L’associazione Il Nodo Fatato di Lecce accoglie nuovi iscritti per la rivoluzione del Tempo
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L’associazione “Il Nodo fatato”, al suo quarto anno di attività, si apre al nuovo vento portato dall’estate e invita nuovi iscritti e sostenitori delle sue molteplici attività sociali. Con sede in Villa Elena – Centro di Gravità permanente in via Giuseppe De Roma 4 – propone di far parte di un progetto rivoluzionario: donare tempo al tempo.
La Banca del tempo è una delle attività portate avanti, con riferimento ad un circuito internazionale che annovera plurime associazioni, con un obiettivo ambizioso: fermare il tempo, dedicarlo, trasformarlo e riaverlo. La presidente Anna Carlà spiega di cosa si tratta: “La Banca del tempo è uno scambio di saperi e di fare. Rientrerebbe come tipologia nel terzo settore e in effetti è un’iniziativa solidale”.
Cosa accade in questa banca del tempo a disposizione di tutti? Essa si basa sul concetto di moneta complementare, per cui l’iscritto viene dotato di assegni-moneta rappresentativi del tempo che si sta scambiando: un artigiano offre la sua valenza manuale per due ore e ottiene un credito di pari entità. Può così chiedere l’aiuto di un giardiniere per sistemare la sua casa. Un’insegnante si rende disponibile per un giorno alla settimana e può interpellare un idraulico per un problema nella cucina.
Una sorta di baratto in cui il mistero del tempo diventa un quanto visibile e tangibile, in un flusso bidirezionale in cui si ferma, acquista consistenza, si impreziosisce di relazioni, acquista una veste benefica e ritorna a soddisfare l’individuo. Il tempo alleato in una banca. Una rivoluzione.
Le idee di Carlà sono di tale fatta, perché nel Nodo fatato, questo punto di convergenza magica e reale di persone e di conoscenza, si aprono le porte a visioni di uomini che collaborano, si raccontano, investono in se stessi e in quella magica armonia che è la Natura.
L’associazione, infatti, è immersa in un parco, poderoso bacino di alberi e fiori, appena alle porte della città. Qui diversi progetti hanno avuto luogo: l’accoglienza di camminatori e ciclisti – Giorgio Ciaccio e Giampiero Trizzino – ossia di un’umanità che “ancora si fida” sottolinea Carlà, che in diversi periodi dell’anno percorrono l’Italia a piedi o in bici, con una media di 40 km al giorno. Tra i camminatori Anna Rastello e Riccardo Carnovalini (fotografo per il National Geographic) del progetto PasParTu da cui è originato un libro presentato in tutta Italia. Chi li accoglie deve assicurare la notte successiva e “il senso di questo camminare e andare in bici è toccare l’umanità da vicino. È l’Italia che si fida” osserva la presidente.
La prossima svolta è organizzare un campo di sole donne che vogliono lavorare insieme in campagna. L’associazione offre vitto e alloggio al fine di stare insieme e dare tempo a Villa Elena sotto forma di ristrutturazioni e lavori nel parco.
Il Nodo fatato ambisce a far convergere le persone con i loro saperi e i loro mestieri (muratori, operai, artisti) per svolgere tutte le attività associative e ristrutturare con materiale di riuso e riclo che può essere donato: porte, stufe, sedie, mattonelle, tubature, letti. “Senza comprare nulla. Ci rivolgiamo ad imprese che hanno rimanenze e materiale di riuso e al privato” specifica Carlà.
Le attività associative sono:
- Il pranzo sociale: è preparato a Villa Elena la domenica per 10-12 persone. Alimenti a km zero e cucina vegetariana. Il contributo aiuta i lavori di ristrutturazione.
- Accoglienza sociale: sono disponibili 4 posti letto per un soggiorno a contatto con la natura in un ambiente familiare, per un incontro con le tradizioni e la vita familiare del Salento. Gli ospiti diventano parte attiva e condividono la quotidianità.
- Attività per i soci e i tesserati: baby gioco, intrattenimento di anziani, cene, cinema, musica, teatro, reading letterari. In questo ambito Teatroxcasa per casa, una start up di attori che girano l’Italia e portano le loro opere teatrali in casa.
- Home food: vengono preparate cene sociali per autofinanziare e sostenere le attività associative.
In progetto è un mercatino permanente sullo stile di Porta Portese.
Tirando le fila del tempo, l’associazione Il Nodo fatato intende portare avanti un discorso rurale, di resilienza e decrescita felice, non per ritornare al passato, perché il tempo non esiste, ma si crea e si ricrea con l’obiettivo rivoluzionario di essere padroni del proprio tempo e consapevoli di ciò che in esso vi accade. La propria vita.
Per info: Associazione il Nodo fatato di Villa Elena Centro di Gravità permanente su Facebook. cell. 320 19 38 357, e-mail: [email protected]
Articolo e comunicazione a cura di Michela Maffei