Marco Carra: no caporalato anche in Lombardia

Bene l'approvazione della legge in Parlamento.
Milano , (informazione.it - comunicati stampa - economia) Il fenomeno del caporalato è da sempre considerato uno di quelli di maggior rilevanza nel quadro delle attività mafiose. Nel Rapporto Ecomafie 2016 viene individuato come fenomeno in espansione: 713 casi di caporalato individuati dalle autorità ispettive e 80 distretti agricoli - indistintamente da nord a sud - che hanno registrato il ricorso a pratiche di sfruttamento di manodopera.
Tra l'altro nel 2015 le ispezioni effettuate sono salite del 59% e oltre il 56% dei lavoratori trovati nelle aziende indagate sono risultati parzialmente o totalmente irregolari e nel loro insieme si avvicinano alle 430 mila unità, di cui 100 mila sono considerati in condizione di grave sfruttamento e vulnerabilità abitativa.
Il fenomeno non è solo italiano, visto che in Europa si stimano circa 880 mila lavoratori e lavoratrici di ogni nazionalità sotto il ricatto del lavoro forzato, ma un dato è certo: la situazione italiana costituisce una percentuale più che significativa del contesto europeo.
Non ne è esente la nostra regione dove sono stati riscontrati fenomeni di irregolarità che impongono una riflessione collettiva sulle forme di sfruttamento del lavoro e sulla necessità di debellarle.
Per questo la commissione Antimafia del Consiglio regionale ha deciso di farsi sentire presso il Parlamento in occasione dell'approvazione della legge per il contrasto al lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Ufficio Stampa