Dividendo 6,8% a cedola mensile - Nuovo ETF per il portafoglio

Nel report di oggi presentiamo un nuovo ETF a dividendo mensile e due società quotate a Wall Street a cedole crescenti che acquistiamo con l’obiettivo di potenziare la rendita complessiva dei nostri portafogli modello.
London, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Gli ETF stanno vivendo un grande boom di raccolta in tutto il mondo. The Barron’s, il prestigioso settimanale finanziario Usa in edicola oggi, ha dedicato a questo trend un lungo articolo di prima pagina. Complessivamente, gli ETF stanno per raggiungere la soglia record di un triliardo di dollari di patrimonio complessivo. Al 31 ottobre scorso infatti, il totale del patrimonio segnava la cifra di 940 miliardi di dollari, in rialzo di +18,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ripartito su più di 1.000 ETF. SPDR Gold Trust, diventato uno uno dei fondi più grandi del mondo, da solo detiene lingotti d’oro depositati a Londra per oltre 60 miliardi. Gli investitori, preoccupati da possibili incrementi dell’inflazione e da debiti pubblici a livelli sempre più elevati stanno diversificando e acquistando in maniera crescente materie prime e metalli preziosi. Il cotone ad esempio, in soli tre mesi ha raddoppiato le sue quotazioni e lo stesso ha fatto di conseguenza Ipath Dow Jones UBS Cotton, l’ETF specializzato sul cotone. Tra poco dovrebbe uscire sul mercato un altro strumento strategico, che permetterà di acquistare fisicamente il rame, uno dei metalli più importanti a livello mondiale. Dal momento che il rame viene attivamente usato in tutte le più importanti infrastrutture, con una domanda in continua crescita a causa del forte sviluppo di paesi come Cina ed India, è probabile che questo nuovo ETF sarà destinato ad un grande successo sul mercato.

ETF Italia – Attualmente il nostro portafoglio ETF è formato da 21 ETF e 4 fondi chiusi, tutti quotati sulla borsa di Milano e facilmente acquistabili con qualsiasi banca e operatore di trading online. Il modello risulta ben diversificato su tutte le principali asset class. Composizione del portafoglio al 15 novembre:

Azioni internazionali 57%
Immobili 23,2%
Materie prime e metalli preziosi 13%
Obbligazioni 6,3%
Cash 0,5%

Nel report di oggi inseriamo un nuovo ETF nel portafoglio che ci permetterà di aumentare in maniera più decisa la rendita complessiva del modello in termini di dividendo.

Nuovo ETF per il portafoglio: Dividendo 6,8% con distribuzione cedola mensile

Il nuovo ETF di oggi presenta una caratteristica che lo rende particolarmente appetibile per i nostri lettori che desiderano ottenere dai propri portafogli rendite stabili e frequenti. Questo particolare strumento, innovativo per il mercato italiano, prevede infatti la distribuzione di una cedola mensile, attualmente posizionata ai massimi livelli di mercato. Per raggiungere questo obiettivo, l'ETF investe in un paniere di circa 70 titoli obbligazionari ad alto rendimento emessi dai principali paesi emergenti, ottenendo una rendita media cedolare al 6,8% su base annua. In sintesi, acquistando questo fondo gli investitori possono diversificare una fetta del patrimonio sull’interessante mercato delle obbligazioni a rating inferiore, beneficiando delle elevate rendite previste da questo comparto e riducendo contestualmente i rischi derivanti dall’acquisto di singoli titoli. Il vantaggio di ottenere una rendita mensile elevata, in un momento di rendimenti obbligazionari ai minimi storici, non può che far aumentare l’interesse per questo tipo di strumento. Molti tra i principali paesi emergenti, a causa delle forti crescite economiche, detengono oggi debiti pubblici rapportati al PIL decisamente inferiori rispetto a molte delle principali economie più sviluppate.
Secondo i dati pubblicati per il 2010 dal Fondo Monetario Internazionale, il debito pubblico del Brasile è pari al 64% del Pil, quello della Cina pari al 21,8%, mentre quello della Russia si attesta attualmente appena al 7% del Pil. Questi dati contrastano in maniera evidente con il 121% dell’Italia, il 97,5% degli Stati Uniti e il 227% del Giappone. Sempre secondo le stime del Fondo Monetario, nel 2014 le maggiori economie nel G20 raggiungeranno una incidenza complessiva del debito pari al 114% del Pil, mentre i principali paesi emergenti scenderanno dall’attuale 39,9% al 35% del Pil. Paradossalmente, il rischio di investire in obbligazioni dei paesi emergenti potrebbe essere inferiore in prospettiva rispetto a quello dei paesi già sviluppati. In aggiunta, le obbligazioni emergenti mantengono una bassa correlazione con l’andamento dei mercati azionari e permettono quindi una maggiore stabilizzazione delle performance complessive dei portafogli.
Il fondo investe attualmente in 67 titoli di stato emessi in dollari da paesi tra i quali Brasile, Russia, Turchia, Libano, Indonesia e Filippine. Il primo titolo per importanza nel fondo è Russian Federation 31/03/2030 tasso 7,5%, seguito da Republic of Philippines 14/01/2031 tasso 7,75%.

