La Stagione di Prosa 2011/ 2012 del Teatro Alighieri di Ravenna

Ravenna 2019 . Città candidata Capitale Europea della Cultura.
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Comune di Ravenna . Assessorato alla Cultura
Ravenna Teatro . Teatro Stabile di Innovazione
Ravenna 2019 . Città candidata Capitale Europea della Cultura.

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Stagione di Prosa
Teatro Alighieri Ravenna 2011/ 2012
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24, 25, 26, 27 novembre
Elisabetta Pozzi
Elektra
di Hugo von Hofmannsthal nella traduzione di Carmelo Rifici / regia Carmelo Rifici / Teatro Stabile
del Veneto
La grande personalità di Elisabetta Pozzi si manifesta dall’universo di ruoli femminili particolarmente
complessi che ha impersonato: diretta da grandi maestri come Albertazzi, Lavia, Ronconi, Cobelli,
Stein, è stata Medea, Fedra, La donna del mare. Per le sue interpretazioni è stata insignita di quattro
Premi Ubu, due premi della critica e il Premio Duse. Carmelo Rifici l’ha scelta per Elektra di
Hofmannsthal che la vede protagonista assoluta: confinata nei territori dell’odio che la lega
indissolubilmente alla madre e prigioniera della sua sete di giustizia, è lei che tiene in scacco la vita
delle donne nella reggia di Micene, è lei che arma la mano del fratello Oreste per vendicare
l’assassinio di Agamennone. Dopo, ogni destino seguirà il suo corso.

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13, 14, 15, 16 dicembre
Teatro delle Albe, Fratelli Mancuso
Rumore di acque
di Marco Martinelli / con Alessandro Renda / musiche originali eseguite dal vivo Fratelli Mancuso /
regia Marco Martinelli / Ravenna Festival, Teatro delle Albe‐Ravenna Teatro, “Circuito del Mito”
della Regione Siciliana, Sensi Contemporanei
Rumore di acque è una delle tre opere che compongono il trittico del Teatro delle Albe Ravenna‐
Mazara 2010 che prende Mazara del Vallo come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per
un affresco sull’oggi, davanti a quel Canale di Sicilia, a quella striscia di Mediterraneo, sede negli
ultimi 15 anni di una devastante tragedia. In questo monologo, interpretato da Alessandro Renda, un
generale‐traghettatore di anime tiene il conto dei morti annegati nel tentativo di raggiungere
l’Europa dalle coste dell’Africa, accompagnato dai musicisti Enzo e Lorenzo Mancuso che, con le loro
potenti voci di satiri antichi, sembrano gridare il dolore dell’umanità dal fondo di un abisso, dando
corpo a quello che Martinelli definisce “oratorio per i sacrificati”. Lo spettacolo è patrocinato da
Amnesty International.

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18, 19, 20, 21 gennaio
Enzo Vetrano, Stefano Randisi
L’uomo, la bestia e la virtù
di Luigi Pirandello / regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi / Teatro Stabile di Sardegna, Diablogues
Vincitori di numerosi premi, come il Premio Hystrio‐Anct e gli Olimpici del Teatro, Enzo Vetrano e
Stefano Randisi si distinguono per la capacità di riconoscere alla tradizione la possibilità di essere
modernissima e di parlare al pubblico con linguaggio contemporaneo. Dopo il successo di Pensaci,
Giacomino! tornano all’Alighieri con L’uomo, la bestia e la virtù. La situazione è di quelle al limite del
possibile, un paradossale risvolto di quella società claustrofobica e piena di convenzioni che
Pirandello ha saputo scardinare, pezzo dopo pezzo, coi suoi affondi letterari e teatrali. Paolino è
l’amante della signora Perella, moglie del Capitano da anni lontano da casa. Un’inopportuna
gravidanza minaccia di sovvertire quest’ordine e, nella cieca frenesia di difendere la virtù, ricorrendo
a sotterfugi, pozioni, estorsioni, l’uomo nega la propria umanità e calpesta e travolge pudore, dignità,
sentimenti.

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2, 3, 4, 5 febbraio
Umberto Orsini
La resistibile ascesa di Arturo Ui
di Bertolt Brecht / regia Claudio Longhi / Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma
Quattro settimane di tutto esaurito al Teatro Argentina di Roma, hanno fatto di questo spettacolo
l’evento del 2011. Una magistrale interpretazione di Umberto Orsini dà corpo al testo scritto dal
drammaturgo tedesco nei primi passi d’esilio ‐ 1941 ‐ proprio per oggettivare la “resistibile” ascesa
del nazionalsocialismo nella Berlino degli anni Trenta. Trasferendo l’azione in una coeva Chicago (il
gangster Arturo Ui è un satirico “alias” di Adolf Hitler), Brecht soffia sulle braci del capitalismo
rampante americano per raccontare come siano stati proprio il capitale, e le sue leggi di mercato, a
favorire l’avvento del nazismo al quale c’era la possibilità di opporre resistenza.
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17, 18, 19 febbraio*
Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari
Il catalogo
di Jean Claude Carrière / adattamento e regia Valerio Binasco / Star Dust International
La regia di Valerio Binasco sorvola sull’apparenza glamour della commedia di Jean Claude Carrière
(sceneggiatore e commediografo, collaboratore tra gli altri di Buñuel) per concentrarsi sulla
sregolatezza delle relazioni umane, raccontandola con una immediatezza da saop‐opera ma, al
tempo stesso, caricandola di significati grazie a due dei volti più apprezzati del cinema d’autore. È un
tragicomico incontro‐scontro di universi paralleli e apparentemente estranei: Ennio Fantastichini è
Jean‐Jacques, un Don Giovanni nevrotico e solitario, che conduce una vita scandita tra le giornate al
lavoro e le notti con donne sempre diverse, che cataloga, appunto, in un quaderno; Suzanne (Isabella
Ferrari) è la graziosa e svagata ragazza che gli spagina la vita, rendendolo mano a mano più intimidito
e smarrito.


