A Barcellona partito il progetto MADRE

Il progetto, nell’ambito del programma Interreg MED, è nato per favorire l'agricoltura metropolitana come leva per un'economia innovativa, sostenibile e responsabile.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura) La Città Metropolitana di Bologna è lieta di annunciare l’avvio del progetto “MADRE – agricoltura metropolitana come leva per un'economia innovativa, sostenibile e responsabile”. Il progetto è co-finanziato dal programma Interreg MED.

Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), per garantire una maggiore sicurezza urbana e alimentare occorre un cambiamento di paradigma nello sviluppo urbano e agricolo, e nelle politiche, oltre a migliorare la gestione ambientale e i collegamenti fra aree rurali e urbane. Anche se riconosciuta come uno dei principali livelli di eco-innovazione per la sostenibilità e la competitività delle metropoli, l’agricoltura metropolitana soffre ancora di un grande divario di integrazione. MADRE è mira a rispondere a questa sfida: promuovere l'agricoltura metropolitana fra i principali stakeholder e creare un cluster transnazionale nell'area del Mediterraneo. Il progetto metterà a frutto una vasta gamma di conoscenze accademiche, azioni pilota e reti, per consentire all'agricoltura metropolitana di raggiungere un alto livello di attenzione.

Il progetto coinvolge una partnership multidisciplinare e multilivello che rappresenta 6 diverse aree metropolitane del Mediterraneo: Barcellona, Marsiglia, Montpellier, Bologna, Salonicco e Tirana. Il progetto è partito in febbraio e durerà 18 mesi.
I partner si sono incontrati a Barcellona il 14 e 15 marzo scorso dare avvio ai lavori e per un primo confronto sul ruolo dell’agricoltura urbana nelle periferie.

Xavier Tiana, segretario generale di Medcities, ha salutato i partecipanti sottolineando l'importanza dell’agricoltura urbana in tutta la regione del Mediterraneo e il suo impatto positivo in termini di sviluppo sociale ed economico. Ha inoltre sottolineato la volontà di Medcities di trasferire i risultati di questo progetto all’intera sua rete di oltre 50 città del Mediterraneo.
Alla riunione ha partecipato anche Francesc Magrinya i Torner, direttore della pianificazione strategica dell'Area Metropolitana di Barcellona, che ha presentato i progetti che la sua città sta sviluppando.

I partner hanno inoltre potuto visitare due esempi concreti di agricoltura urbana a Barcellona:
Can Pinyol nella comune di Sant Boi de Llobregat: è un orto comunitario disegnato attraverso un processo partecipativo e che attualmente ospita diverse associazioni che sostengono persone svantaggiate. Questa esperienza è nata dal progetto SIDIG-MED (Dialogo Sociale e Interculturale attraverso la Governance per lo Sviluppo Locale: Agricoltura Urbana e Periurbana), ed è stata considerata una buona pratica perché combina aspetti economici, sociali e ambientali. L’energia è fornita da un sistema a pannelli solari e vi è un sistema di recupero dell’acqua piovana per l'irrigazione. I rifiuti vegetali vengono riciclati per la produzione di compost e l’orto prevede solo agricoltura biologica. Il deposito degli attrezzi da giardinaggio e lo spogliatoio sono stati realizzati con container di recupero e sono stati progettati nell'ambito di un concorso. Fundació Marianao gestisce l’area, le iniziative e le associazioni coinvolte, oltre ad essere responsabile della sua manutenzione.

Parco Agrario del Baix Llobregat si trova nel Delta del Llobregat, 10 minuti a ovest di Barcellona. E' stato fondato nel 1998 da un gruppo eterogeneo di organizzazioni che cercano di garantire la continuità dell’agricoltura sostenibile nelle frangia urbana di Barcellona, al fine di preservare questa area (2.900 ettari), dalla grande pressione urbana. Il Parco ospita più di 200 imprese, l'85% della produzione di queste imprese è consumata nell'area metropolitana di Barcellona. Il parco è gestito da un Consorzio che promuove programmi specifici per conservare la produzione agricola, spingendo valori ecologici e culturali nello spazio agrario. Il Consorzio inoltre si prefigge di sostenere le tre dimensioni economica, ambientale e sociale, in un quadro di un'agricoltura sostenibile integrata nel territorio e in armonia con l'ambiente naturale.
Nelle prossime settimane, i sei territori coinvolti nel progetto organizzeranno dei gruppi locali per raccogliere gli interessi degli stakeholder sull'agricoltura urbana, identificare i temi caldi e le principali sfide nei rispettivi territori. In autunno si svolgeranno invece workshop transnazionali per tracciare politiche comuni.

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Valeria Stacchini, MADRE Communication manager, [email protected]
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