ROBERTO SANCHEZ Astrattismo Progressivo

Mostra a cura di Veronica Longo Presentazione e catalogo di Rosario Pinto Inaugurazione Sabato 20 aprile 2024 ‐ ore 18:30 'Atelier Controsegno' - Via Napoli 201, 80078, Pozzuoli, NA Per l’occasione, la Compagnia Teatrale OfficinaOltrescena presenta la performance artistica 'Il Colore del silenzio eloquente'
NAPOLI, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Aperta tutti i pomeriggi eccetto il lunedì fino all’11 maggio, orario 16:00 ‐ \0:00

INGRESSO LIBERO

"Artista napoletano, ma dal respiro senza dubbio europeo, Roberto Sanchez nella sua pittura coniuga la sperimentazione avanguardistica, con una lunga e approfondita tradizione che, dal ‘900 in poi, trova le sue forme più brillanti nell’astrattismo geometrico, così come nel futurismo dinamico. Inizia a dipingere negli anni ‘60: in quel periodo la figurazione è ancora in parte insita nella sua produzione artistica, che si caratterizza per l’incursione della fotografia e per i legami con l’editoria del territorio, non a caso, nel 1994 espone a Palazzo Reale delle visioni personali della città. Successivamente, l’espressione astratto-geometrico prende il sopravvento per rivelarsi nel suo più profondo potenziale. Per Sanchez l’Astrattismo è la descrizione di uno stato d’animo, di un concetto, la visione personale del mondo e dell’artista che sente l’urgenza di esprimere delle cose in maniera libera, senza l’incursione di una commissione sulla creazione, poichè l’universo aniconico non comunica per analogie, ma si mostra nella sua purezza.

Se le opere precedenti riguardano luoghi cari a

Roberto, come ad esempio quelli delle funicolari, per la loro tendenza a volgersi verso il cielo e il movimento ascensionale, le tele più recenti offrono un maggiore vigore, che si esplica nel movimento circolare, come un turbinio, un’energia vitale che avvolge strutture e persone. Da qui, l’Astrattismo progressivo per la dinamicità intrinseca e latente, espressa anche in modo esplicito, poichè si evolve per diventare altro: il movimento è ora curvilineo, rotativo e non più verso l’alto. Tutto questo nasce da una riflessione su se stesso: nel tentativo di controllare una realtà che sfugge, forgiata da un senso di caos, pur nella varietà della confusione, si può trovare una tranquillità, senza essere sospesi in un vuoto cosmico". Dal testo di Veronica Longo

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