Il rating complessivo attribuito da Moody’s al portafoglio obbligazionario del fondo è Ba2 e nonostante questo quoti in Euro, la perfomance è condizionata anche dal rapporto di cambio dollaro/euro. L’ETF raccoglie tutte le cedole delle singole obbligazioni e le distribuisce ai partecipanti su base mensile. Il rendimento medio attuale è pari al 6,8% su base annua, attestandosi come l’ETF a maggiore dividendo tra tutti i titoli che compongono il nostro portafoglio. La prossima cedola è prevista in pagamento per il 22 dicembre. Destiniamo a questo nuovo investimento una quota pari al 2,2% del portafoglio con un controvalore pari a 28 azioni. Comprare in data di oggi il titolo.

Per fare spazio al nuovo ingresso, vendiamo sempre in data di oggi 9 azioni db x-trackers II Emerging Markets Liquid Eurobond Index ETF, chiudendo la posizione e realizzando un buon guadagno di +4,99% in soli 4 mesi dalla nostra raccomandazione del 27 luglio scorso.
30 novembre, data del prossimo aggiornamento mensile.

Top Analisti – Questo modello raggruppa in un unico portafoglio le raccomandazioni di un pannello di oltre 25 tra i maggiori Guru e analisti finanziari internazionali, presenti nelle migliori classifiche internazionali di reddito. Replicando questo modello, è possibile rimanere sempre allineati con le strategie dei grandi portafogli internazionali, con i titoli che sono seguiti e monitorati dal momento dell’acquisto fino alla vendita. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi, Top Analisti vanta una performance record, con un rendimento pari a +66,3%, contro un risultato di +28,5% per l’indice S&P500 nello stesso periodo. Questo portafoglio è preferito da quei lettori che privilegiano rendite stabili, dal momento che Top Analisti vanta attualmente più di 200 cedole annue, distribuite nel corso dei 12 mesi e accreditate con regolarità in conto corrente. In questo contesto, nel report di oggi presentiamo due società con una lunga storia di dividendi in crescita al centro dell'attenzione degli analisti in queste ultime settimane.

Comprare quando i manager comprano – 48 anni di crescite del dividendo

La prima società di oggi è uno dei titoli con il maggiore peso percentuale nel nostro modello Top Analisti, con una quota pari al 3,4% del totale del portafoglio. Si tratta di un grande campione del dividendo ed è attualmente presente nel portafoglio di molti dei più grandi Guru e investitori internazionali. Warren Buffet, noto per i suoi grandi successi in borsa e per la sua capacità di investire su aziende di qualità superiore, ha destinato una importante quota del suo portafoglio su questa società. Questa multinazionale vanta una lunga storia di crescite ininterrotte del dividendo, con ben 48 anni consecutivi di incrementi, trasformandosi in una vera macchina da reddito, e diventando una partecipazione chiave per ogni portafoglio internazionale che punti a performance superiori nel medio lungo termine. Ritorniamo oggi su questa società principalmente per tre ragioni:

1) L’azienda ha comunicato eccellenti risultati trimestrali – La società per il terzo trimestre consecutivo ha battuto le stime degli analisti confermando un deciso trend di crescita. Gli utili del terzo trimestre sono stati pari a 0,92 dollari per azione, contro 0,89 dollari attesi dagli analisti.

