TEATRO ETRUSCO AL COLLEGIO GHISLIERI

La compagnia teatrale L’epimeteide presenta in prima assoluta una performance sulla ritualità del mondo etrusco
Pavia, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) – Giovedì 2 febbraio, presso l’Aula Magna, il Collegio Ghislieri ospiterà in prima assoluta una particolarissima performance teatrale in due atti (ore 18.00 e ore 21.00) ideata da L’epimeteide, una formazione artistica fondata nel 2004 a Firenze, già vincitrice di numerosi premi tra cui il Premio RAI per la radiofonia nel 2007, il Premio Internazionale della performance (Trento) nel 2008 e il Premio Internazionale Arte Laguna - sezione performance (Venezia) nel 2009.
Attraverso lo studio dello spazio scenico e della drammaturgia musicale e sonora, Angelo Airò Farulla e Elena Fatichenti, fondatori e ideatori del progetto, danno voce a miti del passato, rielaborando antiche storie con gestualità e linguaggi contemporanei.
Il progetto allestito presso il Collegio Ghislieri è parte di una tetralogia intitolata “X” e verte sull’idea di fato nella cultura etrusca. Si tratterà di uno spettacolo unico e irripetibile, in quanto specialmente studiato per l’ambientazione dell’Aula Magna, immerso nel contesto e nello spazio che l’ospiteranno.
La performance audiovisiva è scandita in momenti differentemente formulati: la prima parte dello spettacolo, X-L’OMBRA_PYRGI, alle ore 18.00, è un breve recital in lingua etrusca e punica incentrato sulla dizione del testo delle Lamine Auree di Pyrgi, iscrizione bilingue tra le più importanti dell’Italia preromana. Il testo evocherà nel pubblico una sorta di appartenenza virtuale, un’emozione atavica, fuori dal tempo.
Il secondo momento dello spettacolo, intitolato X-PHERSU, è un’azione teatrale che insiste sulla relazione tra visione, racconto, immaginazione. Lo spettacolo riprodurrà il gioco gladiatorio etrusco che si celebrava in occasione del funerale aristocratico; Phersu, l’uomo mascherato che lo conduceva, rappresenta probabilmente la prima maschera del teatro italiano.
“Non sarà ovviamente la messa in scena di un teatro etrusco che non possiamo più conoscere – afferma l’etruscologo Maurizio Harari, promotore, assieme al Collegio, della serata –, ma al contrario un’operazione assolutamente contemporanea, una ricerca sperimentale che rielabora la ritualità, le parole e i gesti della cultura etrusca attraverso linguaggi e tecniche d’avanguardia. Sarà uno spettacolo molto suggestivo, che riuscirà a creare un’atmosfera fuori dal tempo, una performance tale da unire teatro e arte contemporanea, frutto di una seria e approfondita ricerca da parte degli autori”.

La serata sarà introdotta da Maurizio Harari, docente di Etruscologia e Antichità Italiche nell’Università di Pavia, il quale offrirà una presentazione storico-antiquaria dei temi trattati, e sarà conclusa da Fabrizio Fiaschini, docente di Storia del teatro e dello spettacolo nella stessa Università, il quale a sua volta, insieme agli artisti, commenterà lo spettacolo dal punto di vista tecnico-performativo.

Ingresso libero.

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