A Rimini il Forum italo-russo sulla cultura Eductour nella città di Fellini e a Ravenna
Si svolgerà al Grand Hotel di Rimini lunedì 17 ottobre il Forum italo-russo sulla cultura - Interverranno oltre cento opinion leader russi responsabili di teatri, musei, conservatori musicali provenienti da tutte le zone del Paese - Presenti all’evento anche oltre 80 rappresentanti di istituzioni culturali italiane - Previsti in Emilia Romagna eductour a Rimini e San Leo (16 ottobre) e Ravenna (19 ottobre)
Rimini,
(informazione.it - comunicati stampa - turismo)
Creare contatti diretti, tra operatori culturali russi e italiani, finalizzati allo scambio d’informazioni e alle possibilità concrete di collaborazioni stabili tra enti pubblici e privati dell’uno e dell’altro Paese.
E’ l’obiettivo del Forum italo-russo sulla cultura in programma al Grand Hotel di Rimini lunedì 17 ottobre. L’iniziativa - organizzata dal “World of culture” di Mosca con il patrocinio del Consolato Russo di Ancona - fa parte delle iniziative dell’“Anno della cultura e della lingua italiana in Russia e della cultura e della lingua russa in Italia”: una serie di manifestazioni per promuovere una migliore conoscenza dei due patrimoni culturali.
I partecipanti - tra cui il Ministro della Cultura della Regione Novosibirsk - provengono da tutte le zone della Federazione Russa: San Pietroburgo, Khabarovsk, Kargopol, Ulan-Ude, Mosca, Volgograd, Saratov, Samara, Tomsk, Omsk, Belgorod, Novosibirsk, Tula, Krasnodar, Kyzyl, Stavropol.
Saranno presenti a Rimini anche giornalisti russi e oltre 80 rappresentanti di istituzioni culturali italiane tra cui la Fondazione Emilia Romagna Teatro, il Teatro Comunale di Bologna, l’Istituto nazionale di Studi Verdiani, la Biblioteca Classense di Ravenna, il Conservatorio Statale di Musica “G.Frescobaldi” di Ferrara, Ravenna Teatro, Fondazione Ravenna manifestazioni, il Conservatorio di musica “Maderna” di Cesena, i Musei Comunali di Rimini, il Museo della Natura di Ravenna, l’Associazione Tonino Guerra, la Galleria degli Uffizi, il Rossini Opera Festival.
Il programma del Forum prevede sessioni di lavoro dedicate a tre aspetti tematici (amministrazione e gestione degli organismi culturali, teatri, musei) mentre in serata si svolgerà una cena di gala.
I partecipanti al Forum prenderanno parte a tour in Emilia Romagna, Marche, Toscana alla scoperta di luoghi suggestivi e culturalmente rilevanti. In Emilia Romagna, in particolare, sono previste queste tappe: domenica 16 ottobre a Rimini (centro storico e nuovo Palazzo dei congressi) e San Leo mentre, mercoledì 19 ottobre, sarà visitata Ravenna, la città del mosaico e degli otto siti Unesco che si candida a Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Secondo una ricerca sui rapporti Russia-Italia dell’ISPI (Istituto per gli studi di politica Internazionale) “la promozione di contatti diretti in ambito regionale, provinciale e locale che vada oltre l’ufficialità dei rapporti a livello delle autorità centrali è ritenuta particolarmente utile per avere un processo di ‘contaminazione dal basso’ in grado di coinvolgere la società russa nell'acquisizione di valori indispensabili per il processo di costituzione di una grande Europa”.
E’ l’obiettivo del Forum italo-russo sulla cultura in programma al Grand Hotel di Rimini lunedì 17 ottobre. L’iniziativa - organizzata dal “World of culture” di Mosca con il patrocinio del Consolato Russo di Ancona - fa parte delle iniziative dell’“Anno della cultura e della lingua italiana in Russia e della cultura e della lingua russa in Italia”: una serie di manifestazioni per promuovere una migliore conoscenza dei due patrimoni culturali.
Prenderanno parte all’evento, che ha per titolo “Lo sguardo al futuro”, oltre cento opinion leader russi responsabili di teatri, musei, conservatori musicali, scuole di arte visiva e teatrale, amministratori ed esperti in gestione di organismi culturali.
I partecipanti - tra cui il Ministro della Cultura della Regione Novosibirsk - provengono da tutte le zone della Federazione Russa: San Pietroburgo, Khabarovsk, Kargopol, Ulan-Ude, Mosca, Volgograd, Saratov, Samara, Tomsk, Omsk, Belgorod, Novosibirsk, Tula, Krasnodar, Kyzyl, Stavropol.
Saranno presenti a Rimini anche giornalisti russi e oltre 80 rappresentanti di istituzioni culturali italiane tra cui la Fondazione Emilia Romagna Teatro, il Teatro Comunale di Bologna, l’Istituto nazionale di Studi Verdiani, la Biblioteca Classense di Ravenna, il Conservatorio Statale di Musica “G.Frescobaldi” di Ferrara, Ravenna Teatro, Fondazione Ravenna manifestazioni, il Conservatorio di musica “Maderna” di Cesena, i Musei Comunali di Rimini, il Museo della Natura di Ravenna, l’Associazione Tonino Guerra, la Galleria degli Uffizi, il Rossini Opera Festival.
Il programma del Forum prevede sessioni di lavoro dedicate a tre aspetti tematici (amministrazione e gestione degli organismi culturali, teatri, musei) mentre in serata si svolgerà una cena di gala.
I partecipanti al Forum prenderanno parte a tour in Emilia Romagna, Marche, Toscana alla scoperta di luoghi suggestivi e culturalmente rilevanti. In Emilia Romagna, in particolare, sono previste queste tappe: domenica 16 ottobre a Rimini (centro storico e nuovo Palazzo dei congressi) e San Leo mentre, mercoledì 19 ottobre, sarà visitata Ravenna, la città del mosaico e degli otto siti Unesco che si candida a Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Secondo una ricerca sui rapporti Russia-Italia dell’ISPI (Istituto per gli studi di politica Internazionale) “la promozione di contatti diretti in ambito regionale, provinciale e locale che vada oltre l’ufficialità dei rapporti a livello delle autorità centrali è ritenuta particolarmente utile per avere un processo di ‘contaminazione dal basso’ in grado di coinvolgere la società russa nell'acquisizione di valori indispensabili per il processo di costituzione di una grande Europa”.
“La modernizzazione - ha detto il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini nel suo discorso in occasione dell’inaugurazione dell’anno dedicato alla cultura italo-russa - non può essere un cerchio chiuso su se stesso che ingloba solo asettici progetti tecnologici. La modernizzazione è piuttosto un cerchio di cerchi in cui s’intersecano le passioni per le nuove idee, per gli scambi culturali, per l’osmosi tra diverse tradizioni”.
