I ricavi ancillari delle compagnie aeree nel 2011 raggiungono quota 32,5 miliardi di dollari

La stima di Amadeus a livello mondiale relativa ai ricavi da servizi ancillari rivela un aumento del 43,8% pari a 9,9 miliardi di dollari
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - turismo) I ricavi ancillari sono diventati una parte fondamentale dei profitti nell’industria del trasporto aereo globale. Mentre l’International Air Transport Association ha ridotto le prospettive di profitto del 2011 a 4 miliardi di dollari, affermando che i vettori spenderanno quest’anno oltre 10 miliardi di dollari in carburante , i 32,5 miliardi di dollari provenienti dai ricavi ancillari hanno sollevato l’industria del trasporto aereo consentendo così una copertura contro l’aumento del prezzo del carburante.
Già all’inizio del 2011 Amadeus e IdeaWorks avevano presentato uno studio sui ricavi ancillari 2010 di 47 compagnie aeree che comprendeva una lista di più di 200 vettori, fornendo così una proiezione globale e reale dell’attività per il 2011. “The Amadeus Worldwide Estimate of Ancillary Revenue for 2011” è dunque il secondo rapporto che le due aziende sviluppano insieme per un’analisi dei ricavi ancillari a livello globale.
Holger Taubmann, VP Distribution, Amadeus ha dichiarato: “I ricavi ancillari continuano a crescere rapidamente e osserviamo un aumento dell’interesse da parte dei vettori di tutto il mondo, i quali stanno iniziando anche a implementarli attraverso un sistema di distribuzione globale, come quello di Amadeus. KLM e Iberia, per esempio, fanno parte di quei vettori che utilizzano già la soluzione Amadeus Ancillary Services per le agenzie di viaggio. Il modello è oggi focalizzato su servizi che hanno come obiettivo l’aumento dell’offerta e il rafforzamento del brand, anziché uno scorporo degli stessi dal prezzo totale del biglietto, come nella precedente offerta con i servizi a menu.

L’analisi di IdeaWorks indica categorie (o gruppi) suddivise in base all’abilità dei vettori di generare ricavi ancillari. La “percentuale di ricavi” è associata a quattro categorie riferite a una lista globale di ricavi operativi resi noti da 203 compagnie aeree. Di seguito la descrizione delle categorie:
• Migliori compagnie aeree per ricavi ancillari. Questi vettori generano la percentuale più alta di ricavi ancillari. La media ottenuta da questo gruppo è stata del 19,8%, in leggera crescita rispetto al 19,4% del 2010. Fanno parte di questa categoria: AirAsia, Aer Lingus, easyJet, Ryanair e Spirit Airlines.
• Principali compagnie aeree USA. Hanno generato importanti ricavi da servizi ancillari grazie a una combinazione tra guadagni provenienti dai programmi frequent flier e la tassa sui bagagli. La percentuale di questo gruppo è stata dell’ 11,9%, in considerevole aumento rispetto al 7,2% del 2010. Ne fanno parte: Alaska, American e United.
• Vettori low cost. Questa categoria si affida a un mix di tariffe à la carte generando alti livelli di ricavi ancillari. Qui la media è stata del 6,5%, superiore rispetto al 5,4% dell’anno precedente. Sono inclusi: AirTran, Blue1, IndiGo, Jazeera Airways, Pegasus e Spring Airlines.
• Compagnie aeree tradizionali. Questa categoria di ricavi rappresenta un “asso pigliatutto” per la maggior parte dei vettori i cui guadagni sono prodotti dalle tariffe applicate per l’eccesso di peso o per i bagagli pesanti e a limitate attività con partner per programmi frequent flier. La media è del 2,9%. Sono presenti Air China, Emirates, Finnair, LAN, Qatas Airways e Singapore Airlines.
“Fuori dal mercato americano e da quello globale dei vettori low cost, le compagnie aeree tendono a scegliere un modello che soddisfi gli standard di settore anziché proporre un approccio personalizzato per lo sviluppo e la crescita dei propri servizi ancillari” ha detto Julia Sattel, VP Airline IT, Amadeus. “La nostra filosofia è bilanciare la produttività e l’efficienza degli standard di settore con il desiderio, per alcune compagnie aeree, di personalizzare il modo in cui i propri servizi vengono confezionati e venduti. Qualunque sia il modello, non c’è dubbio che la crescita della vendita dei servizi ancillari sia un dato di fatto. Lo standard Electronic Miscellaneous Document (EMD) per la realizzazione della vendita dei servizi ancillari sta rapidamente prendendo piede. Secondo IATA, ci sono 28 compagnie aeree nel mondo che sono abilitate EMD; 15 di queste stanno già utilizzando il server EMD di Amadeus e solo nell’ultimo anno hanno processato oltre 2,5 milioni di Electronic Miscellaneous Documents”, ha aggiunto Sattel.


