Una Summer School nell’Appennino romagnolo dal 13 al 19 luglio 2020
Dal 13 al 19 luglio 2020, 16 tra studenti e studentesse dell’Università di Bologna, metteranno a disposizione le proprie competenze trasversali a servizio del contesto rurale che caratterizza l’Appennino romagnolo.
Il Service Learning, definito anche come apprendimento community based è un approccio formativo che prevede il coinvolgimento attivo e dall’impegno degli studenti e delle studentesse a servizio di una comunità di riferimento.
L’attività di impegno a favore della comunità consentirà ai ragazzi coinvolti di lavorare concretamente sui problemi del contesto rurale, contribuendo a sviluppare proposte e soluzioni, mettendo a disposizione le competenze maturate durante il percorso formativo e “allenando” le loro competenze trasversali, come la flessibilità, l’apertura a situazioni impreviste, la capacità di lavorare con persone e contesti anche molto differenti tra loro.
“Nel service learning la riflessione è un dispositivo formativo importantissimo, che accompagna l’esperienza sul campo e permette lo sviluppo di senso di responsabilità civica sociale.
“Per noi, - ha dichiarato la prof.ssa Albanesi, responsabile scientifica del progetto insieme alle Dott.sse Antonella Guarino e Irene Barbieri – “portare l’esperienza del Service Learning nel contesto rurale, vuol dire aiutare le nostre studentesse e i nostri studenti a agire responsabilmente nei confronti del territorio rurale, e - perché no - pensarsi in futuro come agenti del suo sviluppo”.
L’esperienza della Summer School darà la possibilità di cogliere le opportunità e riflettere sui valori di cui l’Appennino forlivese, cesenate e faentino è da sempre custode.
I territori rurali che si sono resi disponibili ad ospitare i ragazzi sono quelli di Sarsina e Santa Sofia in Provincia di Forlì-Cesena e Riolo Terme in Provincia di Ravenna.
Le aziende aderenti al progetto sono:
Il Pagliaio società agricola e l’Associazione Il Cammino di San Vicinio per il territorio di Sarsina;
l’Associazione Via Romea Germanica, il Centro Auser e la Biblioteca comunale per il territorio di Santa Sofia;
L’Ente Parchi e Biodiversità Romagna per il territorio di Riolo Terme
Le attività svolte saranno incentrate sui bisogni reali manifestati dalle rispettive strutture ospitanti, in un’ottica di trasversalità e varietà anche dal punto di vista funzionale e organizzativo.
In particolare, i ragazzi si occuperanno di promozione della rete locale/territoriale, promozione del patrimonio culturale e delle identità locali, supporto alla progettazione nuovi percorsi didattici, implementazione attività di comunicazione e animazione, mappatura dei processi territoriali, assistenza socio-culturale, attività bibliotecarie ed eventi sociali.
“Siamo orgogliosi di essere protagonisti di questa iniziativa, insieme al Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna” – dichiara il Presidente Bruno Biserni - “Dare l’opportunità a studenti e studentesse non solo di scoprire alcune aree rurali, ma soprattutto di viverle direttamente sia a livello professionale che personale rappresenta un’occasione unica possibile grazie al programma Erasmus dell’Unione Europea”
“Anche la situazione attuale – prosegue il Presidente – ha posto l’evidenza sugli aspetti positivi legati alla vita in collina e in montagna, depotenziando quelli meno vantaggiosi, rendendo ancora più tangibili le caratteristiche di cui l’Appennino romagnolo è da sempre portatore come qualità della vita, salubrità ambientale, varietà paesaggistica”
“I giovani rappresentano il presente e il futuro dell’Appennino romagnolo – conclude il Presidente – quindi è nostro obiettivo sostenerli con azioni concrete finalizzate alla loro crescita e alla loro formazione in ambito rurale”
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