Conferenza stampa di presentazione del progetto Mart/Grande guerra 1914-2014

Il progetto si svilupperà, a partire dal 4 ottobre 2014 con tre grandi mostre: Mart Rovereto, 4 ottobre 2014 – 20 settembre 2015. Casa d’arte futurista Depero Rovereto, 11 ottobre 2014 – 20 settembre 2015 Galleria Civica a Trento, 25 ottobre 2014 – 1 febbraio 2015
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) MART/Grande guerra 1914-2014

Si è svolta il giorno 8 Luglio 2014 a Roma, presso la Sala del consiglio nazionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la conferenza stampa di presentazione del progetto Mart/Grande guerra 1914-2014 che si svilupperà, a partire dal 4 ottobre 2014 con tre grandi mostre

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La guerra che verrà non è la prima. Grande Guerra 1914-2014
Mart Rovereto, 4 ottobre 2014 – 20 settembre 2015
Calpestare la guerra
Casa d’arte futurista Depero Rovereto, 11 ottobre 2014 – 20 settembre 2015
Afterimage. Rappresentazioni del conflitto
Galleria Civica a Trento, 25 ottobre 2014 – 1 febbraio 2015
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Alla conferenza stampa sono intervenuti

Gianpaolo D’Andrea, Capo di gabinetto MIBACT in rappresentanza del ministro Dario Franceschini, bloccato alla Camera per impreviste urgenze istituzionali
Tiziano Mellarini, Assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento
Ilaria Vescovi, Presidente Mart
Cristiana Collu, Direttore Mart, museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto
Nicoletta Boschiero, Curatore Mart, museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto.

La guerrà che verrà non è la prima

Il Capo di gabinetto Giampaolo D’Andrea, in nome del Ministro Franceschini, ha dato il benvenuto sottolineando il valore dell’iniziativa sviluppata dal Mart, in particolare per il suo contenuto e per l’approccio metodologico che, attraverso tre mostre, costituisce un vero e proprio itinerario culturale articolato e significativo. D’Andrea si è soffermato sul titolo della mostra principale “La guerra che verrà non è la prima” che “è un messaggio e un monito per ognuno di noi”. Ha poi spiegato come il Ministero, il Governo Italiano e l’Europa siano impegnati a favore della pace internazionale. In particolare il MiBACT, nell’anno delle celebrazioni del Centenario della prima guerra mondiale, “sostiene con disponibilità e responsabilità le iniziative che favoriscono la riflessione e l’educazione. Il Mart promuove questi temi in modo originale, tenendo viva la memoria sul passato, ma con un prezioso e necessario sguardo rivolto al futuro”.

L’Assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento Tiziano Mellarini ha ricordato la guerra combattuta in Trentino, oggi “grande parco della memoria collettiva, percorso e simbolo per conoscere i luoghi in cui si è combattuto” al fine di costruire un consapevole “pensiero della pace, della solidarietà e della convivenza fra i popoli”. L’assessore ha citato Alcide Degasperi, grande statista trentino, che si impegnò proprio in questo senso. Nel progetto presentato questa mattina, Mellarini ha evidenziato le finalità educative e il contributo alla costruzione di una nuova cultura della promozione e della partecipazione.

