Sensibilità e Linguaggio nei Media: L'Eredità su Rai Uno. La Richiesta di Modifica della Parola 'Ghigliottina'

Una segnalazione di Francesco Nicotera sulla terminologia sensibile utilizzata nel noto programma Rai L'Eredità, sottolineando il pericolo di normalizzazione di parole impattanti e chiedendo una revisione attenta dell'uso inquietante della parola 'Ghigliottina'
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

È plausibile pensare che perfino il Cavallo della RAI possa aver avuto i paraocchi prima di fermarsi - ferito - a viale Mazzini. Certe situazioni vanno avanti inosservate, prima che qualcuno 'punti il dito contro'. Come nel caso della mia segnalazione inoltrata alla Rai, per la quale non ho ricevuto alcuna risposta. Di seguito, riporto il contenuto delle email inviate all'emittente, concentrando l'attenzione sulla parola 'Ghigliottina'.

Premetto che in un'epoca in cui le opinioni sono sempre più influenzate dai media, si profila un rischio crescente di assuefazione, adattamento acritico e insensibilità nei confronti di temi delicati, come l'uso di parole fortemente impattanti. Tali parole, ripetute frequentemente, tendono a perdere la loro connotazione originariamente brutale, trasformandosi in una sorta di 'normalità'. Un esempio eclatante si trova nei videogiochi, che spesso ritraggono scenari di violenza estrema, contribuendo a una pericolosa normalizzazione di comportamenti violenti.

Venendo al dunque, Il cuore della mia segnalazione riguarda il noto programma televisivo L'Eredità, trasmesso su Rai Uno. Nelle mie email inviate all'emittente, ho evidenziato la parola 'Ghigliottina'. L'utilizzo del termine 'Ghigliottina' è una 'svista' davvero grave per un programma di punta della televisione di Stato, in onda su Rai Uno, dal venerdì al sabato, dalle 18:45. È evidente che gli autori abbiano ignorato il significato dello strumento usato per decapitare!

La parola è ripetuta nella fase cruciale del gioco 'senza colpo ferire', anche se inevitabilmente richiama all'eradicazione totale di molte vite, con uno dei metodi più crudeli registrati nella storia. L'effetto evocato dalla parola può essere paragonato a espressioni come 'Plotone di esecuzione' o 'Sedia elettrica'. In altre parole, lo stesso impatto brutale e crudele sarebbe provocato nello spettatore se al posto di 'Ghigliottina' venissero pronunciate le parole 'Plotone di esecuzione', accompagnate dall'audio delle fucilate, o se fossero usate le parole 'Sedia elettrica' seguite dall'audio di una scarica elettrica.

Invito a non ignorare questo suggerimento e a sostituire la parola 'Ghigliottina' con 'Taglio', come in 'taglio della spesa'/guadagno' (in questo caso del premio in gettoni d'oro), senza l'agghiacciante audio della ghigliottina che decapita, oppure con la parola 'Divisore', ancora più neutrale e ovviamente sempre senza alcun audio. In alternativa, invito a non utilizzare alcuna parola. Trattandosi di 'Eredità', la sezione del gioco introdotta allegramente e senza vergogna come 'La Ghigliottina'!, potrebbe essere chiamata La Quota (come nella quota di successione, ma senza il mesto riferimento a chi passa a migliore vita) oppure Dividendo (come nel guadagno di un azionista) ma in riferimento al gerundio del verbo Dividere e all'azione specifica di dividere il premio in gioco.

Sottolineo che mai potrà essere valido come eventuale giustificazione, l'utilizzo traslato del termine 'Ghigliottina' come generico strumento per tagliare: 1. essendo purtroppo evidente il riferimento fatto nel programma allo strumento per la decapitazione, come evidenziato dall'agghiacciante audio! 2. Essendo comunque inevitabile l'evocazione del termine e la sua associazione allo strumento di decapitazione. 

Confido in un intervento risolutivo, a favore della sostituzione del termine 'Ghigliottina', a tutela della sensibilità del pubblico e a garanzia della fruizione del programma, priva dell'effetto agghiacciante associato all'esecuzione della pena capitale mediante decapitazione. Diversamente, continuerò a guardare il programma, ma ogni volta, senza alcun uso di strumenti di mutilazione, mi cadranno le braccia.


Francesco Nicotera

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