Al Teatro Bonci di Cesena, MACBETH di Franco Branciaroli inaugura la stagione di prosa.Fino a domenica 13 ovembre 2016

Sabato 12 novembre ore 18,30 Foyer del Teatro: la Compagnia INCONTRA il pubblico.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Al Teatro Bonci di Cesena il nuovo spettacolo di Franco Branciaroli: MACBETH. prodotto da Centro Teatrale Bresciano e Teatro De Gli Incamminati, lo spettacolo nasce da una ricerca potente e raffinata sul linguaggio di Shakespeare, con una scenografia ridotta al minimo, ma certo non statica: i cambi di scena sono segnalati da proiezioni sul fondo, così come la traduzione dal ricco "middle-english" originale.
Su questa base, anche in assenza di accompagnamento musicale, assume grande rilievo la recitazione, ad iniziare da Branciaroli stesso e da Valentina Violo ( Lady), che via via segna il ritmo, in un dialogo perfetto con scenografia (di Margherita Pall), le luci (di Gigi Saccomandi) e i raffinatissimi costumi (di Gianluca Sbicca).

Branciaroli affronta per la terza volta questa tragedia che parla di un mondo esterno in guerra e di un mondo interno nel terrore e nell'odio
(come oggi, 21-mo secolo, con le "paleoguerre" in periferia e le "neo-guerre" al centro) .
“Macbeth sceglie di portare la violenza all’interno”, spiega Franco Branciaroli. “Se in più anche la parte femminile si snatura e prende caratteristiche maschili, allora il caos è totale. Macbeth viene infatti ‘sedotto’ all’ambizione dalle streghe e indotto all’assassinio da sua moglie. Ma il dramma è ancora più complesso e tremendo: Macbeth, uccidendo il re, simbolo del padre e del divino, uccide la sua stessa umanità ed entra in una dimensione di solitudine dove perde tutto, amore, ragione, sonno, scopo di vivere. Macbeth è la tragedia del male dell’uomo”, conclude il regista, “della violazione delle leggi morali e naturali e dell’ambiguità, del caos, della distruzione che ne consegue. Un rovesciamento di valori significativamente testimoniato dal canto ambiguo e beffardo delle streghe: Il bello è brutto, e il brutto è bello”alla ricerca del carattere profondo e universale di uno dei più complessi personaggi del genio shakespeariano. Dentro lo spazio scenico quasi metafisico - una scatola nera tagliata da luci spettrali, con cambi scanditi da un sipario che cala come una ghigliottina - la recitazione è enfatica, antinaturalistica, esalta la vertigine poetica del testo. Il suo Macbeth prende la forma tremante di un malinconico, pavido e incapace di scegliere: è soltanto per effetto di una fantasia di potere che il barone scozzese sovverte con efferata violenza tutte le leggi morali e naturali. Sotto l’influsso delle profezie delle streghe e dell’ambizione della Lady, che si fa motore dell’azione al suo posto, Macbeth, inizia quasi inconsapevole la sua opera sanguinaria, uccidendo, non più come un guerriero ma come una belva, anche la propria umanità.

INFO:
www.teatrobonci.it
Sipario ore 21, domenica ore 15,30.

Sabato 12 novembre alle ore 18,30 nel Foyer del Teatro la Compagnia incontra il pubblico: l’ingresso è libero.

Lo spettacolo sarà audiodescritto per non vedenti e ipovedenti, progetto "Un invito al Teatro - No limits".
Per informazioni e/o prenotazioni è possibile contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì: [email protected] tel. 0543 712819.


prezzi: intero € 25, ridotto € 18, speciale Giovani e loggione € 15
speciale Scuola € 10
prevendita €1
biglietteria 0547 355959 - [email protected]

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Ufficio Stampa