Festival Internazionale Scaligero Maria Callas Verona – II edizione. Ciclo di Convegni “Maria Callas e Giuseppe Verdi”, RITORNA VINCITOR!

Giovedì 26 Febbraio 2015, nella Sala Impero dell’Hotel Due Torri si è tenuto il convegno “Ritorna vincitor!”, secondo appuntamento del ciclo “Maria Callas e Giuseppe Verdi”.
Verona, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Giovedì 26 Febbraio 2015, nella Sala Impero dell’Hotel Due Torri si è tenuto il convegno “Ritorna vincitor!”, secondo appuntamento del ciclo “Maria Callas e Giuseppe Verdi”, che fino ad Agosto 2015 vedrà la partecipazione di importanti musicologi e artisti di fama internazionale.
Il ciclo di conferenze organizzate dal Festival Internazionale Scaligero Maria Callas vuole rappresentare un omaggio a due icone dell’Opera – il grande soprano greco e uno dei massimi compositori dell’Ottocento – confermando la città scaligera icona della lirica mondiale.
Il ciclo “Maria Callas e Giuseppe Verdi” – come tutte le attività di cui il Festival è volano - si svolge in collaborazione con il Banco Popolare, con i patrocini della Regione Veneto, del Comune e della Provincia di Verona, del Comune di Busseto, della Fondazione Arena di Verona, dell’Accademia Filarmonica di Verona, della Società Letteraria di Verona, della Fondazione Centro Studi Pier Paolo Pasolini e dell’Associazione Verona Lirica.
Tra le partnership si evidenzia l’importante collaborazione con la Warner Classics, che consentirà un ascolto esclusivo delle incisioni restaurate di Maria Callas.
Il convegno è stato occasione di analisi del ruolo di Aida nelle sue diverse sfaccettature e dell’interpretazione callassiana, sia a livello espressivo sia dal punto di vista musicale.
L’Opera in quattro atti Aida è un’originale commistione di stili e tradizioni tratta da un soggetto di A. Mariette e rappresentata per la prima volta a Il Cairo nel 1871. L’Opera non prevede grandi fioriture vocali , ma richiede una vocalità semplice e diverse finezze interpretative.
Anche se non fu Aida a darle celebrità e grandezza, l’arte interpretativa del grande soprano greco e la sua capacità di muoversi sulla scena si rivelano uniche e innovative anche nella messa in scena della schiava etiope, che Maria Callas rappresenta con un espressionismo genuino e una varietà di fraseggio in grado di rendere il personaggio il più vivido possibile.
Maria Callas va in scena con alcuni estratti da Aida e da Un Ballo in maschera nel maggio 1940 ad Atene. La ritroviamo nell’Opera completa nel 1948 al Teatro Lirico di Torino, diretta da Tullio Serafin, e al Teatro Sociale di Rovigo, diretta da Umberto Berrettoni, e nel 1949 al Teatro Colón di Buenos Aires, diretta sempre da Tullio Serafin.
I trionfi arrivano però nel 1950-1951 con il debutto nel tempio della lirica mondiale, a “La Scala” di Milano, dove il 12 Aprile 1950 fu chiamata a sostituire in Aida la Tebaldi malata. Franco Feffirelli narra che il grande soprano greco fosse convinta che il personaggio di Aida si vergognasse di essere schiava della figlia del Faraone, pertanto decise di andare in scena interamente avvolta in un velo, che sollevava sporadicamente per mostrarsi al pubblico. Aggiunse inoltre diversi cambi di registro, per sottolineare l’asprezza del carattere del personaggio, restituendo nobiltà e drammaticità all’eroina e conferendole sfumature inedite. La ripeté nello stesso anno in diverse città italiane: a “La Scala” di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli e all’Opera di Roma e a Città del Messico dove è affiancata da Giuseppe Taddei e diretta da G. Picco. Nel 1953 è ancora Aida, nel giugno al Royal Opera House Covent Garden di Londra, diretta da Joe Barbirolli e nel luglio e agosto all’Arena di Verona, diretta da Tullio Serafin.
La rappresentazione in Arena del 1953 celebra ufficialmente il quarantesimo anniversario della prima rappresentazione areniana di “Aida”, che il 10 agosto 1913 diede il via alle stagioni liriche dell’Arena, inaugurando la tradizione degli spettacoli d’opera all’aperto in Italia e all’estero.
I quotidiani dell’epoca parlano di “pieno trionfale” e di “tutto esaurito” durante le serate, per acclamare un “esecuzione mirabile dell’opera verdiana”. Il Corriere del Mattino riportava inoltre “Maria Meneghini Callas protagonista intelligente, espressiva, localmente sempre adeguata ha dato al personaggio di Aida tutto il palpito e la passionalità che lo caratterizzano”.
La figura di Tullio Serafin, che salì sul podio areniano anche per la prima rappresentazione nell’anfiteatro, è molto importante nella carriera di Maria Callas, sia per il grande numero di Opere realizzate assieme, sia per la similitudine e l’empatia tra le due figure, che condividevano lo stesso modo di lavorare, in costante impegno e dedizione.
Hanno partecipato al convegno: Rosario Russo, presidente Commissione Cultura del Comune di Verona; Alberto Motta, Segretario generale della Fondazione Giorgio Zanotto; Giancarlo Landini, noto vociologo e critico musicale, con l’intervento Maria Callas e Aida: il ritratto della solitudine; Fiorenza Cedolins, celebre soprano, con l’intervento La mia Aida all’Arena di Verona dal 2002 al 2013, anno del Centenario.
Ha introdotto e moderato l’incontro il Maestro Nicola Guerini, direttore d’orchestra e presidente del Festival.

Giancarlo Landini – Maria Callas e Aida: il ritratto della solitudine: “Le incisioni in studio sono oggi molto importanti per capire attraverso il ruolo di Aida il percorso artistico di Maria Callas. Il soprano greco, pur non avendo interpretato molte volte il ruolo di Aida, ne ha costruito una testimonianza di significante rilievo. Nella seconda parte della sua carriera la voce, che presentava qualche inflessione di usurata imperfezione, riesce comunque ad essere attualissima sotto il profilo drammaturgico grazie alla costante attenzione al testo musicale e alla parola”.

Fiorenza Cedolins - La mia Aida all'Arena di Verona dal 2002 al 2013, anno del Centenario: “Voglio sottolineare le difficoltà interpretative del ruolo di Aida, che è un personaggio duplice e molto articolato drammaturgicamente: è una donna che viene fatta schiava ma rimane al contempo una principessa. Quando ho avuto il piacere di interpretare questo ruolo per le rappresentazioni del Centenario della stagione areniana ho voluto affrontarlo attraverso questo duplice ruolo. Ricordo una registrazione live di Maria Callas che ho molto apprezzato per la sua carica interpretativa”.

Al termine del convegno è stata offerta una degustazione del dolce “Divina” dalla Pasticceria Miozzi e del vino Soave realizzato dal Ristorante Maria Callas in occasione della seconda edizione del Festival Internazionale Scaligero Maria Callas.


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