2) La società continua a beneficiare delle forti crescite dei paesi emergenti e in questo contesto sta effettuando importanti investimenti nelle nuove aree del mondo che dovrebbero far lievitare i fatturati nel prossimo futuro. Investire su questa società significa quindi orientare il portafoglio verso i mercati destinati ai maggiori tassi di crescita dei prossimi anni, rimanendo però posizionati su una delle più stabili e sicure realtà di tutto il panorama finanziario internazionale.

3) La terza motivazione è attualmente forse la più importante. I manager della società stanno acquistando azioni sul mercato. La regola di Wall Street è che quando i direttori acquistano, conviene sempre accodarsi al trend. Dal loro osservatorio privilegiato i manager possono infatti conoscere per primi e meglio le strategie e le prospettive future della propria azienda. Dal momento che nessuno investe con la prospettiva di perdere denaro, questo significa che quando i manager comprano sul mercato azioni della propria azienda dimostra che questi sono abbastanza sicuri delle prospettive di guadagno future della società che amministrano. Fortunatamente, negli Stati Uniti gli acquisti dei manager sono dati pubblici, e chi ha mansioni direttive in aziende quotate è obbligato a dare immediata comunicazione alla SEC di tutti gli acquisti e vendite effettuate sui titoli delle proprie società, anche se si tratta di poche migliaia di dollari. A distanza di poche ore, il mercato viene quindi subito a conoscenza di ogni movimento degli “insiders”. In questo contesto, nei giorni scorsi un autorevole membro del consiglio di amministrazione di questa multinazionale ha effettuato importanti acquisti sul titolo. In particolare, il 2 novembre questo direttore ha acquistato in borsa 120.000 azioni di titoli della società, per un controvalore di 7,3 milioni di dollari, seguito subito dopo da un altro investimento al 12 novembre per ulteriori 270.000 azioni per un controvalore di 16,9 milioni. In soli 10 giorni, il manager ha quindi investito su questo titolo quasi 25 milioni, che vanno ad aggiungersi agli oltre 47 milioni investiti sul titolo lo scorso anno. A conferma del perfetto timing dei manager, i due investimenti effettuati da questo direttore lo scorso anno mostrano già una plusvalenza di ben 16,2 milioni pari a +34% in meno di 12 mesi. I due acquisti dei giorni scorsi, sono invece stati perfezionati alle stesse quotazioni presenti oggi sul titolo e su queste basi ci accodiamo alle scelte del manager, sfruttando il trend e presentando nuovamente il titolo per ulteriori acquisti.

Il dividendo attuale è pari a 2,8% annuo, corrisposto in rate trimestrali. Anche se da una prima osservazione il dividendo può sembrare contenuto, la sua entità non deve trarre in inganno. Il dividendo è infatti cresciuto ogni esercizio nel corso degli ultimi 48 anni. Soltanto negli ultimi 5 anni, il tasso di crescita è stato pari a +10,4% annuo. A causa di queste politiche aziendali fortemente orientate verso gli azionisti, chi ha investito 100.000 dollari sul titolo nel 1990, ottiene oggi un dividendo sul capitale investito pari a 18.050 dollari annui corrispondenti al 18% di rendita annuale, con un sorprendente 4,5% ogni trimestre, senza considerare che il montante del capitale è pari a 646.000 dollari, oltre sei volte il controvalore originariamente investito. Nonostante questi guadagni, secondo gli analisti il titolo appare sottovalutato e quota ancora agli stessi livelli di dieci anni fa, nonostante i fatturati siano cresciuti ogni anno ad un tasso di +5% e gli utili di +11,6%. Il price earning è pari a 16 volte gli utili attesi per l’anno in corso e su queste basi gli analisti assegnano al titolo un rating di STRONG BUY con un target a 3-5 anni pari a +48% dai livelli attuali. Abbiamo destinato a questo investimento una quota pari al 3,4% del modello, con un controvalore pari a 400 azioni. Comprare in data di oggi il titolo, sulla scia promettente degli acquisti effettuati in questi giorni dai manager aziendali.