Ilaria Vescovi, neo-Presidente del Mart, dopo i dovuti ringraziamenti al Ministro e al ministero nonché ad alcuni tra i presenti che affollavano la sala (tra i quali Franco Bernabè, ex Presidente del Mart, Maria Concetta Mattei, Consigliera nel nuovo CdA e il Senatore Franco Panizza) ha spiegato che “ci stiamo preparando a organizzare uno tra gli eventi più significativi” delle commemorazioni del Centenario. La presidente ha presentato il Museo parlando dei numerosi visitatori (con un’utenza di oltre 240.000 visitatori nel 2013) e della prestigiosa programmazione, soffermandosi sull’importanza dello staff di persone competenti che lavorano con entusiasmo nelle sale, negli uffici, negli archivi storici, nella biblioteca e che rendono il polo museale un “motivo di orgoglio, vanto e interesse non solo per il Trentino. Dalla sua fondazione il Mart ha avuto una forte impronta imprenditoriale, rinnovata con le nomine del recente CdA . Le istituzioni fondatrici hanno saputo proporre iniziative e visioni lungimiranti che ribadiamo con forza in questo momento. Il Mart rappresenta un grande investimento che ha oggi bisogno di amore, lavoro, attenzione”. Il progetto Mart/Grande guerra 1914-2014 rappresenta quindi l’opportunità per visitare il Trentino e i luoghi nei quali si sono svolti decisivi momenti storici, ma soprattutto è “il pretesto per riscoprire un contesto territoriale che offre proposte per tutti i pubblici, al centro del quale il Mart è certamente l’iniziativa culturale più importante”.

Cristiana Collu, Direttore del Mart, parlando con grande trasporto, ha rimarcato come il progetto di queste tre mostre rappresenti una delle sfide più difficili e importanti che il Museo abbia mai affrontato: “ha richiesto un nostro posizionamento chiaro e senza dubbi. Non ci arroghiamo la distanza o l’oggettività su un tema, ma siamo partecipi, con empatia consapevole” come singoli e come squadra di lavoro. “La guerra è l’eccesso, il di più di tutto; ma anche la speranza, la possibilità che non succeda più”. Citando Quasimodo, Nietzsche e Madre Teresa di Calcutta, Collu invita ad aprire gli occhi a prendere posizione, a visitare tre mostre e in particolare quella che si snoderà lungo il chilometro espositivo che è il secondo piano del Mart. Senza insistere sul senso di colpa, ma con la consapevolezza della nostra umana fragilità, “la mostra non sarà una manifestazione contro la guerra, ma una riflessione più profonda, alla ricerca del nostro limite”. E ancora, portando avanti questo impegno: “in mostra ho voluto con forza momenti di grande lirismo e poesia, per avere la possibilità di ricominciare e costruire nuovi orizzonti”.

Nicoletta Boschiero, Curatore del Mart e coordinatore del progetto sulla guerra, anticipa il percorso di mostra che è una riflessione “sui luoghi, sul presente e sul passato e sulle tracce indelebili che hanno trasformato il nostro vivere oggi”. I maggiori temi di indagine sono la geografia (la trasformazione dello spazio, le mappe, le cartine, gli scenari di vita e di guerra); l’antropologia (i mutamenti sociali, l’idea di nazione, i gruppi, i soldati, ma anche i reperti e i documenti che ci avvicinano a chi ha vissuto il conflitto); la comunicazione (“scrivere diventa una necessità per far sapere che si è vivi”); la fotografia (documentazione capillare, narrazione del presente, “diventa parte integrante della storia, per la prima volta non solo simbolica e allegorica ma vera e propria testimonianza”); il futurismo, “punto di forza della mostra e del Mart”, e la contemporaneità che, attraverso il lavoro degli artisti contemporanei che indagano il tema della guerra, ci consente di “celebrare il Centenario mantenendo un’indispensabile sguardo sull’oggi”. La mostra cerca di superare gli stereotipi e di cercare anche “l’espressività nei momenti toccanti, commoventi”. Boschiero ha ricordato che, grazie a importanti collaborazioni con istituzioni, centri di ricerca e musei, la mostra è ricca di materiali storici e documenti unici. Ha ringraziato quindi il senatore Franco Panizza per aver promosso la ricerca sui reperti, per aver invitato il Museo a dialogare e a fare rete con altri enti e per aver creduto nel progetto al quale il Mart lavora ormai da circa due anni. Ha inoltre citato le due mostre parallele che completano lo sguardo sul tema e che avranno luogo alla Casa d’arte futurista Depero, a Rovereto, e alla Galleria Civica, a Trento. Nella nuova visione del Mart negli ultimi anni, spiega il curatore, si mischiano i generi, si indagano i temi e in qualche modo si riacquista umanità.
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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