Riforma del terzo settore: un anno e mezzo al traguardo definitivo

Nel prossimo anno e mezzo il Governo dovrà mettere mano a 39 provvedimenti amministrativi attuativi dei decreti legislativi, staccare un primo tagliando alla delega introducendo le eventuali modifiche e rendere operativo il nuovo Registro unico del Terzo settore.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - società) Il cerchio non è ancora chiuso. Bisognerà aspettare l’inizio del 2019 quando diverrà operativo il nuovo Registro unico del Terzo settore, una delle travi maestre del nuovo ordinamento.
Sulla tabella di marcia del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sono segnati 39 provvedimenti: 12 riferiti all’impresa sociale, 26 al Codice del Terzo settore a cui si aggiunge la nuova regolamentazione del 5 per mille. A cui si aggiungerà un primo tagliando che il Governo dovrà staccare entro un anno dall’entrata in vigore della delega e che verosimilmente modificherà in alcune sue parti specifiche la riforma.
In testa alle priorità c'è la redazione della Linee Guida e il susseguente bando da 60 milioni del Fondo per i progetti innovativi. Fondi che saranno destinati agli enti associativi e non alle imprese sociali. C'è poi il tema della formazione del Consiglio nazionale del Terzo settore che dovrebbe nascere in autunno. Nel frattempo la Presidenza del Consiglio insieme al ministero del Lavoro (che però non sarà l’unico ministero coinvolto) daranno vita alla cabina di regia incaricata di supervisionare l’impianto di programmazione delle attività del mondo del Terzo settore che dovrà, su una serie di provvedimenti attuatiivi, rilasciare un parere.
Ufficio Stampa