La metà degli italiani si considera turista rurale

Il primo studio che analizza la domanda di turismo rurale . 8 italiani su 10 hanno modificato le proprie vacanze per effetto della crisi economica. Il turista rurale italiano è campione del last-minute
Madrid, (informazione.it - comunicati stampa - turismo) Il 51% degli italiani afferma essere turista rurale. Ê questa la prima conclusione de “La Radiografia del Turista Rurale 2010”, ricerca elaborata da www.Toprural.it in collaborazione con Sondea, società indipendente di analisi di mercato.
Dallo studio si evince l’importante ruolo giocato della crisi economica nella trasformazione delle abitudini di vacanza degli italiani.

L’analisi è il risultato di una ricerca di mercato su un campione di 1.006 interviste ed è tesa ad analizzare, in maniera indipendente e per il secondo anno consecutivo, il fattore “domanda” di turismo rurale. Per la specificità delle sue caratteristiche, la Radiografia del Turista Rurale rappresenta un caso unico in Italia.

Gli effetti della crisi sul turismo.
Il 78% degli italiani ha modificato i propri piani per le vacanze conseguentemente alla congiuntura economica. Il 24% ha cercato un alloggio meno caro, il 22% ha ridotto i giorni della propria vacanza, il 12% ha invece ridotto la spesa in attività complementari. Un 11% ha scelto, infine, una destinazione più vicina alla propria residenza.

Si viaggia meno, ma un terzo dei turisti rurali viaggia addirittura di più.
Quasi la metà dei turisti rurali italiani afferma aver frequentato meno gli agriturismi con riferimento all’anno anteriore (il 48%). Il 52% del campione restante afferma aver almeno mantenuto questa frequenza: ben il 33% (un turista rurale su 3) ha addirittura aumentato il consumo del prodotto agriturismo. Si pratica il turismo rurale 2,4 volte l’anno. La durata media di ogni singola esperienza è di 3 notti.

83€ di spesa al giorno per persona, il 65% va in affitto.
I turisti rurali italiani hanno speso durtante il 2010 una media di 83 euro a testa/giorno per le proprie vacanza in agriturismo, il 65% dei quali sono stati destinati alla sola spesa di affitto (vale a dire 54€ per persona/giorno).

Il prezzo è un fattore determinante nella scelta di un agriturismo (il 53% dei turisti rurali lo considera molto importante), anche se è la pulizia (molto importante per il 62% dei turisti rurali) la caratteristica maggiormente presa in considerazione. Il 60% dei turisti rurali giudica basso il prezzo medio per un agriturismo, contro il 40% che invece lo giudica caro.

In agriturismo insieme al proprio compagno e nei week-end.
Gli italiani preferiscono l’agriturismo in compagnia del proprio compagno/a (il 51% del campione), con il proprio coniuge ed i figli (il 31% dei turisti rurali). Solo un 26% pratica il turismo rurale con i propri amici.

La ricerca di rivela anche le occasioni preferite dai turisti rurali italiane per soggiornare in agriturismo e sono i fine settimana (scelti dal 51% del campione) ed i ponti (il 43% del campione). Solo il 31% pratica il turismo rurale durante le vacanze estive ed il 20% durante quelle pasquali.

Pulizia e prezzo fondamentali, l’italiano preferisce affittare una camera.
I fattori determinanti, come già accennato, sono la pulizia ed il prezzo (il 95% dei turisti rurali ritiene siano molto importanti o importanti), seguiti dalla tranquillità del posto (93%), dall’ubicazione specifica (91%) e dalla comodità e offerta gastronomica (fattori ritenuti molto importanti o importanti dal 90% del campione).
La maggior parte dei turisti rurali, un 84%, preferisce affittare una camera in una struttura agrituristica, mentre la parte restante, il 16%, preferisce alloggiare in un appartamento rurale indipendente.

Le destinazioni preferite.
La Toscana (30% delle risposte), la Sicilia (9%), la Puglia (l’8%) e l’Umbria (8%) sono le regioni italiane preferite dai turisti rurali italiani.

L’agriturismo si cerca on-line.
Molti sono i fattori che intervengono nel processo di informazione e ricerca di un agriturismo. Primo fa tutti Internet, indicato dal 77% dei turisti rurali come lo strumento preferito per le ricerche di una destinazione. Allo strumento tecnologico seguono le raccomandazioni di amici e parenti (utilizzate dal 43% del campione). A grande distanza altri fattori come gli annunci (18%) e le guide agrituristiche (17%).
Da sottolineare il risultato delle agenzie di viaggio, indicate come strumento di informazione e ricerca da solo il 9% della totalità dei turisti rurali.

