"SOLO: The Legend of quick change", Arturo BRACHETTI al Teatro Rossini di Pesaro

Il gande trasformista in dialogo con la sua ombra e con le sue memorie. Ultima replica Domenica 14 Aprile 2024
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Arturo BRACHETTI con SOLO: The Legend of quick change, il one man show del grande trasformista al Teatro Rossini di Pesaro. Ultima replica Domenica 14 Aprile 2024, ore 17.

Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile per Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di "quick change", del cambiamento istantaneo, colui  che ha creato un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi totalmente.

Dopo il trionfale debutto in Francia, Italia e Svizzera, con oltre di 300.000 biglietti venduti in 300 repliche, torna a grande richiesta sui palcoscenici europei Arturo Brachetti nel suo coinvolgente one man show SOLO, the Legend of quick-change. Qui il grande artista, dopo il trionfo dei suoi precedenti one man show L’uomo dai mille voli Ciak!, applauditi da 2.000.000 di spettatori in tutto il mondo, dialoga con la "sua ombra", inventa e costruisce immagini, suggerisce memorie, a partire dai ricordi d'infanzia e dalla prima casa di abitazione.

Un vero e proprio ritorno alle origini per Brachetti che, in questo spettacolo, apre le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire.

"Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri… ".

Brachetti schiude la porta di ogni camera, per scoprire la storia che ne è contenuta e che prende vita sul palcoscenico.

Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è  allora possibile in un varietà surrealista e funambolico.

Nello spettacolo protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la fa da padrone con oltre 60 personaggi, molti ideati appositamente per questo show. Ma in SOLO Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser. Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping, permette di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori nello show.

Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, da Elvis ai Beatles, e poi i raggi laser in stile Matrix, lo spettacolo è un vero e proprio as-SOLO per uno degli artisti italiani più amati nel mondo.

Arturo Brachetti

Famoso e acclamato in tutto il mondo, Brachetti è il grande Maestro internazionale del quick-change, quel trasformismo che lui stesso ha riportato in auge, reinventandolo in chiave contemporanea. sua carriera comincia a Parigi negli anni 80, dove esordisce e diventa per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin. Da qui in poi la sua carriera è inarrestabile, in un crescendo continuo che lo ha affermato come uno dei pochi artisti italiani di livello internazionale, con una solida notorietà al di fuori del nostro paese.

Si è esibito ai quattro angoli del pianeta, in diverse lingue e in centinaia di teatri. Il suo precedente one man show L’uomo dai mille volti è stato visto da oltre 2.000.000 di spettatori.

Brachetti oggi vanta una “galleria” di oltre 400 personaggi, di cui può arrivare a interpretarne 100 in una sola serata, cambiando da uno all’altro in poco più di un secondo, quanto un battito di ciglia. Per tutto questo è stato inserito nel Guiness dei primati come il più prolifico e veloce trasformista al mondo.

Nel 2000 la Francia gli assegna il premio Molière (il corrispondente francese del Tony Award) come miglior attore teatrale; nel 2010 vince il Laurence Olivier Award, riconoscimento teatrale inglese; nel 2011, di nuovo in Francia, viene nominato Cavaliere delle Arti e del Lavoro dal Ministro della Cultura francese. La stampa internazionale parla delle sue incredibili performance e nel 2013 arriva anche la prima pagina del prestigioso quotidiano francese Le Monde. Nel 2014 il Presidente Napolitano lo nomina Commendatore motu proprio.

Nell’evoluzione della sua carriera “il ciuffo più famoso d’Italia” ha toccato il mondo dello spettacolo a 360°, cimentandosi sopra al palcoscenico, ma anche davanti ad una telecamera e, negli ultimi anni sempre più di frequente, dietro le quinte. Brachetti come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, amalgamandoli con poesia e cultura.

Tra tutti spicca il lungo rapporto che lo lega al trio comico italiano Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è regista teatrale sin dai loro esordi.

Tra le sue direzioni artistiche anche quella del torinese Le Musichall, il nuovo teatro “delle varietà” dedicato all’intrattenimento di qualità, che ha da poco aperto i battenti suscitando subito l’attenzione del pubblico e dei media.

Ufficio Stampa
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