L’individuazione dei reati fiscali tra anagrafe degli italiani residenti all’estero, scambio di informazioni e Voluntary disclosure

In un seminario che si terrà a Stresa il 6 Marzo, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verbania analizza l’insieme di norme di recente introduzione che, regolamentando una serie di azioni mirate ad individuare con precisione e rapidità fattispecie evasive ed elusive, consentiranno all’autorità una estrema efficacia nell’azione repressiva di diversi crimini fiscali.
Verbania, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Il generale clima di deterrenza e collaborazione che si è instaurato tra gli Stati a livello mondiale, unitamente all’insieme delle diverse evoluzioni normative in tema di voluntary disclosure, porta alla configurazione di strumenti sempre più efficaci per la lotta integrata ai crimini di natura fiscale.
Di questo tema tratterà il convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verbania che si terrà presso L’Hotel Regina Palace il 6 Marzo a Stresa.
I relatori, tra i quali il Prof. Giuseppe Corasaniti dello Studio Uckmar di Genova, l’Avv. Mario Antonini dell’ufficio legale di UBS, Il prof. Andrea Ballacin dello Studio Marino e l’avv. Alessandro Pistochini, dello Studio Crippa Pistochini di Milano, analizzeranno le recenti normative introdotte con la Voluntary disclosure, soffermandosi sugli elementi più rilevanti che emergono dal forte legame tra residenza fiscale, Voluntary disclosure, scambio di informazioni fiscalmente rilevanti ed il nuovo reato di Autoriciclaggio introdotto nel 2015.
Il Convegno analizzerà nel dettaglio come l’ottenimento di informazioni complete in merito a capitali, patrimoni e redditi detenuti all’estero da parte di cittadini italiani, unitamente all’utilizzo del criterio formale di “non residenza” fornito dall’iscrizione all’Anagrafe Italiani Residenti all'Estero, potrebbe portare all’identificazione pressoché automatica di molte fattispecie evasive ed elusive.
L’incontro offrirà infine occasione per un approfondimento sul reato di Autoriciclaggio, che punendo con pene detentive chiunque con la propria attività impiega, trasferisce, denaro provenienti da attività di riciclaggio, in modo da ostacolare concretamente l’identificazione e la provenienza, espone potenzialmente Professionisti e intermediari ad una serie di rischi che debbono essere presi in attenta considerazione al fine di evitare un inconsapevole coinvolgimento in reati penalmente rilevanti.
Proprio il reato di Autoriciclaggio - commenta l’avv. Alessandro Pistochini - si apre come nuova frontiera della repressione penale delle condotte che vedono coinvoltiprofessionisti, advisor, banche, operatori finanziari nella gestione di somme che conservano una certa “criticità” in quanto non assoggettate a procedure di Voluntary Disclosure I e II.
Occorre saper intercettare le “criticità”, saperle valutare e dunque gestire senza cadere in facili “talebanismi” finanziari ovvero in superficiali assesment che potrebbero, invece, generare gravi conseguenze economiche e sanzionatorie (anche di carattere penale) in capo a chi ha ideato le tecnicalità finanziarie con cui gestire gli importi “not discolsured”.
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