Dividendo 8,8% - Nuova società di trasporti navali di materie prime

La seconda società di oggi è una delle storie di maggiore successo tra i titoli del nostro modello Top Analisti. Raccomandata nel report del 22 giugno scorso, la società vanta già una performance di +15,88%, a cui si aggiungono i ricchi dividendi distribuiti pari all’ 8,8% calcolato sui prezzi attuali e al 10,40% calcolato sul nostro prezzo di acquisto. La ripresa dell'economia a livello globale favorirà una rapida crescita del trasporto merci via mare, con aumenti dei ricavi per i maggiori operatori del settore. In questo contesto, le materie prime saranno le favorite negli scambi commerciali. La società di cui stiamo parlando, quotata a New York, risulta tra le meglio posizionate per cogliere questo potenziale boom. Abbiamo preferito questa azienda in quanto opera come LP, Limited Partnership, un particolare tipo di struttura che obbliga a distribuire ai soci tutto l'utile maturato in cambio di agevolazioni fiscali. E' una struttura simile per certi aspetti ai REIT, i fondi immobiliari USA che vengono oggi riproposti in molti paesi. Proprio a causa di questo particolare status, la società è in grado di remunerare gli azionisti con maxi dividendi annui corrisposti in rate trimestrali. Il business della società è facilmente comprensibile: l'azienda detiene attualmente una flotta di 14 navi di proprietà che noleggia chiavi in mano alle maggiori compagnie internazionali di trasporto, percependo flussi regolari sottoforma di canoni di affitto che gira agli azionisti. E' una società verticalmente integrata in un gruppo di navigazione via mare che vanta 55 anni di storia e che opera nel settore dei trasporti marittimi "drybulk". Le navi vengono noleggiate con contratti di lungo termine, con una durata media di circa 4,4 anni. La flotta è composta da navi moderne, tra cui le Panamax e Capesize. Con la sigla Panamax si indicano le navi le cui dimensioni permettono il loro passaggio nelle chiuse del canale di Panama. Le chiuse del canale misurano 304,8 m di lunghezza, 33,5 m di larghezza e 25,9 m di profondità. Pertanto le dimensioni massime delle navi Panamax sono di 294 m di lunghezza, 32,3 m di larghezza e 12,04 m di pescaggio. Sono navi altamente flessibili in grado di trasportare una vasta gamma di prodotti drybulk, compresi i minerali di ferro, carbone, grano e fertilizzanti e di essere accolte nella maggior parte dei principali porti di scarico, mentre le navi Capesize sono principalmente destinate al trasporto di minerali di ferro e carbone. Nonostante la consistente cedola, il titolo appare attualmente sottovalutato, con un price earning pari a sole 14,3 volte gli utili attesi per l'anno in corso. Investire in questa società significa in sintesi incassare con regolarità gli “affitti” derivanti dal noleggio delle navi. Nonostante il rialzo degli ultimi mesi, il titolo mantiene un rating di STRONG BUY, con un dividendo atteso pari a 8,8% annuo e crescite previste degli utili per i prossimi 3-5 anni pari a +4,33% annuo. Abbiamo destinato a questo investimento una quota pari al 2,1% del portafoglio, con un controvalore pari a 836 azioni. Comprare in data di oggi il titolo o mediare nelle prossime settimane su eventuali debolezze.

Regola base: disciplina di investimento

Noi consideriamo lo stile "value classico" come un metodo disciplinato, conservativo e di buon senso. Investire "value" è a nostro avviso il modo migliore per approcciare il mercato nel lungo termine. (London Market Research Ltd)
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