attenersi per condurre le loro campagne di telemarketing per essere in regola, non si è fatto però sfuggire l'occasione di replicare alle critiche che proprio Pizzetti aveva sollevato affermando che il Registro delle Opposizioni "non funziona": da parte sua infatti, il direttore della Fondazione Bordoni, ha affermato che non è il Registro delle Oppozioni a non funzionare, ma la legge che lo regolamenta a presentare in realtà delle carenze.

Ma che la privacy non debba essere solo argomento di addetti ai lavori, bensì una problematica che è entrata a far parte del nostro quotidiano, il Privacy Day lo ha saputo dimostrare dando ampio spazio agli interventi preparati ad hoc per il cittadino a cura di Michele Iaselli, presidente di Andip, Vittorio Lombardi, e di nuovo Umberto Rapetto che ha spiegato le mille inside che sono in agguato sul web.

Ci sono stati inoltre anche momenti solenni, in cui sono stati conferiti per mano di Ettore Pasanisi i riconoscimenti di socio onorario di Federprivacy a Monica Gobbato, Marcello Polacchini e Antonio Ciccia, nonchè il premio del Lucchetto d'Oro, assegnato per i meriti alla carriera durante il settennato alla guida dell'Autorità Garante a fianco di Francesco Pizzetti a Giuseppe Chiaravalloti, che ha ricevuto la targa da Magda Bernardi, tesoriere di Federprivacy.

Dopo il successo della prima edizione, e quello ancor più grande di questa volta, il Privacy Day Forum si conferma come appuntamento dell'anno promosso da Federprivacy in alleanza con l'Istituto Italiano per la Privacy e Andip, al quale piovono apprezzamenti e tributi da ogni parte, autorità e istituzioni comprese.

Nei prossimi giorni saranno pubblicati numerosi servizi video e fotografici, insieme alla documentazione messa a disposizione dai relatori a beneficio di coloro che non hanno potuto esserci di persona.
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