La coppia Columbro-De Laurentis nella commedia di Bernard Slade alla Sala Umberto di Roma

Marco Columbro e Gaia de Laurentis in " "Alla stessa ora il prossimo anno" alla sala Umberto di Roma dal 28 aprile al 10 maggio 2015.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo) Gli dice Lei: “ci conosciamo da così tanto tempo che comincia a sembrarmi un incesto”.
Le risponde Lui: “Tanto tempo? A un giorno l’anno ci conosciamo da una ventina di giorni, abbiamo si e no rotto il ghiaccio”. Come finirà? Non finirà... Andrà avanti.
Da queste battute tra i due protagonisti partiamo per raccontare "Alla stessa ora il prossimo anno" commedia di Bernard Slade, che sarà in scena dal 28 aprile al 10 maggio 2015 alla sala Umberto di Roma. La commedia, tra le più idolatrate e rappresentate a Broadway ( ne è stata fatta anche una versione cinematografica) , è stata rappresentata in Italia, la prima volta, nel 1975 con protagonisti Enrico maria Salerno e Giovanna Ralli e successivamente da Ivana Monti ed Andrea Giordana.
Già nel 2001 la commedia con Columbro registrò il tutto esaurito. Questa la trama: George è fuori casa per lavoro. Doris è fuori casa per un ritiro spirituale. Sono al ristorante, lui la nota e le manda una bistecca. Si, certo, alle signore si mandano fiori ma quel ristorante è rinomato per le bistecche non per i fiori. Comunque i due finiscono in quella camera di motel californiano come per caso. Entrambi sposati con figli, entrambi benpensanti. La mattina dopo si ritrovano oppressi da un devastante senso di colpa. Tanto devastante che decidono di rivedersi. Il prossimo anno, lo stesso giorno, la stessa ora, stesso motel, stessa camera. E poi l’anno dopo, e poi l’anno dopo ancora. Anno dopo anno. Si sa come sono gli amanti, specie se si amano, ritengono se stessi e il loro amore il centro dell’universo. Là fuori scorre la storia, là fuori fanno la guerra, là fuori crollano idoli e ne sorgono di nuovi, là fuori muore la gente, ma là fuori... Qua dentro ci siamo solo noi due. I nostri figli erano bambini, ora sono donne e uomini. Mia moglie invecchia, mio marito invecchia, e noi non invecchiamo? Noi no, invecchiare è una cosa che capita agli altri, a quelli che stanno al di là della porta del motel. Chiudi la porta e il tempo smette di passare.
Dal 28 aprile al 10 maggio alla sala Umberto di Roma. Regia di Giovanni de Feudis, adattamento e traduzione di Nino Marino. Produzione Tiessetteatro.
Orari: dal mercoledì al venerdì ore 21, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17 il 2° mercoledì ore 17

Autore: Angelo Antonucci- IFNM Freepress
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