La categoria “Principali compagnie aeree USA” continua a produrre una parte rilevante di ricavi ancillari: 12,5 miliardi di dollari (38% dei ricavi totali) provengono da sette compagnie aeree: Alaska Airlines, American, Continental, Delta, Hawaiian, United e US Airways. Le Compagnie aeree tradizionali, rappresentate da 140 vettori, occupano il secondo posto con un risultato di 10,9 miliardi di dollari (il 34% dei ricavi totali), Come dimostrano questi risultati, le compagnie americane si sono adattate alle modalità à la carte, ma traggono vantaggi anche dai consumatori che amano usufruire di programmi frequent flier.
IdeaWorks sostiene che la maggior parte dei ricavi ancillari delle principali compagnie americane sia generato dalla vendita dei programmi frequent flier, generalmente associati ad attività di co-brand con società di carte di credito. Questa attività finanziaria, solamente negli Stati Uniti, supera i 6,5 miliardi di dollari l’anno. La tassa sui bagagli dei vettori statunitensi rappresenta circa il 20% delle entrate ancillari. I restanti ricavi sono generati da un’ampia gamma di servizi à la carte o dalle commissioni.
Un’ulteriore fonte di guadagno è rappresentata dalla vendita a bordo di cibo, bevande, servizi Wi-Fi e prenotazioni alberghiere. Inoltre, le compagnie aeree offrono una sempre più ampia selezione di servizi aggiuntivi come: Priority Security Screening, imbarco anticipato e posto assegnato nella fila dell’uscita di emergenza.
Lo scenario dei ricavi ancillari fuori dai confini americani è difficile da tracciare poiché differente da vettore a vettore. Negli Stati Uniti i ricavi ottenuti da programmi frequent flier sono più evidenti. Tuttavia, anche i principali vettori in altri paesi, come Australia, Brasile e Canada, generano significativi ricavi dalla vendita di miglia e punti a banche, hotel, negozi e addirittura agli associati ai programmi fedeltà. Le compagnie aeree del Nord America hanno iniziato a dare importanza ai ricavi ancillari nel 2008 dopo i forti aumenti del prezzo del petrolio. Non sorprende dunque che il Nord America abbia guidato il settore nello sviluppo dei ricavi ancillari. IdeaWorks afferma che il Nord America ha raggiunto un incredibile aumento del 72% rispetto ai livelli stimati per il 2010. Gli utili da servizi ancillari sono cresciuti a livello globale e sono stati guidati dall’aumento dei ricavi del traffico e dei passeggeri così come dalla ripresa economica dalla recessione del 2009.
IdeaWorks sostiene che il 48% dei 9,9 miliardi di dollari della crescita mondiale possa essere attribuito a un più alto livello di ricavi ottenuti da servizi offerti ai passeggeri. Il restante 52% è attribuito a vettori che si stanno focalizzando sui ricavi ancillari grazie a una migliore comunicazione finanziaria, al miglioramento dei servizi di merchandising e a un aumento della vendita di quelli à la carte.
I manager delle compagnie aeree hanno capito che i ricavi ancillari non dovrebbero dipendere da scelte forzate, ma piuttosto dall’offerta di viaggi personalizzati, in base al budget dei clienti. Così facendo, i consumatori soddisfatti contribuiranno a promuovere un’ulteriore crescita dei ricavi ancillari delle compagnie aeree anche nel 2012.
Per maggiori informazioni sul cambiamento che i servizi ancillari stanno apportando al panorama economico delle compagnie aeree è possibile visitare: http://www.amadeus.com/blog/19/10/ancillary-revenue-coming-soon-around-the-world
Comunicazione: IdeaWorks farà il possibile per assicurare la qualità delle informazioni di questo report. Prima di fare affidamento sulle informazioni contenute nel report i lettori dovrebbero richiedere un parere professionale in linea con le loro esigenze. IdeaWorks e Amadeus non possono garantire né assumersi responsabilità legali per l’accuratezza, la diffusione e la completezza delle informazioni. I dati 2011 sono stati espressi solo in dollari americani: il confronto anno su anno non è stato fatto in euro per via della significativa fluttuazione della valuta. I ricavi espressi in miliardi di dollari sono stati arrotondati al centinaio di milioni più prossimo.
Ufficio Stampa
Giovanna Valvo
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