Marco Carra: oggi inizia l'iter della mia legge sull'agricoltura sociale

È soddisfatto Marco Carra, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, relatore del testo, che oggi mercoledì 28 giugno 2017, in Commissione, inizi l’iter del progetto di legge ‘Disposizioni in materia di agricoltura sociale’
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - economia) “Finalmente inizia la discussione del progetto di legge che ho depositato nel 2014 e che interessa molte aziende – spiega Carra –. Reinserire nel mondo del lavoro soggetti svantaggiati, come ex detenuti, ex alcolisti, ex tossicodipendenti, malati psichici, persone diversamente abili, e occuparsi di iniziative di carattere sociale, mandando avanti molto bene un’azienda agricola, una cooperativa o un agriturismo di successo, ottenendo finanziamenti, attraverso il Piano di sviluppo rurale, quindi direttamente dai fondi europei, ma anche le terre confiscate alla mafia, è quello che si propone la legge. Tutto questo potrebbe essere presto possibile per le aziende che in Lombardia fanno agricoltura sociale, ma soprattutto potrebbe aprire un ventaglio di opportunità anche per altri che finora non sapevano come muoversi, proprio perché manca un quadro normativo”. Per Carra, adesso, “diamo l’avvio a questo percorso che entra a pieno titolo nella filosofia di come intendiamo noi l’agricoltura. Ovvero, sostenibile, incentrata sulla filiera corta, e dunque anche sociale. Quindi, una nuova forma di agricoltura, però con un’attenzione agli ultimi e al disagio sociale. Molte aziende, in Lombardia, già fanno agricoltura sociale, ma senza alcuna norma”. E per quanto riguarda la proposta di legge, “al di là delle linee di principio, abbiamo dato una visione sociale che la porta ad allargare il campo. Lo scopo del progetto di legge è un pieno riconoscimento dell’agricoltura sociale e prevede come attività di quest’ultima l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, l’assistenza e la riabilitazione delle persone con disabilità, l’accoglienza di persone fragili, l’integrazione di minori e adulti. Prevediamo, inoltre, che ci sia un accreditamento per le aziende, un albo, che abbiano delle premialità, ossia titoli preferenziali per partecipare a bandi e misure del Piano di sviluppo rurale, in costruzione in questo momento, e quindi possano accedere a finanziamenti che già sono previsti, quelli della Pac. Ma le premialità devono riguardare anche la fornitura, se offrono prodotti per le mense, e la distribuzione delle terre confiscate alla mafia”.
Ufficio Stampa