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29 febbraio, 1, 2, 3 marzo
Marco Paolini
ITIS Galileo
di Francesco Niccolini e Marco Paolini / Michela Signori, Jolefilm
Marco Paolini costruisce uno spettacolo con intelligenza e ritmo, mettendo in gioco il suo particolare
modo d’essere ironico, fatto di accelerazioni, battute improvvise e qualche riferimento all’attualità.
Al centro c’è la vita di Galileo Galilei, con temi che ritornano, fili che s’intrecciano, accurati riferimenti
storici, filosofici e scientifici: Paolini ne segue le tappe fondamentali, tra Padova, Firenze, Roma, sullo
sfondo di un’Europa percorsa da furiosi dogmatismi e insieme da un’ansia straordinaria di ricerche e
di scoperte, con il gusto di verificare, mettere in dubbio, affrontare nuove ipotesi.


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16, 17, 18 marzo*
Teatro dell’Elfo
The History Boys
di Alan Bennett / traduzione Salvatore Cabras e Maggie Rose / con Elio De Capitani / regia
Ferdinando Bruni e Elio De Capitani / Teatridithalia
Interprete di successo, diviso tra teatro e cinema (impersona Berlusconi nel Caimano di Nanni
Moretti), Elio De Capitani è protagonista della pièce teatrale di Alan Bennett dal grande successo di
pubblico e critica (sei Tony Award e film di culto nel 2006). Cos’è la conoscenza, su cosa si costruisce
un patrimonio culturale, qual è il valore di un vero maestro? The History Boys racconta il percorso di
un gruppo di ragazzi inglesi nel periodo pre‐esame di ammissione al college. Otto personalità, otto
storie diverse: a guidarle Hector, un insegnante eclettico e anticonformista. È uno spettacolo corale,
fatto di riflessioni taglienti e ironiche, in cui l’educazione viene sviscerata e analizzata senza retorica:
il nozionismo, l’apparenza, la verità e la veridicità, fino al conflitto tra la passione idealistica e una vita
fondata sul cinismo.

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28, 29, 30, 31 marzo
Fabrizio Gifuni
L’ingegner Gadda va alla guerra
(o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro)
un’idea di Fabrizio Gifuni / da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare / regia Giuseppe Bertolucci /
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Rivelazione Europea al Festival di Berlino, Globo d’Oro, Premio Flaiano; e ancora Nastro d’argento
per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, sono solo alcuni dei riconoscimenti conferiti a
Fabrizio Gifuni. In questo spettacolo (che gli è valso il Premio Ubu come miglior attore), Gifuni dà
voce al Gadda dei Diari di guerra e di prigionia e di Eros e Priapo, capace di squarciare il velo su
qualsiasi retorica patriottarda e sulle storture di una Storia ciclicamente “fuori dai cardini”. Scrittore
tra i più grandi del ‘900, attraverso una analisi spietata del proprio privato (la partecipazione al primo
conflitto mondiale, i campi di prigionia, la morte del fratello), si conquista il diritto all’invettiva
pubblica, il cui flusso inarrestabile sconfina verso l’indagine dei meccanismi cronici per cui il popolo
italiano prova periodicamente attrazione verso un dittatore affetto da delirio narcisistico.
10 febbraio Teatro Rasi ore 21 fuori abbonamento
Gianrico Carofiglio/Teatro Kismet OperA
La manomissione delle parole
performance d’autore / di Gianrico Carofiglio / regia Teresa Ludovico
Magistrato, senatore della Repubblica e autore di “legal thriller” di successo, Carofiglio costruisce
un’indagine letteraria, politica e giudiziaria a partire da alcune citazioni di personaggi diversissimi tra
loro ‐ da Aristotele a Cicerone, da Dante a Primo Levi, da Italo Calvino a Nadine Gordimer, da Obama
a Bob Dylan ‐ per mettere a fuoco il senso di parole quali vergogna, giustizia, ribellione, bellezza e
scelta. Parole private del loro significato, svuotate e abusate. Per raccontare è necessario ridare loro
senso, consistenza e respiro. E per fare questo si deve farle a pezzi e poi ricostruirle.


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19 marzo Teatro Alighieri ore 21 fuori abbonamento
Giuseppe Battiston, Gianmaria Testa
18 mila giorni
Il pitone
di Andrea Bajani / musiche originali Gianmaria Testa / regia Alfonso Santagata / Fuorivia, Fondazione
Teatro Stabile Torino
Giuseppe Battiston (pluripremiato attore di cinema e recente Premio Ubu come miglior attore
italiano) e il cantautore Gianmaria Testa, affrontano un testo dello scrittore torinese Andrea Bajani
(Premio Lo Straniero 2008 consegnato proprio a Ravenna) diretti da Alfonso Santagata, uno dei più
importanti esponenti del teatro italiano contemporaneo. 18 mila giorni è la storia di un uomo di
cinquant’anni che perde il lavoro e con esso anche tutta la sua vita e il senso delle cose. Se ne sta
asserragliato in un appartamento diventato una sorta di discarica di cose, ricordi e sentimenti; solo,
senza moglie e figlio che lo hanno abbandonato.



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Inizio spettacoli ore 20.30, domenica ore 15.30 / *Doppia replica ore 15.30 e 20.30
La Direzione si riserva di apportare le modifiche che cause di forza maggiore imporranno.
Per maggiori informazioni
Contatto
Giancarlo Garoia
RETERICERCA
Forlì Italia
[email protected]
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