Tommy Emmanuel al Teatro Rossini di Pesaro. Giovedì 6 Ottobre 2016, ore 21.

Special guest Andy McKee
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Dopo l'uscita del suo ultimo album "It's never too late" lo scorso settembre, e dopo il tutto esaurito di due anni fa, Tommy Emmanuel inizia un nuovo tour mondiale, accompagnato questa volta da un altro chitarrista acustico d'eccezione, Andy McKee, che aprirà le serate. Tommy Emmanuel è ritenuto unanimemente il massimo esponente della chitarra acustica a livello mondiale, ridisegnando e sconvolgendo uno stile chitarristico che, proprio grazie alle sue straordinarie performance live, ha cominciato ad appassionare ed emozionare non solo i musicisti ma la gente comune che torna ai suoi show in maniera sempre più consistente. Tommy è esecutore e compositore di gran parte dei brani che compongono il suo brillante repertorio e fin dagli inizi viene fortemente influenzato da due grandissimi artisti: Chet Atkins ed Hank Marvin. Tra i suoi riconoscimenti spiccano una nomination al Grammy Award nel 1998 con Chet Atkins per il CD "The Day Fingerpickers took over the world" e la vittoria del Nammy (Nashville Music Award) nel 1997, oltre ad essere stato insignito della medaglia dell'Order of Australia per i riconoscimenti conseguiti nella musica e nello spettacolo come chitarrista e per il suo contributo nel sociale come sostenitore di "Kids Under Cover", un'associazione che si occupa di costruire case e scuole per i giovani senza tetto. Un talento unico unito a un impatto scenico ed emozionale che trascende il lato puramente tecnico, fanno sì che i suoi interminabili tour per il mondo siano diventati un evento imperdibile e l'unico modo per poter catturare tutta l'energia e la magia che questo chitarrista sprigiona. Andy McKee è tra i migliori chitarristi acustici al mondo. La sua energia giovanile e l'attenzione per la struttura della canzone ed il suo contenuto melodico lo elevano al di sopra della media. Andy intrattiene sia l'occhio che l'orecchio mentre trasforma magicamente le corde d'acciaio della sua chitarra in una grande orchestra attraverso il suo uso di accordature alterate, tapping, percussioni e una personalissima tecnica a due mani.
Ufficio Stampa