CON “FILUMENA MARTURANO”, IN ANTEPRIMA PER IL VENETO, LILIANA CAVANI INAUGURA LA STAGIONE DEL COMUNALE DI LONIGO

Con lo spettacolo in esclusiva per il Veneto Filumena Marturano si aprono, sabato 5 novembre, le porte del Teatro Comunale di Lonigo, a Vicenza. Sul palcoscenico della stagione pensata dal direttore artistico Alessandro Anderloni, la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rappresentata nel mondo, certamente uno dei capolavori di Eduardo De Filippo.
Lonigo (Vicenza), (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo) Con questo spietato spaccato di italianità, debutta nella regia di prosa un “maestro” del cinema. Si tratta di Liliana Cavani a dirigere i due splendidi attori della scena napoletana, entrambi allievi del grande Eduardo: Mariangela D’Abbraccio nel ruolo del titolo e Geppy Gleijeses a vestire i panni di Domenico Soriano. Interpretazioni intense e straordinarie nella produzione teatrale (Gitiesse Artisti Riuniti) che ha debuttato lo scorso luglio, con successo di pubblico e di critica, al Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Altrettanto acclamati in scena anche Mimmo Mignemi e Nunzia Schiano oltre ad Elisabetta Mirra, Fabio Pappacena, Ylenia Oliviero, Gregorio De Paola, Agostino Pannone ed Eduardo Scarpetta ad interpretare personaggi complessi e mai scontati; scene e costumi sono di Raimonda Gaetani, le musiche di Teho Teardo.

“L’idea di Filumena Marturano mi nacque alla lettura di una notizia – raccontò Eduardo De Filippo –: una donna a Napoli, che conviveva con un uomo senza esserne la moglie, era riuscita a farsi sposare soltanto fingendosi moribonda. Questo era il fatterello piccante, ma minuscolo; da esso trassi la vicenda ben più vasta e patetica di Filumena, la più cara delle mie creature”.
Scritta in origine per la sorella Titina che diede vita ad un intenso personaggio femminile, Filumena Marturano fu messa in scena per la prima volta Napoli nel 1946 ed interpretata poi da grandi attrici: Regina Bianchi, Pupella Maggio, Valeria Moriconi, Isa Danieli, Lina Sastri e Mariangela Melato. È la storia di una donna caparbia e determinata, perseverante ed ostinata, con un passato di lotte e di tristezze, decisa a difendere il destino dei suoi figli e ad affermare il sogno della famiglia. Bisogno di unità, stabilità, dignità che difende in maniera quasi eroica: è una madre coraggio che incontra un uomo borghese, viveur ed egoista. E diventano, insieme, i protagonisti di una grande passione.

Costretta dalla povertà alla prostituzione, la giovane Filumena incontra don Mimì, Domenico Soriano, che con la promessa dell’amore la convince ad abbandonare l’antico mestiere. Per anni la donna attende, in silenzio, che l’uomo faccia un passo avanti. All’annuncio delle nozze di don Mimì con una procace infermiera, Filumena finge di essere sul punto di morte e costringe Domenico a sposarla. Scoperto l’inganno, l’uomo va su tutte le furie. La donna, con dignità, accetta la pratica di annullamento rivelando di avere tre figli, uno dei quali di Soriano. Non rivela quale, per evitare favoritismi: è madre “a tutte e tre” perché “e’ figlie so’ ffiglie…e so’ tutte eguale”.
Per maggiori informazioni
Contatto
Ufficio stampa
Teatro Comunale di Lonigo
(Vicenza) Italia
Ufficio Stampa
Ufficio stampa
Teatro Comunale di Lonigo
(Vicenza) Italia
[email protected]
Allegati
Slide ShowSlide Show
Non disponibili