La decisione si basa sulle caratteristiche e sulle foto degli agriturismi.
In questo processo di selezione di una destinazione i fattori principali tenuti in considerazione sono le caratteristiche ed i servizi della struttura, indicati come fondamentali dal 63% del campione, l’aver visionato fotografie della stessa (lo giudica indispensabile il 52% dei turisti rurali), le opinioni di amici e parenti (il 38%) e i giudizi espressi da altri turisti rurali su Internet. Si lascia influenzare da questi ultimi il 35% del campione.

La prenotazione continua ad essere telefonica.
Una volta individuato l’agriturismo di destinazione, spesso utilizzando come abbiamo visto Internet, arriva l’ora della prenotazione. I turisti rurali italiani preferiscono porsi telefonicamente in contatto con la struttura, lo fa il 62% del campione, inviare una mail, così risponde il 52% dei turisti rurali, o effettuare la prenotazione direttamente on-line, scelta suggerita dal 41% degli intervistati.

3 turisti rurali su 10 amano il last-minute.
Nonostante il turista rurale italiano prenoti l’agriturismo di destinazione con una media di 19,5 giorni di anticipo, il 28% di loro afferma riservare la struttura rurale con 7 o meno giorni di anticipo.

I non turisti rurali, quasi il 50% del campione.
Il 49% degli intervistati afferma non aver soggiornato in agriturismo nell’ultimo anno. Di questi il 36% afferma preferire altre e diverse modalità di turismo come città d’arte o destinazioni balneari, il 16% apporta ragioni economiche personali. Il 14% dei non turisti rurali afferma invece di non trovare in questa modalità di vacanze le stesse comodità garantite in altre tipologie di turismo, il 14% di chi non pratica il turismo rurale preferisce invece le destinazioni offerte dai voli low-cost.

Il futuro dell’agriturismo legato a promozioni e differenziazione.
Il 92% dei non turisti rurali si propone soggiornare in futuro in un agriturismo e lega la sua decisione alla presenza di offerte speciali (lo afferma il 47% di chi non pratica turismo rurale), ad una proposta maggiore di attività complementari come escursioni e passeggiate a cavallo (il 36%), ad una riduzione del prezzo (il 28%).

Paragone con Francia e Spagna.
Il turista rurale italiano ha sofferto in maggior misura la crisi economica (tendenza sottolineata dal 78% del nostro campione), seguito dal turista spagnolo (con il 67% delle risposte) e dal francese (63%). Il dato italiano si rispecchia nella frequenza media dei soggiorni: per il turista italiano è di 2,4 volte l’anno mentre francesi e spagnoli alzano la media a 3.
Altra conferma viene dalla durata media di un soggiorno in un agriturismo: per il turista rurale del Belpaese è di 3 giorni; stesso dato per l’omologo spagnolo mentre il turista rurale francese soggiorna per una media di tempo abbastanza superiore, 4,3 giorni.

Francesi spendaccioni, spagnoli risparmiatori, italiani al centro.
Il livello di spesa vede il turista italiano posizionarsi al centro della classifica dei tre paesi: spende infatti di media 83€ al giorno/persona. Spendaccioni i francesi, con 96€ giorno/persona. Risparmiatori gli spagnoli, che investono di media 69€ a giorno/persona.

Il turista rurale italiano prenota più tardi.
Il turista rurale del Belpaese è campione del last minute, prenota il suo agriturismo con una media di 19 giorni di anticipo. Il francese è invece il più previdente, organizza le proprie vacanza con 49 giorni di anticipo; lo spagnolo si ferma a 24 giorni.

Le caratteristiche del turista rurale Italiano
Il tipico turista rurale italiano proviene da città aventi una popolazione superiore ai 50 mila abitanti (il 51% del campione), presenta una formazione medio/alta (il 92% del campione dei turisti rurali ha almeno la maturità, di questi il 42% è laureato). La fascia d’età preferita per una vacanza in agriturismo va dai 34 ai 44 anni (rappresentata dal 37% dei turisti rurali).

Amplia l'informazione:
Radiografia del turista rurale 2010 Italia ( File pdf, 1Mb)
Comunicato stampa generale ( File pdf, 76Kb)
Profil du touriste en gîte et chambre d’hôtes 2010 France (Comunicato in francese, mercato francese)
La Radiografía del Viajero Rural España 2010 España (Comunicato in spagnolo, mercato spagnolo)
Per maggiori informazioni
Contatto
Lucio Colavero
Toprural S.L.
c/Gran via, 31, 9º I
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