SECONDO LEI, di e con Caterina Guzzanti e con la partecipazione di Federico Vigorito al Granturismo di Riccione

Le difficoltà e l'inevitabilità di un rapporto d'amore: una storia di tutti e di sempre, una storia che invita a riflettere su come la società condizioni le donne e gli uomini nelle loro scelte fondamentali e nei loro legami più intimi.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 SECONDO LEI, con Caterina Guzzanti,  con la partecipazione di Federico Vigorito alla sala Granturismo di Riccione; la pièce con la quale la Guzzanti presenta il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, creata all’interno di Scritture, scuola di drammaturgia promossa da Riccione Teatro.

Le difficoltà e l'inevitabilità di un rapporto d'amore: una storia di tutti e di sempre, una storia che invita a riflettere su come la società condizioni le donne e gli uomini nelle loro scelte fondamentali e nei loro legami più intimi.

Caterina Guzzanti e Francesco Vigorito, in un mix di ironia e di domande senza risposta, fanno di SECONDO LEI  uno spettacolo sulla fragilità, sulla paura della solitudine, portando in scena un lungo, intimo, delicato flusso di pensieri dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia.

Una prospettiva di parte, "secondo lei" appunto, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi.

L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano goffamente in un pantano di aspettative tradite e promesse disattese, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie.

"Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Perché non scappiamo a gambe levate neanche quando nella coppia ci sono più compromessi che felicità?
La letteratura, 60 anni dopo l’esistenzialismo di Simone De Beauvoir, sembra l’unica forma capace di restituire proprio l’incomunicabile di cui parla Secondo lei, perché ancora oggi c’è bisogno di constatare che queste esperienze sono le stesse dei nostri simili, a prescindere dagli strumenti che si hanno a disposizione. È il linguaggio che ci reintegra nella società umana, come diceva lei stessa: “un dolore che trova le parole per raccontarsi smette di essere esclusione radicale e si fa meno insostenibile”.

Sala Granturismo, Riccione

La Bella Stagione 2024 di Riccione Teatro

SECONDO LEI
scritto e diretto da Caterina Guzzanti
con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito
produzione Infinito e Argot produzioni
supervisione Paola Rota

Ufficio Stampa